Stegal67 Blog

Monday, May 29, 2017

Brivio bollente e io… e… SQuagliato e SQualificato


Ancora una volta un bel percorso sprint in una gara organizzata dalla Pol. Besanese, e questo è il miglior viatico per la gara dell’anno prossimo che sul terreno di Merate varrà per il circuito nazionale Sprint Race Tour; una gara dalla quale mi aspetto tanto perché, per quello che può valere il mio parere, il terreno di Merate valeva davvero una edizione di Campionato Italiano Sprint.

Certo che nella mia non irresistibile carriera orientistica mi era capitato di vincere una gara a pochi metri dall’arrivo, ma questa è la prima volta che mi capita di essere squalificato a pochi metri dall’arrivo. Che poi “squalificato” è una brutta parola… Quando giocavo a pallacanestro, essere squalificato voleva dire aver fatto delle cose proprio cattive! (io le facevo, e di conseguenza venni squalificato più volte). Anche ad una delle prime gare di orienteering venni squalificato: nel lontano 1993 a Monza, dovetti spiegare per bene a mio padre che non avevo fatto proprio nulla di male… mi ero limitato a non punzonare un punto di controllo perché la lanterna era stata presa da qualcuno e buttata via, ma avevo omesso di raccogliere da terra un “coriandolo”, limitandomi a strappare un angolino dell’onnipresente foglio “NON SPOSTARE LA LANTERNA – GARA DI ORIENTEERING IN CORSO” ed arrivando al traguardo con quello (ero l’ultimo in griglia di partenza: speravo che fosse sufficiente chiedere di controllare il foglio rimasto sul terreno di gara con il pezzetto di carta che avevo strappato io).

A Brivio sabato scorso non ho fatto nulla di trascendentale (questo lo dico a beneficio dei colleghi che guardano le classifiche e che mi troveranno “squalificato”). Ho corso addirittura meglio di quanto potessi immaginare, dato che non muovo un passo di corsa da inizio aprile, nonostante la caldazza disumana che si è addensata sulla pianura padana nel fine settimane, con punte superiori ai 30 gradi che neppure il vicino fiume Adda ha potuto calmare. Da qui il fatto che a Brivio mi sono letteralmente SQuagliato… costretto ad andare a cercare i lati ombreggiati delle strade per trovare un minimo di sollievo, ed a guardare con voluttà le poche fontanelle distribuite lungo il percorso (ma non mi sono mai fermato).

Il percorso di Brivio è stato davvero carino, considerato il fatto che il tracciatore poteva contare su un paese già minuscolo di suo, con una sola minima parte un po’ intricata. Il fatto che all’arrivo sono riuscito a mantenere il distacco da Andrea Seppi sotto il doppio del suo tempo vuol dire NON che io sono andato forte, NON che Andrea è andato piano, ma vuol dire che disponendo di punzonatura elettronica e di un cambio cartina per il percorso Elite maschile Mary Crippa è riuscita a tirare fuori un tracciato sul quale anche i più forti hanno dovuto lavorare di testa e non sono usciti esenti da errori.
Io ho cannato il primo punto di una ventina di secondi almeno… potenza del fatto che non riesco mai ad identificare il triangolo di partenza in un tempo decente (eppure questa volta era facile!). Poi ho fatto del mio meglio per districarmi nella prima parte del percorso, in una occasione grazie ad una bella botta di culo che mi ha fatto svoltare al momento giusto quando pensavo di essere finito chissà dove. Proprio mentre pensavo a dove poteva già essere Andrea Seppi, che partiva 4 minuti dietro di me, ho sentito alle mie spalle un galoppo furioso e ho capito che Andrea stava arrivando: il tutto tra il punto 13 e 14, cosicché per venire a capo del grande puzzle del sottopasso non ho dovuto fare altro che seguirlo.

Nella seconda parte del percorso ho rantolato più del dovuto, ma ormai i vicoletti della parte “storica” di Brivio erano diventati più famigliari, così come gli avventori del bar della piazzetta che mi hanno visto passare davanti al loro tavolino almeno 4 volte ed in condizioni sempre più vergognose. Quando sono arrivato “in gruppetto” al punto 25, ho guardato dove era il punto 26 e poi il punto 27 dove di fatto si chiudeva la gara… e sostanzialmente ho messo via la carta (e la testa!) perché il percorso era finito ed i 30 gradi sotto il sole mi avevano ormai bollito.
Invece la gara non era finita, ahimé. Una volta punzonata la 16, mi sono diretto verso il fiume (sempre “in gruppetto”) per la via più breve, e quando ho svoltato l’angolo ho quasi sbattuto contro il ristoro! Ho avuto per qualche istante il dubbio che da lì non si potesse passare… ma in fondo non è la prima volta che mi capita di arrivare al traguardo da una direzione assurda, e anche altri come me stavano passando proprio lì. Volata finale (stesso tempo di Irene Pozzebon!) e vado a cercare con i polmoni un po’ di aria ancora bollente. Dopodiché controllo la carta di gara: tra la 26 e la 27 la mia scelta di percorso è passata proprio nel grigliato rosso! Traduzione: sono passato in una area non attraversabile. Squalificato. Segnalo il mio errore ma vado via tranquillo perché si è trattato, per l’appunto, di un mero errore; nulla che possa inficiare la mia soddisfazione per aver ricominciato a mulinare le gambe dopo quanto successo negli ultimi tempi.
Nel dopo gara mi verrà chiesto se la mia dichiarazione di essere passato nell’area non attraversabile “equivale ad una dichiarazione di auto-squalifica” (cit.), domanda alla quale rispondo che “si, certo, non è che adesso cambio idea e dico che non sono più passato da lì”. Curioso anche il fatto che nelle classifiche trovo solo altri due concorrenti con una SQ a fianco del nome, e nessuno di loro era con me nel gruppetto che è arrivato al traguardo… mi permetto di suggerire che in futuro, in presenza di una situazione simile, occorrerà dotarsi di un qualche strumento di controllo più sofisticato della autocertificazione o del “questo lo conosco, questo no” o della autocertficazione.


Ma tutto questo non cambia la sostanza: divertito mi sono divertito, ed a Merate l’anno prossimo sono sempre più convinto che ne vedremo delle belle!

4 Comments:

At 10:01 PM, Blogger Dopolav-ori said...

ben tornato!

 
At 7:16 AM, Anonymous Anonymous said...

😇

 
At 10:10 AM, Anonymous Anonymous said...

Ne vedremo delle belle? Vuoi dire che a Merate ci sono in giro delle gnocche assurde?

 
At 2:26 PM, Blogger Stefano said...

Vieni a Merate, Stefano, e te ne accorgerai!

 

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