Arge Alp 2007 è come una medaglia: ha veramente due facce. Da un lato ci sono le gare, la trasferta, il viaggio e l’incontro con parecchi amici anche stranieri che si vedono poche volte all’anno. Dall’altro lato ci sono le polemiche che hanno accompagnato la trasferta, le implicazioni e le personali motivazioni, gli strascichi e gli imbarazzi talvolta abbastanza palesi.
Per il momento mi limiterò ad annotare nel mio diario il primo lato; per il secondo ci penserò qualche giorno prima di “uscire” con le mie considerazioni personali.
Le gare
Nonostante una vita da globetrotter delle mappe europee, era la prima volta che valicavo il San Bernardino per una gara; sabato mattina, quindi, lo scenario del passo, della valle dei Grigioni, della zona di Coira mi si aprivano per la prima volta. Complice una partenza all’alba, abbiamo avuto il tempo di visitare Vaduz, la capitale del Lietchenstein. Visitare... sono 300 metri di città: nei primi 50 la cattedrale, il ministero del tutto ed il parlamento. Su in cima il castello del principe, chiuso alle visite (io mica farei visitare casa mia, e lui lì dentro ci abita!), poi 250 metri di negozi banche gioiellerie. Poi finisce l’isola pedonale, la città praticamente diventa uguale a qualunque altra e noi decidiamo che ne abbiamo abbastanza di questa città e ci rimettiamo in marcia per arrivare puntuali al centro gara per la prova di sabato: la staffetta.
Sono infatti iscritto, come GOK o come Unione Lombarda o come Lombardia o come qualunque altra entità gli organizzatori vorranno, in H35: la formazione recita Rusky in prima frazione, poi Roberta in seconda ed io in terza. Ma Roberta vuole fare la prima frazione, non importa in quale categoria, quindi passa in Open Lungo ed Attilio dalla seconda staffetta GOK viene a coprire il buco. Al ritrovo siamo i primi, poi il terreno si riempie con le bandiere e le tute dei land che partecipano in forze... arrivano i ticinesi, arrivano gli altoatesini e i trentini. La domanda di tutti è “ Ma è vero quel che abbiamo sentito che...ecc.ecc.?”. Poiché spesso l’interlocutore di queste domande sono io, cerco di fare il flemmatico e di rimanere nel vago: infatti posso solo indicare i motivi per i quali IO sono presente, che non hanno molto a che fare con le questioni politiche. Sono lì per fare due belle gare i un bel posto con i miei amici!
Ore 14.00, puntualissima parte la staffetta. Rusky ed i suoi auricolari si fanno ingoiare dal gruppone, poi prima ancora che si arrivi alla lanterna svedese il "già campione italiano" mette la freccia e balza in avanti. E' vero che Trentino e Ticino fanno quasi gara a sé, ma Marco completa la prova attorno ai 45\50 minuti e Attilio può iniziare la sua fatica. A fronte dei 45 minuti di Marco stimo il mio tempo su 70\75 minuti, e anche qualcosa di più per Atty che non fa gare da Boscochiesanuova... Mi sfiora questo pensiero e realizzo che neppure io faccio gare nel bosco da agosto, se è per questo! Infatti penso che pagherò qualcosa almeno nell’approccio al bosco. Passa più di un’ora e Attilio compare al punto spettacolo, stanco ma in grado di darmi il cambio anche se con pochi minuti di anticipo sia sulla mass start sia sul duo dei terzi frazionisti Trentino\Ticino che si giocano la vittoria. I crampi non lo frenano sulle ultime lanterne e così riesco a prendere il cambio attorno alle 16.10 o poco dopo (tenete a mente l'orario): adesso tocca a me galoppare per finire la gara entro le 17.30, ora in cui chiude la competizione! Ma la prima lanterna però è già tragica: la mia bussola dice di andare da una parte, la carta dall’altra... ci saranno 30° di differenza tra i due riferimenti. Seguo un po’ la bussola un po’ la carta, mi dico che è la desuetudine ad affrontare il bosco... ma così sembra pazzesco. Idem la 2 e la 3: quando sbarco sui sentieri controllo la situazione e... la direzione dei sentieri sembra davvero diversa. Faccio la 4 e 5 in sicurezza ma per la 6 vado via in bussola e mi trovo quasi a 90° da dove vorrei essere! Sono sotto una torretta ed il verde duro che dovevo aggirare tenendolo alla mia destra è in fondo alla discesa alla mia sinistra: devo attraversarlo, perdendo tempo e sbucando sul sentiero dopo mille accidenti proprio mentre passa Alessandro Conci, che rimane un po’ perplesso a vedermi erompere dalla giungla! 7 8 e 9 senza problemi ma ancora grande casino alla 10: ancora una volta vado via in bussola, so che dovrei salire, in realtà salgo poco e nel verde dei rovi, facendo una gran fatica e riposizionandomi veramente lontano da dove volevo andare. Per la 11 scelgo il sentiero, che dovrei abbandonare per scendere a destra in corrispondenza di un dolce avvallamento (c'è una curva di livello in 4 mm), se non fosse che ai miei piedi si apre invece una voragine! Un H18 austriaco guarda perplesso verso il bosco e lo vedo che pensa come me “Ma questo sarebbe l’avvallamentino???” 11 e 12 facili, ed anche 13, 14 e 15 se non fosse che le ultime tre lanterne portano in cima al cielo ed oltre, sul bilico dello strapiombo da cui di vede Feldkirch. A questo punto guardo l’orologio: nonostante tutto sono tornato in tabella di marcia! Se non sbaglio nulla, andando piano calcolo 5 minuti per le 3 lanterne prima del punto spettacolo e 5 per il giro finale, e sono dentro le 17.30. E così per non sbagliare rallento e, senza dimenticare la 99 quasi invisibile, arrivo alle 17.25. Tempo finale 1h13m. Tempo in classifica esposta il giorno dopo: 1h26m.... vabbé!
