Calendario dell'Avvento - giorno 4 - Folgaria - campionato trentino sprint
Quante volte ho gareggiato a Folgaria? Una decina almeno. Che fosse l’arrivo della primissima O-Marathon, o la mappa di partenza di una delle altre O-Marathon, o un campionato italiano sprint, o una promozionale, o quella volta che mi si è materializzato di fronte dal nulla Thierry Gueorgiou mentre testavo i percorsi della prima Sprint relay internazionale… Sicuramente almeno una decina di volte.
Ed ogni volta, ho sofferto sulle pendenze insidiose di questa
cittadina con la sua via principale che corre da ovest ad est e le curve di livello
che corrono parallele ad essa. Ho patito tanto e fatto figuracce atroci (ecco: diciamo che quella
volta che l’O-Marathon è finita a Folgaria non ho sofferto molto, ma perché già avevo alle spalle 5 ore e 15 minuti abbondanti di fatica).
Così, quando a maggio mi propongono di andare a Folgaria a
gareggiare e fare lo speaker SIA alla gara sprint di Coppa del Trentino SIA al Campionato Europeo in corso a Neuchatel, non posso esimermi dal presentarmi al
via. Anche perché a Neuchatel mi ero proposto come speaker per la trasmissione in italiano ma non mi hanno nemmeno risposto...
Succede però che tra venerdì e sabato passo una notte infernale, mi
alzo al mattino e non mi reggo in piedi perché il mondo tutto intorno a me non smette di girare. Quando, dopo un paio di ore, provo almeno a trascinarmi fino al lavandino per sciacquarmi il viso, parte una stringa di dolore terrificante
alla schiena che istantaneamente mi fa crollare in ginocchio e sbattere il mento sul lavabo
(per puro miracolo non avevo la lingua tra i denti). Arrivo a Folgaria verso l'una in
condizioni pietose: casco letteralmente dall’auto sull’asfalto del parcheggio e
vengo raccattato da Gianluca Gobbi, Paolo Bort e Paolo Girardi che mi aiutano a
salire al ritrovo, ma mi devono persino portare la borsa.
Da quel momento tutto diventa una passeggiata di salute nel vero
senso del termine: “passeggiata” perché non posso fare un passo di corsa (è già
tanto se, dopo essermi abbondantemente rifornito in farmacia, riesco a stare in
piedi) e “salute” perché passo dopo passo il dolore un po’ cala e le forze
ritornano.
Al traguardo, come speaker mi divido nella cronaca degli arrivi
della sprint di Folgaria e nel commento dell’Europeo a Neuchatel, così che
quando urlo al microfono “Sta arrivando Tizio!” la gente del posto guarda in
direzione del traguardo, non vede nessuno e si chiede di che cosa si è fatto lo
speaker.
1 Comments:
tutto molto interessante, ma secondo me quest'anno il campionato trentino sprint lo abbiamo corso in Alto Adige all'ombra dello Sciliar :-)
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