Stegal67 Blog

Thursday, July 05, 2007

Comincio adesso. Comincio ora, così magari mi metto tranquillo. Sesto giorno di gare e sono reduce da una gara che... che... ma come può una persona normale lasciare a casa il cervello e andarsene in giro per i boschi (il Tablat!) per una MAK che di K ha di molto poco... tornare dopo 1h51m... prima tappa tra Highlands Open e 5 giorni dei forti che arrivo dopo i primi concorrenti al traguardo.
Come può un essere normale arrivare alla lanterna, senza vederla, e pensare razionalmente “Vado avanti, se c’è la collina allora è la conferma che il punto e qui a 10 metri dove so GIA’ che è...”. Niente. Oggi niente. Il sonno della ragione. Non c’entra niente che è il sesto giorno di gare, che è il sesto giorno da speaker (+ premiazioni), che parto all’alba con la colazione sullo stomaco (e la rivedo uscire da una parte o dall’altra tipicamente tra il 5° e 6° punto, o come oggi tra l’11 e il 12), che non trovo neanche un’anima nel bosco, che gli altri trovano mille treni e diecimila tracce, che è buio, che potrei essere stanco, che sono già concentrato su quello ceh dovrò e non dovrò dire: non mi ha obbligato nessuno, ma almeno IO sarei obbligato verso ME stesso a mantenere un comportamento dignitoso nel bosco, da orientista! Che cavolo importa sprintare forte quando ho fatto letteralmente pena per i 16 punti precedenti?
Non esiste proprio. Ho verificato le scelte di percorso con i miei amici: ne avessi fatta una decente, sicura. Invece fermo ogni 50 metri a capire perchè la direzione non è quella giusta, perchè la collina che mi aspettavo sulla destra è sulla sinistra... persino all’arrivo ho sbagliato strada, anziché infilarmi nella corsia giusta mi stavo infilando sulla stradina che porta al ristorante!

Vabbé...

Giorno 0 - La prima trasferta orientistica multi-days da un paio di anni a questa parte è iniziata giovedì pomeriggio scorso, quando ho lasciato l’ufficio alle 16.10 in una fase di delirio da ”non funziona più niente”... Sole 6 ore di macchina per arrivare al Camplan di Asiago e dormire nel letto-divano-branda matrimoniale lasciatomi da Mirella, Piero e Roberta perchè ero stanco del viaggio.

Giorno 1 – prima tappa Highlands open a Kubelek: Mirella e Roberta mi svegliano all’alba, velloce colazione cercando di non fare troppo casino e poi macchina fino a Kubelek. Trovo subito il grande Cristian Bellotto che mi spiega le tempistiche che potranno vedermi al via attorno alle 9. Mi cambio al volo sul prato dopo aver salutato un altro grande personaggio, Gabriel Fauner mister elaborazione dati in persona e sono in gara.
Primo punto: lo cerco un po’ alto rispetto alla lanterna e sento una voce dietro le mie spalle “Signoreeee!”. Mi giro. “Sta cercando i punti di ricognizioneeee?”. Beh... rispondo... non proprio... “Non è lì dove è lei... era là dietro, ad una cinquantina di metri... glielo ho portato...”. E adesso vedo una figura che si scaglia sul costone con palo e lanterna in mano. 3, 5 secondi di gelo. Sono su candid camera? “Ma cosa fa! C’è una gara in corso...” Salgo sul costone e gli porto via di mano il palo metallico... e adesso cosa faccio con ‘sto punto? 38. Guardo la descrizione: è la mia 2! Risalgo la zona e trovo i coriandoli attaccando il punto da un avvallamento. Dopo aver ben ammonito il tizio, mi giro dove dovrebbe essere la 1, scendo, punzono, mi rivolto e riparto a tutta birra (forse ho il miglior tempo nella tratta 1-2...). Per il resto tutto ok nemmeno troppo lento, arrivo al traguardi un po’ orticato e mi metto a fare lo speaker per il resto della mattinata.

Giorno 2 – stessa zona, carta di Lekle. Traccia il Tiz, più fisico ma ancora molto tecnico. Tutto fila abbastanza liscio fino alle ultime due tratte zona arrivo, nel bel bosco di Cesuna dove feci una bellissima sprint un paio di anni fa. Ovviamente stacco il cervello e traaaaaaaccc! Due errori da 4 minuti l’uno... che pirla! Al traguardo riprendo a fare lo speaker, acclamato perchè la musica messa su da mr. Impianto di fonodiffusione è un po’ scadente (zecchino d’oro o Celentano, ma quello brutto, mica Prisencolinensinanciusol o Svalutation o Pregherò...). Alla sera presentazione in piazza: 216 premiati in 45 minuti circa, autorità, presidente Fiso, sponsor ed avvisi trilingue compresi.

