A Rovio prima domenica passata a difendere i colori di una squadra diversa dall’Unione Lombarda Milano: per la prima volta, dopo un inseguimento che è durato 10 anni e dopo alcune esperienze elvetiche che spero potranno comparire sul prossimo numero del giornalino della mia nuova squadra ticinese, eccomi al via con i colori dell’AGET Lugano.
Faccio un rapido resoconto di 12 anni sui campi di gara e mi ricordo che solo in 2 occasioni non ero al via come Uellino:
- nella mia primissima gara a Ronzone, come Orienteering Mezzocorona
- l’anno scorso a Hoch Ybrig alla nazionale A svizzera, come “5 giorni dei forti OL”
Probabilmente i miei nuovi compagni di squadra si aspettavano uno straniero di coppa di qualità ben superiore alla mia; il mio 16° posto in H40 probabilmente non deve aver fatto stappare bottiglie di champagne a nessuno (in realtà sto esagerando: Lidia e Tom mi conoscono bene e sapevano che non si stavano portando a casa Tavernaro), anche se io sono felice della mia prova:
- innanzitutto un 16° posto su 34 partenti rappresenta, anche se di poco, un piazzamento nella metà alta della classifica; l’anno scorso riuscivo a spuntare a malapena dei terz’ultimi posti
- su percorsi lunghi e scoscesi come a Menaggio, ho spuntato un tempo leggermente migliore
- 20 minuti di distacco da Oleg e 10 da Rusky sono un risultato tutto sommato sopra le aspettative
- so dove ho sbagliato e cosa dovevo fare per avere una classifica migliore
Rovio non si è rivelata alla fine, come paventavamo, una Rovi-O... i pungitopo sparsi ovunque pungono, quello si, ma almeno non si avviluppano ai piedi e alle gambe e alle braccia, e non lasciano segni duraturi. Il percorso dell’H40 è stato bello tosto, con discese a vita persa e salite vere lungo la linea di massima pendenza (Rusky dice “classica tratta per farti riprendere quota”... ma perchè mai qualcuno dovrebbe pensare che a me piace “riprendere quota”???). Sono entrato subito in carta con una prima lanterna in discesa nella quale ho pensato prima alla scelta “vado al tornante del sentiero ed entro da lì” e poi ho visto un bel bosco invitante e sono sceso sugli oggetti: avvallamento, carbonaia, sasso, carbonaia con la mia lanterna (cfr. il blog di Rusky per la cartina, il mio è un blog di sole parole). Poi ho cominciato a capire nelle lanterne seguenti una piccola ma grossa differenza rispetto a Menaggio: se sul lago di Como le tratte in costa erano abbastanza scorrevoli, perchè la costa teneva bene sotto il mio peso e quindi era come correre sul piano, a Rovio il terreno in costa si è rivelato decisamente difficile da tenere. Ogni qualche passo il piede perdeva l’appoggio, cosa che per me significa dare un colpo violento di accelleratore con il motore in folle (buono solo a bruciare benzina); in definitiva ho finito per correre a fatica anche in costa e visti i risultati ho optato spesso per una tattica “su e giù” in continuazione anziché tenere la linea dritta. Questo dopo due aggiramenti del grosso collinone dove erano evidenziati i punti da 3 a 7: su quelle tratte in costa ho perso parecchio tempo, soprattutto per andare alla 4, tempo che mi avrebbe consentito di tenere forse il passo del primo Agetino in classifica Thomas Rueckstuehl che mi ha dato 5 minuti (nelle prossime gare vedrò se riesco ad avvicinarlo). Belli i pezzi in paese prima della risalita a picco sulle rocce e delle ultime due lanterne in costa, ugualmente franosa e per me quasi impraticabile.
Una bella gara, una ottima organizzazione degli amici dello SCOM Mendrisio (ma sono ancora amici adesso che corro per l’AGET? Io dico di si e sfido chiunque a venirmi a dire in faccia il contrario!), 17 centimetri 17 di sbrego sulla schiena (devo dormire sul fianco adesso) causa collisione con un tronco mentre cercavo di superare su una traccia stretta un avversario dell’O92. Dovrei dedicare un po’ di spazio anche alla gara ciclistica di Mendrisio che mi ha costretto a 1 ora di attesa in auto prima di arrivare a Rovio... ma appena avrò tempo scriverò qualcosa sulle trasferte ticinesi e su alcuni strani luoghi di ritrovo!
I saluti di rito a:
- Rusky, Mary e Roby ovviamente
- Oleg e Larissa, che mi hanno salutato molto calorosamente nel pre-gara (adesso mi conoscono meglio di qualche anno fa)
- una delle sorelle Guglielmetti (non so quale delle DAL) che per superarmi si è spostata dalla traccia verso il basso anziché chiedermi strada (mi sarei spostato ben volentieri se mi fossi accorto di lei) ed è finita per scendere 3 curve sotto la lanterna ed è stata costretta a risalire perdendo tempo (mi spiace molto)
- Filippo P. che mi ha indirizzato ai samaritani a curarmi la schiena
- Roberto T. per i percorsi
8 Comments:
Scusa Stefano se metto i puntini sulle i... ma i percorsi portano la firma di MATTIA non ancora maggiorenne...
Urca... te ghet resùn VC! Chiedo scusa a Mattia allora. Sarà che subito dopo l'arrivo ho incontrato RobyT che mi ha chiesto subito come ne pensavo dei percorsi; mi è rimasto impresso che poteva essere lui il tracciatore.
Diciamo che non AVETE fatto la figura dei pellegrini (che tra l'altro è un cognome abbastanza diffuso nella mia nuova squadra). Sigh! Il mio sedicesimo sudatissimo posto non ha impressionato nessuno... :-(
Io invece ho pellegrinato mica male... ma almeno ho visto dal vivo i tori nel bosco... e non ho ceduto alla tentazione di seguire Hubmann... scelta diversa e la soddisfazione di un pareggio... poi massacro :-P
Invece risottolineo il fatto che in Ticino diverse volte i tracciatori sono ragazzi... non stupiamoci poi se...
Dopo i percorsi che ho fatto per il Monte Stella, confermo che l'età è un handicap... si, la mia età!!!
L'handicap è nella testa di chi pensa che l'età sia un handicap...
Ma i dinosauri non erano estinti???
Sai la salita non spaventa... è la zavorra inutile che da fastidio...
un po' come i chili che mi ritrovo sulle chiappone in questo periodo...
Stefano... che mi hai fatto un versamento dal tuo conto ciccia al mio???
Finalmente domenica si scia!!!
Da quando il Segatta mi ha detto che viaggio con una cassetta di minerale in meno sulle spalle, la vita (e il girovita) mi sorride un po' di più!
Forse mi sono uniformato anche io all'andazzo dell'anno scorso: non avete notato che ai ritrovi delle gare alcuni "pesi massimi" (tra cui io) si sono presentati slanciati come purosangue?
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