Ci sono dei fine settimana nei quali il passatempo di atleta deve necessariamente cedere il posto a compiti sull’altro lato della barricata, quelli di organizzatore e di collaboratore. Il fine settimana del 21 e 22 aprile è stato passato (quasi) interamente sui campi di gara nelle vesti più disparate; un buon preludio ad un altro week-end di fuoco, quello del 12 e 13 maggio, durante il quale tra “Milano nei parchi”, Trofeo Nazionale Centri Storici e Coppa Italia di trail-O ne faremo di cotte e di crude...
Sabato: Sonvico, zona nord di Lugano. Sono in zona alle ore 11.30. Il mio compito è quello di collaborare alla “sicurezza della strada”. In pratica sono armato di pettorina catarifrangente e paletta e smisto auto tra l’ingresso al campo sportivo ed il parcheggio, dove entrano auto ed escono furgoni che portano in zona partenza gli atleti. Un compito di tutto riposo che mi consente di prendere un po’ di sole e di salutare praticamente tutto il TMO al completo che fa avanti e indietro sulle 4 ruote! Dovrei anche dire qualcosa della mia gara (l’organizzazione AGET mi consente anche di correre, anche se non porto punti alla causa sociale in questo primo anno da orientista tesserato svizzero)... posso glissare? Diciamo che la mia prestazione è abbastanza anonima, ma sono giustificato per l’impegno profuso rpima della gara per la giusta causa! Un bel bosco, comunque, d’altronde la zona è quella di Tesserete e il tracciato corre per buona parte in costa, in un bosco pulito e per nulla pericoloso. Tutto talmente bello che nel finale praticamente mi addormento, cercando una lanterna sui cocuzzoli quando invece è in un avvallamento... infatti appena il cervello realizza che gli occhi non devono cercare l’alto ma il basso... eccola lì! A 10 metri da me.
Casa. Sabato sera. Via la borsa della gara. Ecco la borsa per il secondo compito: giudice di arrivo alla Coppa Italia MTB-O di Arsago. Le cose che ho visto, e le cose che non ho visto, e le cose che ho visto solo io, e quelle che forse non ho visto ma magari ci sono state... ecco, sono tutte raccontate nel pezzo che ho riportato sul sito Fiso. Quello che non ho potuto raccontare è la sicurezza di lavorare all’arrivo con un esperto come Paolo Ferrari, che ha gestito praticamente le cose da solo dandomi anche il tempo di preparare le classifiche ufficiose lì sul posto ad uso degli atleti che man mano arrivavano. Non ho potuto raccontare i momenti di preoccupazione dei ragazzi del Panda Valsugana, cui mancava una concorrente all’appello, ma sono stato contento che alla fine la mia scelta di lasciare giù (anche molto fuori tempo massimo) la lanterna 100, che poi era 90, e l’arrivo è servita perchè questa ragazza è arrivata effettivamente al traguardo... e se non avesse trovato gli ultimi riferimenti magari avrebbe continuato a vagare un po’ più a lungo. Ho raccontato il volo incredibile di Thomas, ancora più incredibile quando penso che in quel tripudio di pali stazioni lanterne raggi ruote e fettucce il suo primo, unico e lucidissimo pensiero è stato quello di allungarsi ancora da terra a punzonare il finish! (io sarei stato lì a contarmi le ossa tutte intere). Bravi ai ragazzi e alle ragazze che hanno finito, il mio amico del TOL Daniel T., sua moglie Cristina (saluti ad entrambi da parte dei miei genitori), Giuliana Zoppé che per 5 minuti è finita sul sito Fiso come Claudia Zoppé (devo aver fatto un mix con Claudia Zanei, la mia temeraria compagna di staffetta in quel Trofeo delle regioni a San Martino di Castrozza, sotto la neve io, lei e Roberta ad arrivare miracolosamente terzi di categoria!). E tutti gli altri che mi hanno sopportato mentre mi allenavo a dire fesserie al microfono.
Dovrei concludere parlando anche del fatto che domenica pomeriggio, per non perdere il vizio sennò Marco “Rusky” mi dice che mi sto rammollendo, sono andato sotto la caldazza a fare una 10 km vicino a Cusago. Come dire: prestazione scadente. Non mi sono mai sentito stanco e, al tempo stesso, non sono mai riuscito ad allungare il ritmo di mezzo passo. Non sto a dire il tempo che ci ho impiegato sennò i ragazzi\ragazze Elite che leggono il blog chiudono schifati il browser... (diciamo che non sono una minaccia per i posti in nazionale).
Però sono giustificato anche questa volta, no?
Ecco. Troppe giustificazioni. Troppe scuse. Quando si comincia così, vuol dire che si è imboccata la china discendente...
3 Comments:
Sempre bravo. Come origiornalista, come smistatore di traffico, come speaker.
Ho dimenticato come runner? ;-)
Quando non si sa più correre si diventa allenatori (mmmhhhh... probabilmente molti dei nostri allenatori corrono ancora più di tanti allenati, sicuramente più di me), poi commentatori, poi speaker (mmmmmmhhhhh... Andrea R. me la farà pagare).
Quando si indossa la pettorina dello smistatore di traffico... ecco, lì veramente il passo successivo è cambiare mestiere.
Però ho fatto lo smistatore di traffico in Ticino!
C'è gente che lavora, domani! :-(
E poi non devo allenarmi troppo sennò in Val Vigezzo porto via il posto in finale a troppa gente... ahahahahahAHAHAHAHAHAHAHAH (scusa, rido delle mie stesse fesserie)
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