Forse si ricomincia...
Sta per arrivare anche il 25 febbraio, indicato dai più in calendario come la giornata del blocco del traffico nella Pianura Padana, dai meno come giornata della mitica maratona dei luoghi verdiani (quella nella quale fare il tempone) e dai menissimo per la disputa della prima prova di trofeo Lombardia, oltre che Emilia Romagna.
Carrega dunque, e penso che passerò in parechi posti nei quali mi andavo a sollazzare negli anni scorsi con i colleghi Guido e Riccardo prima di andarmi a schiantare di torta fritta in qualche bel posto ameno e poi a letto all’Ilga di Collecchio o nel mio appartamentino 5-posti-letto-5 di Sala Baganza.
Non ho visto le griglie, quindi non mi azzardo a fare pronostici (sui quali si sono sbizzarriti gli altri blog-orientisti); mi limito a sperare che domani non piova durante la gara, variabile veramente pesante per gli occhialuti come me (più impegnati a pulirsi le lenti dall’acqua o dalla condensa che a mantenere la rotta). Ho notato invece che i tracciati sono a cura di Francesca Pellizzola, e questo mi ha fatto venire in mente un episodio di qualche anno fa.
Non ricordo che gara fosse, non ricordo che anno fosse, non ricordo nemmeno quando e perchè mi capitò in mano un volantino di una gara regionale organizzata dall’Erebus Vicenza. Classico foglio A4 piegato in 2 per renderlo a 4 facciate. Ricordo che la prima facciata riportava correttamente il nome della gara, il luogo, la data, forse una foto da cartolina del paese ospitante... e poi scritto bello grosso in fondo “Tracciati di Renate Fauner”. Premetto che non alla fine andai a fare la gara, forse era troppo lontana, forse era in contemporanea a qualche altro evento. Però rimasi incuriosito, stupito ed anche ammirato per la scelta tipografica. Io leggevo in quell’annuncio una frase di questo tipo: “Venite a sfidare i tracciati di una campionessa! Venite e cimentatevi con lei: molti di voi non le sono neppure vicini in gara, ora provate a sconfiggere i suoi tracciati!”.
Forse me lo sono inventato io, forse non c’era niente di tutto questo nella particolare scelta tipografica, forse l’Erebus doveva solo riempire uno spazio vuoto in prima pagina più grande del previsto...
Forse, invece, per la prima ed unica volta in questi anni un team organizzatore aveva voluto mettere in risalto, non come provocazione ma come autentico guanto di sfida, il nome del tracciatore (della tracciatrice) che avrebbe inventato per noi su una mappa vuota gli enigmi ed i quesiti con i quali avremmo dovuto cimentarci, e sconfiggere o esserne sconfitti. In fondo se i patiti della “Settimana Enigmistica” vanno subito a cercarsi il Bartezzaghi o il Ghilardi, perchè gli orientisti non dovrebbero cercare la sfida non solo con se stessi e con i rispettivi colleghi di categoria, ma anche con chi – pittore con una tavolozza bianca – ha inventato un percorso orientistico traendolo dalla propria abilità, esperienza, attitudine e capacità tecnica?
Sono passati parecchi anni da quell’episodio, e probabilmente sto ancora aspettando che nel modo in cui una organizzazione presenta una gara si faccia breccia come consuetudine l’annuncio pressante e urlato, magari con l’indicazione di un curriculum da atleta e da tecnico, del protagonista della giornata: il tracciatore. Mi piacerebbe tantissimo vedere ancora, in futuro, dei volantini che pubblicizzano la gara ed il suo tracciatore con gli stessi caratteri tipografici: così come una canzone da hit parade ed il suo interprete, una collezione di dipinti ed il suo autore, un bolide da Formula1 ed il suo pilota. E poi io in gara non riesco a stare dietro a Francesca nemmeno per 3 lanterne (ma per due si! Platabek di due anni fa, e c'era persino SuperLau quel giorno con me): domani andrò a vedere se riesco a domare almeno il suo tracciato HA.
Non mandatemi “in bocca al lupo” per domani. Mandateli a Francesca: è a lei che ci siamo affidati tutti quanti per l'avventura della Carrega.
In bocca al lupo, Francesca!
6 Comments:
hai la memoria lunga!!! se non ricordo male quella frase nel volantino era una mia idea... (però questa volta non potevi saperlo, quindi accetto il complimento!) :-D
Paolo
paolo, sarà mica idea tua anche la frase "Scott Fraser, talento emergente inglese"? se lo scopre, il giovane di Edinbra, te mena; anzi se vado giù glielo dico io :-) sono sensibile alla questione anglo-scozzese :-)
Hai ragione Remo. Il pezzo è arrivato dalla Puglia con quella frase, e più che verificare su internet la sigla GBR non ho potuto fare. In compenso ho corretto un Brickhill Jones inglese... e lì si che sarebbero piovuti i fischi!
finchè non c'è la nazionale scozzese di orienteering... non nutro grandi simpatie per l'aggettivo "britannico"
Brickhill Jones inglese era giusto, se non ha cambiato di nuovo nazionalità...
una volta avevo trovato un forum australiano con dei commenti sul suo "tradimento", peccato che non mi ricordi l'indirizzo!!!
Si, probabilmente lo e
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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