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Saturday, December 04, 2021

Calendario dell'Avvento - giorno 4 - Folgaria - campionato trentino sprint

Quante volte ho gareggiato a Folgaria? Una decina almeno. Che fosse l’arrivo della primissima O-Marathon, o la mappa di partenza di una delle altre O-Marathon, o un campionato italiano sprint, o una promozionale, o quella volta che mi si è materializzato di fronte dal nulla Thierry Gueorgiou mentre testavo i percorsi della prima Sprint relay internazionale… Sicuramente almeno una decina di volte.

Ed ogni volta, ho sofferto sulle pendenze insidiose di questa cittadina con la sua via principale che corre da ovest ad est e le curve di livello che corrono parallele ad essa. Ho patito tanto e fatto figuracce atroci (ecco: diciamo che quella volta che l’O-Marathon è finita a Folgaria non ho sofferto molto, ma perché già avevo alle spalle 5 ore e 15 minuti abbondanti di fatica).

Così, quando a maggio mi propongono di andare a Folgaria a gareggiare e fare lo speaker SIA alla gara sprint di Coppa del Trentino SIA al Campionato Europeo in corso a Neuchatel, non posso esimermi dal presentarmi al via. Anche perché a Neuchatel mi ero proposto come speaker per la trasmissione in italiano ma non mi hanno nemmeno risposto...

Succede però che tra venerdì e sabato passo una notte infernale, mi alzo al mattino e non mi reggo in piedi perché il mondo tutto intorno a me non smette di girare. Quando, dopo un paio di ore, provo almeno a trascinarmi fino al lavandino per sciacquarmi il viso, parte una stringa di dolore terrificante alla schiena che istantaneamente mi fa crollare in ginocchio e sbattere il mento sul lavabo (per puro miracolo non avevo la lingua tra i denti). Arrivo a Folgaria verso l'una in condizioni pietose: casco letteralmente dall’auto sull’asfalto del parcheggio e vengo raccattato da Gianluca Gobbi, Paolo Bort e Paolo Girardi che mi aiutano a salire al ritrovo, ma mi devono persino portare la borsa.

Da quel momento tutto diventa una passeggiata di salute nel vero senso del termine: “passeggiata” perché non posso fare un passo di corsa (è già tanto se, dopo essermi abbondantemente rifornito in farmacia, riesco a stare in piedi) e “salute” perché passo dopo passo il dolore un po’ cala e le forze ritornano.

Il percorso disegnato da Samuele Tait è per me il più bello di sempre a Folgaria: sfruttando ogni angolo o recinto non attraversabile, tutte le tratte offrono una possibilità di scelta o richiedono attenzione nell’esecuzione. Molto interessante anche l’idea della doppia mappa per utilizzare la stessa zona in modalità “andata e ritorno”: bravo Samuele! Io mi guadagno pure la pagnotta facendo per primo le scalette dalla 11 alla 12 ed incrociando il proprietario terriero che mi ammonisce severamente a non passare dalla proprietà privata pena chiamata ai Carabinieri o accoglienza a pallettoni. Riesco così ad avvisare gli organizzatori del Gronlait ed evitare il peggio per i concorrenti.

Al traguardo, come speaker mi divido nella cronaca degli arrivi della sprint di Folgaria e nel commento dell’Europeo a Neuchatel, così che quando urlo al microfono “Sta arrivando Tizio!” la gente del posto guarda in direzione del traguardo, non vede nessuno e si chiede di che cosa si è fatto lo speaker.

La risposta in realtà è molto semplice. Mi sono fatto di tutto ciò che poteva offrire come antidolorifico la farmacia del luogo. Altrimenti niente percorso, niente scalette, niente andata e ritorno. Sarebbe stato un peccato perdermi questa Folgaria 2021.

1 Comments:

At 9:17 PM, Blogger Dopolav-ori said...

tutto molto interessante, ma secondo me quest'anno il campionato trentino sprint lo abbiamo corso in Alto Adige all'ombra dello Sciliar :-)

 

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