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Friday, December 03, 2021

Calendario dell'Avvento - giorno 3 - Feltre - campionato italiano sprint

Una volta questa era l’unica gara nella quale cercare di mettere in cascina almeno 25 punti in lista base correndo il doppio del tempo del vincitore. Da quando corre Riccardo Scalet, fare un tempo anche lontanamente vicino al doppio del suo è divenuto un improbabile successo! Quest’anno l’atmosfera è ancora più calda: la gara qualifica direttamente alla KOsprint del giorno successivo a Belluno, i primi 36 per l’esattezza. Il parterre si divide tra coloro che sanno benissimo che, tragedie a parte, si qualificheranno e coloro che saranno in bilico per tutto il pomeriggio tra i quarti di finale che prevedono un arrivo all'alba nell'area di quarantena e la gara di contorno.

A Feltre la giornata è calda ma il panorama delle montagne attorno rinfresca l’animo. L’accoglienza da parte degli amici dell’Orienteering Dolomiti mi fa sentire uno di famiglia. Prima della gara ho avuto un briefing moto istruttivo con coach Bellotto, il quale mi illustra le insidie ed i punti fermi della carta di gara azzeccando parecchi passaggi del percorso che correrò di lì a poco. Poi in partenza c’è papà Raus che mi tranquillizza (o forse mi spruzza addosso del Prozac senza che io me ne accorga). Cosa potrà mai andare male? A conti fatti nulla. Sarà infatti questa una delle mie migliori sprint dell’anno, forse la migliore (tranquilli: non ho vinto il titolo italiano sprint neanche quest’anno).

Il mio orario di partenza coincide con quello degli spuntini alcoolici il cui effluvio mi accompagna nel primo pezzo della strada verso la 1 e poi nelle tratte dentro-fuori dalla 3 alla 6. Dalla 6 alla 7 devo rallentare parecchio: do la colpa alla pendenza, ma la prendo come scusa per poter dare una occhiata intorno a me e stabilire che il centro storico di Feltre è davvero carino ancorché praticamente disabitato (oppure tutti i feltrini – si dice così? - sono con le gambe sotto al tavolo).

Nella discesa dalla 8 alla 12 terrorizzo i rari passanti e persino una coppietta che si bacia affettuosamente seduta nel parchetto della 11, dopodiché dalla 12 alla 13 è già il momento di pensare a cosa racconterò al microfono. Infatti, arrivo deconcentrato alle ultime lanterne e sbaglio la 14… solo che io non mi gioco il titolo italiano sul filo dei secondi, controllo il codice della lanterna alla quale sono arrivato e capisco di essere nel posto sbagliato: passo la ventina di secondi successiva a cercare una lanterna “termine siepe” che… boh? ... Alla fine, la trovo praticamente per caso.

Al traguardo sono 38esimo. I primi 36 si qualificano per i quarti di finale del primo campionato italiano KOsprint. Quindi missione compiuta: non sono qualificato e posso mettere la sveglia tardi! Solo che Riccardo Scalet fa PM alla 14. Sono 37esimo. Solo che Mattia De Bertolis fa “insegui-John” con Riccardo e fa anche lui PM alla 14. Salgo al 36esimo fatidico posto! Però Stefano Salgò è dietro di 9 secondi in classifica… dai! E’ giovane ed è un amico: è giusto che i quarti di finale li corra lui e lo chiamo al microfono per dirglielo. Solo che non risulta nemmeno iscritto alla gara

E niente. Mi tocca alzarmi all’alba anche domenica per andare in quarantena...

(la storia proseguirà quando vi racconterò di Belluno)

 

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