Addio Pasi
E' venuto a mancare un amico. Un mito, l'uomo che correva senza bussola, citato in innumerevoli commenti da parte dello speaker. E un essere umano come tutti noi, purtroppo inseguito da tanti demoni dai quali sembrava essersi liberato per sempre, con una figlia piccola di tre anni. Grazie ad Alessio Tenani e Minna Kauppi ho potuto allenarmi con lui, abbiamo qualche volta affrontato lo stesso percorso nella stessa categoria. Mi chiedeva le mie scelte e sebbene fosse campione del mondo non evitava a dire se la sua era stata peggiore.
La sua seconda frazione a staffetta ai mondiali in Italia è leggenda nel mondo dell'orienteering: sento ancora il boato dell'arena al suo arrivo al traguardo quando, correndo da solo, portò la Finandia dai bassifondi fino a contatto con il terzetto di testa. Era una brava persona, gli volevano bene tutti.
L'anno scorso gareggiava ancora alla Viestiliga, sempre nella sua seconda frazione, per una squadra minore e aspettavo di vederlo passare agli intermedi per sentire i commenti deferenti dei telecronisti
Pasi Ikonen: 1980-2024
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