WOC - pensieri (Per)plessi - 3
Come sta andando? Un po’ meglio? Direi di si. Lo speaker
professionista e l’impiegato panzottello stanno cominciando a trovare le giuste
lunghezze d’onda per comunicare. Oppure è qualcosa al contorno che assume dei
connotati talvolta così surreali che, diciamocelo, chissenefrega se qualche
volta la voce italiana zompa sopra al boss (con la “b” minuscola sennò
Larrycette si arrabbia) o finisce lungo o anticipa quello che
sempre-lui-il-boss vorrebbe dire dopo.
Ieri sera, dopo il team meeting dedicato alla long, la crew
di contro-informazione dei WOC (Leonardo S., Caterina P. ed il sottoscritto)
avrebbe voluto dedicare alcuni sonetti d’amore all’allenatore della nazionale
danese, per motivi che saranno più chiari sotto; ma dopo la cerimonia di
premiazione di stasera, mi tocca riscrivere tutto daccapo! Ma andiamo con
ordine.
And the winner is…
Premio “Uno sconosciuto all’improvviso” al tizio che oggi,
mentre Lundanes passava al punto radio in seconda posizione, si è sporto nella
postazione speaker per chiedere a Forsberg dove erano i parcheggi…
Premio “Uno conosciuto, imprevisto” al vestito di Roberto
Sartori alla premiazione di stasera: una tenuta fluorescente con gli stemmi di
tutte le possibili squadre della Bundesliga (ditemi che c’è in giro una foto!).
Premio “Una bandiera all’improvviso” alla Francia intera,
visto che la bandiera bianca-rossa-blu non si è trovata e, dopo vari minuti di
panico, è stata fornita da un tifoso (non è che la vittoria di Thierry fosse
data 1 a 1000…)
Premio “Un inno all’improvviso” a Cristian B. che è riuscito
a recuperare in extremis sul cellulare l’inno nazionale russo per l’alzabandiera
di Svetlana Mironova (non è che la vittoria di una russa fosse data 1 a 10000),
solo che sul cellulare è arrivata una telefonata improvvisa e l’inno si è
interrotto a metà… (grazie comunque sempre, Coach!)
Premio “Uno, conosciuto, all’improvviso” a Edoardo Cortellazzi
che è arrivato con i nomi dei premianti quando non erano ancora finite le gare…
che probabilmente quei nomi se li potrebbe essere anche inventati lui… e che ha
fatto solo bene perché sennò siamo ancora là a cercare di stabilire chi deve
dare i fiori a chi! Continua così, Edo!
Premio “Buttiamola in simpatia” a Stefano Ravelli, che
stasera non ha potuto fare altro che cercare di impietosire Per Forsberg per
tenerlo calmo e tranquillo…
Premio “Auguri da parte mia” a chi dovrà integrare le linee
guida IOF con le nuove raccomandazioni al capitolo “protocollo delle
premiazioni”…
Premio “Finalmente hai capito come funziona” a Per Forsberg,
che stasera non sapeva più se ridere, piangere, incaxxarsi, rimanere sdegnato,
e alla fine ha mandato tutto “a sciallo” pure lui!
Premio “Klaus Dibiasi” a Maria Silvia Viti che, in mancanza
di altri spunti di cronaca, ha rischiato di ammazzarsi precipitando dal podio
fradicio di pioggia, sotto gli occhi di un sempre più Per(plesso) Forsberg
Premio “Sorriso” a Thierry Gueorgiou che è stato il primo a
presentarsi alle premiazioni, l’ultimo ad andarsene, e che ha guardato quella
bandiera che saliva come un bambino che entra per la prima volta a Disneyland
Premio “Simpatica canaglia” al contadino di Folgaria che
durante la Open Race di ieri ha preso a bastonate la mia compagna di squadra
Anna B. perché non passasse su un prato che, purtroppo per lui, se non è
segnato come vietato noi orientisti cosa ne sappiamo?
Premio “Simpatica e basta” alla signora che ha spostato il
punto 50 durante la Open race di Folgaria, consentendomi anche alle 4 del
pomeriggio di cercare la strisciolina di carta, consentendomi di far vedere a
tutti la strisciolina di carta con su scritto “50” e che si è giustificata
dicendo che togliendo il punto, la gente avrebbe smesso di passare nel suo
boschetto privato (senza capire che, in assenza del punto, c’erano 20
orientisti che quel boschetto lo stavano arando…)
Premio “Se ce lo dicevi… prima” a Per Forsberg che con uno
spostamento della postazione speaker dell’ultimo minuto ha rischiato di
impallare lo streaming audio per un’ora e mezza
Premio “Thierry Gueorgiou” a Thierry Gueorgiou, che ormai
non sappiamo più cosa fare per non farlo vincere… che tanto i mondiali li corre
sotto i 4 al chilometro e alla fine ti dice pure che il percorso era facile
Premio “Clint Eastwood mi fa un baffo” all’allenatore danese
che, con un cazzotto dietro l’altro all’IOF, ha costretto i megaboss a cambiare
le griglie di partenza della long affinché fossero fatte secondo le regole note
a tutti
Premio “Bluff dell’anno” ai megaboss dell’IOF che, incalzati
dal danese, hanno bollato le sue domande come irrilevanti finché il danese non
li ha inchiodati alle loro responsabilità con una sola frase “Come sarebbe a
dire che ci farete sapere le nuove regole quando fa comodo a voi? Dopodomani c’è
la middle!!!”
Già. Dopodomani c’è la middle. Non so se Forsberg è un
esperto di gestualità italiana, ma ormai ha capito anche lui cosa voglio dire
quando gli mostro indice e medio incrociati… in entrambe le mani!
3 Comments:
Belin se la faccenda s'è fatta sugosa!
Dovevo venire, avevi ragione, anziché andarmelo a menare alle infallibili gare slovene: questi mondiali sono così larrish!
Finalmente un grande post! esilarante e tagliente!
chissà perchè le cronache più interessanti e gustose non compaiono mai sui canali d'informazione ufficiali :-D a domani!!!!
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