A grande richiesta...
(di nessuno in realtà, ma questo è il pezzo che avrebbe dovuto uscire sulla due giorni di Cavedago)
C’era una volta in una zona del Trentino meglio nota come “piana Rotaliana” una squadra di nome Orienteering Mezzocorona. Questa squadra annoverava tra le sue fila una serie di giovani di talento (Paolo Dorigati, Nausica Paris, Lucio Paris) che nel corso degli anni avrebbero portato lustro e vittorie al team, ma il grande cuore della squadra era da ricercare tra le fila dei veterani: Lucia Bragagna, Cristina Casatta, Ivana Zotta e il loro ...mila titoli italiani individuali e a staffetta, e poi Harald Bertoldi, Carlo Dorigati, Oskar Prettner, Franco Tamanini...
Venne il 2005, e la Coppa Italia magistralmente organizzata ad Andalo si collocò alla perfezione nel quadro delle gare di Coppa di quell’anno. Ricordate Andalo? Come dite, non c’eravate? Mi dispiace taaaaaaaaanto per voi. Immaginate una partenza tecnica e fisica al tempo stesso, poi una lunga e difficile costa con mille dettagli di vegetazione e di terreno, un lungo giro senza un attimo di respiro... e poi? E poi una sensazione come di entrare nel salotto di casa, nel bosco delle favole, nel vostro sogno meraviglioso: una collina dettagliatissima, con pochissimo dislivello, dove persino le curve ausiliarie sembrano disegnate in vividi colori sul terreno. Questo è stato lo scenario dell’ultima parte di gara di quella Coppa Italia. Gli orientisti parlano. Parlano e raccontano al ritrovo di come quella collina avrebbe potuto adattarsi al meglio ad una gara middle. Gli orientisti ascoltano. Ascoltano, prendono nota, e se possono esaudire i desideri lo fanno!
Siamo nel 2006. Non dovrebbe essere sfuggito agli amici aficionados che Trentino, Alto Adige e Veneto quando possono organizzano i propri campionati regionali a staffetta insieme, affinché la gara sia più sentita e più combattuta e veda al via alcune tra le migliori compagini del nord-est. Ed accade che quando il Veneto vuole unire a questa gara il proprio campionato di società l’Orienteering Mezzocorona si ritrovi con la possibilità di sfruttare proprio quel terreno che nel 2005 aveva lasciato con l’acquolina in bocca, di piazzare a Cavedago (perchè a questo comune si deve oggi far riferimento) la middle fortemente voluta dagli atleti ed una staffetta sul medesimo terreno. E’ un po’ come preparare una buona torta. Ingrediente numero 1: il terreno di gara! E su questo sono tutti concordi nel fare segno col pollice alto. Ma anche il miglior terreno rimane poco sfruttato se non ci si mette un tracciatore come si deve a disegnare ragnatele di percorsi che non lascino spazio a dubbi ed a rimpianti; ecco allora l’ingrediente numero 2: Carlo Cristellon (dal Caleppiovinil via Castello di Fiemme) ed Adriano Bettega (dal GS Pavione) impegnati al meglio delle loro possibilità, a darci solo un po’ di quella costa ripida giusto per non farci dimenticare che in fondo avrebbero potuto mandarci su e giù come yo-yo senza tregua (e invece sono stati buoni...) e tanto invece di quel bosco dettagliato, tanti incroci fino a farci perdere la trebisonda ... avremmo fatto tutte le lanterne nel giusto ordine? E tanti passaggi sempre negli stessi dintorni... l’H35 è passata almeno 3 volte dallo stesso sasso e tutte e 3 le volte gli atleti stavano andando in direzioni diverse! Poi ovviamente arriva il terzo ingrediente, che sono i partecipanti, impegnati al meglio delle loro possibilità per un risultato individuale, di staffetta o di società, e di atleti e atlete Elite o di tute che si sono già fregiate di titoli italiani se ne sono viste parecchie all’opera a Cavedago. Infine il tempo, che nonostante le gufate dei soliti noti all’opera sui teleschermi si è mantenuto miracolosamente clemente e solo durante le premiazioni di domenica si è lasciato andare un po’... così anche l’Orienteering Mezzocorona avrà almeno un minimo margine di miglioramento per la prossima volta!
Questo lo scenario. Per questa volta non ho, volutamente, lasciato molto spazio ai risultati perchè proprio lo scenario ed i partecipanti tutti (420 al via) meritavano lo stesso trattamento e le stesse luci della ribalta. Ovviamente molto ci sarebbe da dire e da scrivere sulle gare assolute, praticamente Elite, nelle quali Emiliano Corona (Esercito) riesce a prevalere al termine di una gara tiratissima per soli 13 secondi su Carlo Rigoni (Fiamme Gialle), poi Jonas Rass (T.O.L.) a 38 secondi e Michele Tavernaro (Fiamme Gialle) a 39 secondi... con un paio di secondi persi alla lanterna 100 a controllare la cartina, il che ha fatto la felicità di tutti i comuni mortali che queste esitazioni le hanno ad ogni gara – quindi anche Michele è umano! – anche se forse il pluridecorato finanziere stava solo controllando di aver completato a dovere la sequenza del “codice Cristellon”. Negli assoluti femminili invece Renate Fauner (Erebus Vicenza) torna a travestirsi da Wonder Woman e lascia per l’occasione a più di 6 minuti Christine Kirchlechner (T.O.L.) ed Helga Bertoldi (Forestale).
