Un pensiero per Mattia

Quello che avrei voluto scrivere oggi sarebbe stata un’altra pagina leggera, una di quelle cronache un po’ storte e sghembe di un JWOC visto con gli occhi di uno che si sente sempre capitato lì per caso.

Ma non è il momento.

In queste ore tutta la mia attenzione, il mio pensiero e il mio cuore (sostituire "mio" con "nostro", perché tali sono i pensieri delle amiche e degli amici che sto sentendo) sono rivolti a Mattia Debertolis, un amico, un compagno di squadra, un ragazzo unico, colpito da un grave malore durante i World Games in Cina.
Le notizie che arrivano sono quelle che la famiglia – a cui va il mio rispetto assoluto – ritiene opportuno condividere, e credo fermamente che ogni parola pubblica debba essere detta solo nei tempi e nei modi che loro sceglieranno.

A Mattia, alla sua famiglia e a tutti coloro che gli sono vicini mando un abbraccio che vorrei fosse abbastanza grande da attraversare i continenti.
Spero di tornare presto a rivedere quel sorriso che sa sdrammatizzare qualsiasi situazione, anche le più assurde.

Per ora, e fino a quando le condizioni non saranno tali da poter tornare a scrivere con leggerezza, sospendo la cronaca dissacrante dei JWOC.

Ci sarà tempo per ridere di nuovo. Adesso c’è tempo solo per pensare a Mattia.