Stegal67 Blog

Sunday, October 15, 2006

Federazione Italiana Sport Estremi (???)

Secondo me chi ha scritto queste cose http://www.fiso.it/04_notizie/dettaglio.asp?id=2336 non ha tutti i lunedì a posto. Oppure non era presente a Carvico. Oppure ha partecipato come esordiente.

Alcune cose mi hanno lasciato un po’ perplesso. In ordine di apparizione nella mia giornata da H35 scarso:
- la sovrastampa dei percorsi: non so gli altri partecipanti, a me è sembrata veramente invisibile. Al primo approccio con la carta, pensavo che mi avessero dato un foglio senza il percorso: trovare il triangolo di partenza è stata già un’impresa. Durante la gara, complice la stanchezza, il nervosismo, i colpi presi e il sangue ovunque, in un paio di occasioni mi sono diretto dalla parte sbagliata perchè non riuscivo a vedere la sequenza corretta dei punti.
- la scala: su un terreno del genere, con una siffatta stampa della mappa e con quei colori così accesi, la scala 1:5000 (quella che abbiamo usato a Mozzo un paio di anni fa) sembra molto più fruibile. Magari non si può a termini di regolamento per una gara middle, ma oggi in gara mi è capitato di dare una mano ad un esordiente ed intanto ho sbirciato sulla sua carta per raccapezzarmi in una marea di particolari che sulla mia 1:10000 piccolissima erano tutti impastati. Che sia un segno che sto diventando vecchio?
- il verdone: ma bisognava proprio andare a correre (correre...) in quella fascia di bosco (bosco...) così impestata?
- la carta: alcuni particolari (soprattutto rocce) non mi sono mica tanto tornati, e con essi le curve di livello soprattutto quando erano vicine al bordo carta
- i percorsi: non ho apprezzato (ma è un mio problema) la scelta di avere una tratta così lunga su asfalto in paese. Visto che il dislivello era da fare eccome, a questo punto sarebbe stato meglio partire dall’altra parte, girare in senso orario e non fare tanto asfalto. Le mie Falcon chiodate ringraziano: per la prossima volta mi abituerò a portare due paia di scarpe da ori, coi chiodi e senza.
- la pericolosità di alcuni punti: cadere, facilissimo visto i rovi avviluppanti, voleva dire schiantarsi alcuni metri più in basso...

Le cose da ricordare:
- i percorsi Esordienti ed Open: ad un certo punto della gara la testa si è spostata su un’altra frequenza; ho ringraziato il momento nel quale ho rinunciato a convincere AR a portare i suoi ragazzi a Bergamo (due ore di strada da casa) per il Trofeo Lombardia, perchè non avrei saputo come giustificarmi con loro e mi sarei vergognato. Ho pensato a cosa avrebbe potuto dire (o lanciare) RB al termine di una gara come questa. E ho pensato a come se la stavano cavando gli amici e le amiche di FS, che venivano per la prima volta a vedere questo sport; per fortuna l’incontro con Filippo mi ha tolto quest’ultimo pensiero: una rapida occhiata alla sua carta open mi è bastata per capire che a loro era stata risparmiata parecchia follia e che la maggior parte del percorso si sviluppava su sentiero o su strada. Ma alcune persone incontrate lungo il percorso, tra smoccolamenti vari, avevano manifestato la mia stessa preoccupazione.
- le persone all’arrivo: credo che abbiano compreso lo stato d’animo di parecchi atleti al traguardo e non si siano dilungati troppo in convenevoli. Al mio arrivo, la tuta rossa di sangue, nessuno si è avvicinato; visto che stavo palesemente bene, ricordate sempre che è meglio così: lasciate sbollire.
- il tempo: meno male che non ha piovuto!

Il prossimo intervento sarà un “amarcord”. La top ten (o top five, o top qualcosa) delle cartine che ho votato. Votato nel senso che ci metto una croce sopra!

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