Tra le DGiovani ci sarebbero 5 atlete dell’US Primiero nelle prime 6, ma Michela Ronda (Vicenza Team Rodolfi) rovina la festa prendendo proprio la posizione che conta davanti a Viola Zagonel e Jessica Castellaz; però l’US Primiero si riprende in DJunior con Nicole Scalet e Marina Simion davanti a Federica Maggioni (Pol. Besanese). DMaster con Cristina Vanzo (Castello di Fiemme) davanti a Francesca Guarato (Erebus Vicenza) e Helene Pircher (T.O.L.) e DSuperMaster (... Or. Mezzocorona: dove avete preso questa “terminologia”???) a Maria Bortolotti (Trent-O) su Paola Viliotti (Or. Pergine) e Angelisa Spolaor (Or. Galilei). Trentino sopra tutti in HGiovani con Tommaso Scalet (US Primiero) davanti a Alessandro Zeni (GS Pavione) e Roberto Dallavalle (Caleppiovinil) ed assente invece dal podio di HJunior dove vince il friulano Michael Sbrizzi (Semiperdo Maniago) davanti a Martin Thomaseth (T.O.L.) e Michael Baggio (Or. Tarzo). Tra gli HMaster si può solo prendere il numero di targa di Oleg Anuchkin (T.O.L.) prima di vederllo scomparire all’orizzonte: quasi 3 minuti di vantaggio su Andrea Cipriani (Panda Valsugana) e 5 su Michele Candotti (Trent-O). Tra gli HSuperMaster Stefano Zonato dimostra che questi paraggi gli sono proprio adatti (si scriverà “congegnali” o “congeniali”?) vincendo sulla coppia dell’Or. Pergine composta da Helmuth Murer e Augusto Cavazzani. Infine D12 a Laura Meneghel (GS Pavione) ed H12 a Riccardo Baccega (Panda Valsugana).
Per la staffetta prendo a prestito Andrea Rinaldi (a proposito: auguri da parte di tutti gli orientisti per una pronta ripresa) e le sue parole in occasione di una simile gara a Lamon: “Per vedere come si fa il cambio guardate le Fiamme Gialle e fate quel che fanno loro!”. Si può cambiare l’ordine dei lanci, i percorsi hanno lunghezze diverse ma al cambio arrivano sempre loro: Carlo Rigoni resta a tiro di Manuel Negrello (US Primiero) e Alessio Tenani (Forestale) quel poco che basta per lanciare Michele Tavernaro... da lì si corre per la seconda posizione che vede prevalere il Caleppiovinil (Giuseppe e Marco Bezzi in grande rimonta) sull’Us Primiero (il già citato Negrello e Giancarlo Simion). In D21 torna alla ribalta il Trent-O con Sabrina Rinaldi in prima frazione a tenere dietro le giovincelle e Lisa Hakansson in seconda a fare il vuoto; dietro di loro le due generazioni dell’orienteering: l’US Primiero con Marina Simion e Nicole Scalet e il Castello di Fiemme con Rita Nones e Cristina Vanzo.
L’US Primiero si prende le staffette femminili giovanili in D16 con Jessica Castellaz e Ylenia Gobber e in D20 con Jessica Orler e Carlotta Scalet. Tra i ragazzi invece comandano in H16 il T.O.L. (Mikhail Anuchkin e Moritz DeGasperi) e in H20 il Caleppiovinil (Claudio Zanon e Roberto Dallavalle). Trent-O e Or. Pergine prendono rispettivamente il primato in D35 e D45 (Grigolli-Candotti e Murer-Viliotti), in H35 il T.O.L. (Anuchkin + Rudi Mair) ha pochi rivali mentre in H45 il Pascoli Valpantena (Zonato + Valerio Leso) conquista primato e titolo regionale e comincia a mettere qualche ipoteca su una certa gara che agli inizi di settembre vedrà impegnato il quartetto veneto in quel di San Genesio... E poiché tra gli H55 a San Genesio ci si giocherà anche il titolo nella staffetta a due componenti, ecco anche l’Or. Pergine (Vivian-Bernabé) a ribadire la propria superiorità in materia. Infine citazione anche per il GS Pavione che in D12 (Laura Meneghel – Beatrice Bettega) vince la staffetta delle giovani promesse e parimenti per Marco e Renzo Mengarda che in H12 portano il Panda Valsugana alla vittoria.
Ed ora è proprio tutto. Vogliamo definirla una delle migliori “due giorni” degli ultimi anni? Sono sicuro che i partecipanti non avranno dubbi a riconoscerlo.
1 Comments:
Ma vogliamo dire qualcosa sullo speaker della manifestazione ?
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