Dedicato a Roberto - da Bepi Simoni
Roberto, ma cosa mi hai combinato!
Ci penso: ci siamo
conosciuti negli anni 80. Davvero tanto tempo fa, ma sembra ieri!
Nel 1986 abbiamo
provato a fondere le tre Società della Bassa Valsugana, Novaledo, Marter e
Borgo e per qualche anno siamo stati tra le più forti Società Italiane e abbiamo organizzato grandi manifestazioni.
Erano i tempi in cui
lavoravamo con un altro grande Sartori, il nostro amico Alfredo e assieme
abbiamo progettato la prima tre giorni d’Italia nel 1988, precursore di tante
grandi manifestazioni successive. 900 Persone da tutta Europa per tre tappe:
Sella Valsugana. Lavarone e Santa Colomba; unico vincitore Italiano un certo
Andrea Rinaldi in H12!
Ma era difficile
starti dietro; eri un vulcano di idee, non tutti erano in grado di seguirti.
L’impegno che esigevi era davvero grande, ma non hai mai preteso che altri si
impegnassero più di quanto facevi tu. E’
stato necessario lasciarti andare da solo con la tua Società ma siamo sempre
rimasti ottimi amici sia a livello personale che al livello di Società. E se
c’era bisogno di qualcosa, di aiuto di qualsiasi genere per le nostre
manifestazioni, bastava chiedere a te.
Quante volte ho
lavorato con te per organizzare gare di Sci-orientamento a Passo Coe e a
Millegrobbe; a fine anni 90 mi chiedesti se sarei stato disposto a organizzare
con te il campionato Mondiale Junior e Master di Sci orientamento nel 2001
sull’altopiano; ovviamente risposi di si. Non si poteva dirti di no, non era
proprio possibile…
Poi, la grande
avventura della 5 giorni dei forti del 2002; 3200 concorrenti, grande
organizzazione con Andrea Rinaldi ad occuparsi delle iscrizioni e degli
alloggi, piazzato in camper davanti alla sede dell’APT. E tu che correvi
dappertutto a risolvere ogni tipo di problema, a volte brontolando, a volte
“cazziato” dall’Andrea perché facevi di testa tua! Che giorni indimenticabili!
Coinvolgemmo tanti giovani che poi sarebbero diventati Atleti della Nazionale o
organizzatori che al giorno d’oggi sono in grado di allestire eventi di
altissimo livello; difficile ricordarsi di tutti, ma tutti dettero il loro
massimo; e ancora tuo fratello a cucinare nel tendone dove a sera ci si trovava
a cena e le tue figlie e nipoti a lavorare, chi in cucina, chi nel
kindergarten, che in altri settori. Insomma, ti trascinavi dietro anche tutta
la famiglia ma, come detto, non ti si poteva dir di no!
E ancora nel 2007 a
ripeterci con la 5 giorni, stesso copione. E poi ancora altre gare, altre volte
ad aiutarci.
Eri colorato, a volte
esagerato per chi non ti conosceva; a me sarebbe sembrato strano vederti
vestito come un damerino. Le tue cravatte a fumetti, le scarpe spaiate, le
giacche e le tute stravaganti, erano una caratteristica che però non ti rendeva
ridicolo. Tu le portavi con la tua disinvoltura e se a qualcuno strappavi
qualche sorriso, era sempre bonario: “l’è el Roberto!” si diceva.
Hai lasciato una
forte eredità di altruismo, di disponibilità, di volontariato; il tuo motore
inarrestabile che sino all’ultimo ha macinato chilometri di idee, di
manifestazioni sportive, ci mancherà tanto, troppo…
Ci eravamo dati appuntamento
per la prossima settimana, la mia prima di pensione, per sistemare i tendoni
reduci del mondiale 2014 e visto che l’amico Ivan, tuo tesserato, mi aveva informato
della vostra intenzione di chiedere una coppa del mondo di MTBO sull’altopiano,
avevo intenzione di parlartene e di dirti che sarei stato disponibile… ma ora? Sono
un po’ arrabbiato con te… ho un groppo dentro; sei andato avanti troppo presto
e avevi ancora tanto da fare quaggiù.
Ciao Presidente, vedi
di non far impazzire tutti lassù con le tue idee!
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