Giorno 3 – sveglia all’albissima. Dormono tutti e allora esco (i bagagli li ho messi in auto la sera prima) e faccio colazione nel parcheggio con 3 biscotti e un succo. Arrivo in gara accolto da Valentino, Dario, Francesca, Gabriel, Simone and company. Il loro calore è confortante e vorrei fare un buon risultato ad Hinterbeck visto che nonostante tutto ho tenuto poco distacco da Marco ed ho battuto Oscar due volte. Ma oggi girano poco le zampe ed un errore da 12 minuti al punto 3 smorzano le velleità e mi accontento di arrivare in tempo per controllare gli arrivi a caccia. Penso di aver determinato l’esito di una categoria: sono il primo ad attraversare i pratoni con erba molto alta e tiro una traccia che sarà poi utilizzata da tanti atleti, che eviteranno il giro basso probabilmente più breve.
Segue premiazione generale con mio divertimento per la M16 (vincitore sul podio con Lucia e Julia ex-aequo) e scopro per la mia pronuncia dei nomi finnici non è nemmeno così sbagliata. Dopo i saluti di rito, scollinamento a Passo Vezzena e dritto in mansarda al Nido Verde, da Freddy. C’è il tempo per scendere a Folgaria al centro gare a salutare tutti, prendere i primi accordi, e ri-salutare Peter Heim, l’Erebus (auguri Tiz!), il Veikhalanden Veikot e tanti altri amici.

Giorno 4 – prima tappa 5 giorni dei forti a Forte Cherle. Arrivo in tempo per aiutare il team a far sgomberare le vacche dalla zona arrivo (se si può mettere su youtube la scena di Marco Bezzi che scaccia le mucche a suon di colpi di punzone...). Vado in partenza e mi metto all’opera, su un percorso difficile (una MAK per nulla corta) che ha nella tratta 2-3 la salita al Golgota. Penso che se faccio bene arrivo in 64 minuti per 8 kmsf, e invece ne impiego 63 ed arrivo proprio al secondo zero di gara. Bravo vero? Peccato che poco dopo arrivano un norvegese ed un ceco in 35 e 38 rispettivamente... per fortuna saranno primo e secondo, ma insomma!
Alla sera, premiazioni a Folgaria, un po’ di gag per organizzare la sfilata (che non c’è stata) delle nazioni.

Giorno 5 – ancora Forte Cherle, su un percorso ancora per niente K: tecnico ma lunghissimo. Cerco di limitare i danni anche se non arrivo al minuto zero ma una ventina di minuti più tardi. E’ una tappa molto dura, e lo si sente nei commenti dei concorrenti. Mitica la scena con la belga elite che piange come una vitellina “Sono arrivata... non dovrò più correre oggi...” se c’erano altri 100 metri non so se riusciva a finire, ed un’altra scena con l’elite finnica che dice “I’m not the strongest woman in the world. I want to change my class”... ma metterà giudizio e la ritroverò in elite il terzo giorno, anche se non vorrà rilasciarmi una intervista al traguardo.

Giorno 6 – riposo. Al mattino andiamo a farci un po’ di arrampicate sugli alberi e traversate a carrucola sui fili (lascio parola e foto ai blog di Rusky, DiPa e PLab), poi diluvio e pomeriggio a giocare a El Grande, facendomi silurare da Rusky che mi gioca una carta assassina mentre erco di prendere il alrgo, così poi vince la Roby... ma questa me la paga! :-)

Giorno 7 – siamo ad oggi. Il cervello... boh? Tornerà? Una cosa è certa. Domani anticipo ancora la sveglia. E domani ... non me ne frega niente. Torno sul Tablat! O faccio bene o non torno nemmeno. Voglio andare su cattivo, torno alle vecchie abitudini. I punti saranno dove me li aspetto, fiducia nel mio orienteering: La bussola non mi è più amica. Me ne frego, ci saranno abbastanza dettagli. Domani se il tempo tiene si va alla vecchia maniera: maniche corte e via andare. Non mi capita spesso di correre sul Tablat e voglio approfittarne: domani voglio finire col sorriso.

Dovrei vedermi allo specchio, proprio ora.... perchè sto già sorridendo, felice, per la prima volta da quando sono partito questa mattina. Sono tornato contento.
Domani ci si vede sul Tablat: se non ci siete, mi dispiace per voi. Se ci siete, mi farà piacere vedervi...

4 Comments:

At 7:14 PM, Anonymous Anonymous said...

Preso Paolo, superato da Davide... preso Davide, forse superato da Paolo...

 
At 6:42 PM, Anonymous Anonymous said...

Ti posso dire solo Compliments! Dopo questo tour de force sorpassi di brutto lo svedese che si è fatto la Maratona dles Dolomites e poi al lunedì era ai blocchi di partenza della ME!

 
At 10:29 PM, Anonymous Anonymous said...

Bravo bravo bravo...nonstante le tue fatiche ti ho sempre visto tranquillo e con il sorriso in volto,unito alla tua solita gentilezza!
Marty Baby-O

 
At 10:52 PM, Anonymous Anonymous said...

Grazie grazie grazie. I sorrisi sono quelli di tutti i partecipanti e di tutti noi: io ce l'ho ancora stampato in faccia!

 

Post a Comment

<< Home