Per l’individuale adotto le scarpe da jogging: sono 10,5 kmsf con soli 180 metri di dislivello. So che la bussola non è affidabile, ieri hanno tutti avuto chi più chi meno tanti problemi. In partenza quindi cerco di seguire la carta, dovrei trovare un bivio di sentieri dopo un giallino di semiaperto... che casino! Adesso non mi torna neppure la carta: finisco prima lungo e poi corto. Penso a quante me ne dirà Rusky, 5 minuti per trovare un bivio di sentieri... se non fosse che lui ci metterà il doppio di me! Il resto della gara procede tranquillo con la mia solita calma e serenità, anche quando mi salta a pié pari Kilian Imhof, anche quando mi superano sulla sinistra come se fossi un paracarro sulla salita dalla 4 alla 5 Carlo Cristellon e Michele Ren, prima dell’attraversamento di un verde duro verso la 6. Poi faccio anche io qualche buona lanterna, salutando S.W. (ricordate: quando sarà campionessa italiana io l’avrò detto per primo!) ed un paio di trentini che volano con le ali ai piedi (i Dallavalle brothers). Arrivo all’ora di gara con qualche forza per fare bene la triade di lanterne 14, 15 e 16 nell'angolino sud-ovest della carta, quando succede un episodio gustoso, forse il più bello delle gare del week-end.
Lanterna 14: sono già uscito bene dalla tratta 12-13 e mi sento in forze nel bosco verde; scendendo dalla 13 ho Vince alla mia destra e tengo il suo ritmo, casco proprio dritto sulla 14 e punto bene la 15 che è vicina, trovandola prima del gruppetto che era con me in zona 14 e di cui fa parte anche Christine Kirchlechner. In risalita alla 16 il mio motore perde ovviamente qualche colpo, così Christine mi supera sul sentiero ma lo abbandona assai presto per puntare alla lanterna 16 in pura curva di livello, mentre io ed altri scegliamo di seguire ancora il sentiero per entrare più avanti. Mentre procedo sul sentiero seguo con la coda dell’occhio CK che avanza imperiosa nel bosco ad alta velocità e istantaneamente mi collego con l’ori-giornalista: decido di dedicare un pensiero ai forti elite che se ne fregano dei sentieri e puntano dritti all’obiettivo! Ancora qualche decina di metri sul sentiero e Christine è sempre più avanti e più lontana nel bosco bianco che concede ampia visibilità: imperiosa, appunto! Poi esce dal mio campo visivo, perchè anche io entro nel bosco e devo guardare dove metto i piedi. Punto alla lanterna che DEVE essere dietro ad una collinetta (unico punto in zona in grado di nascondere la lanterna...) e CK rientra improvvisamente nel mio capo visivo! Solo che sta a 30 metri dal punto, piegata quasi a mimetizzarsi, e si guarda intorno. Mi vede, torna rapidamente indietro e la sento dire “Ma non è possibile che sbaglio ogni volta che ti vedo!” E’ così: per l’ennesima volta in gara le tracce mie e di CK si incrociano e lei sbaglia il punto... (finale di Coppa Italia a Nova Ponente, campionati italiani 2006 e qualche altro episodio minore tipo JTT 2007) quindi io punzono, lei punzona, e via insieme tutti e due nel sentierino in mezzo al verde duro per uscire dalla zona punto. Io davanti, lei dietro. Penso che non posso rallentarla con il mio passo stanco, ma non so neppure come fare per scansarmi; però vedo che alla mia sinistra i rovi sono talmente duri e impenetrabili che.... pazza idea! Iinsomma, mi tuffo di lato sulla schiena come Erwin Ballabio (siamo in Austria...) in mezzo ai rovi! Sono talmente fitti che fanno quasi da materasso e quindi non finisco a terra, ma plano dolcemente di schiena verso il basso guardando verso l’alto e così ho la visione da terra di CK che passa a tutta velocità e mi guarda sbalordita, facendo tanto d’occhi! I rovi sono così fitti che non resto nemmeno impigliato e mi rimetto subito in piedi, seguendola a distanza fino alla lanterna successiva. Da quel punto in poi non sbaglio più, o più di quel tanto, anche se la tratta 22-23 in salita mi prosciuga le riserve di energia. Verso la 24, su una discesa terribile, vengo raggiunto da Rusky che partiva a 15 minuti da me, quindi non ho fatto poi una brutta gara. Sono all’arrivo in 1h37m, Rusky si complimenta e Roberta in splendida forma mi fotografa mentre mi esibisco nello sguardo da “ossigeno... ossigeno... un po’ di ossigeno per pietà...” ma il sorriso e la battuta migliore è quella di CK, che mi vede arrivare e dice: “Ma non era il caso di buttarsi nei rovi!!!”. Eeehhhh Christine.... questo ed altro per voi super-elite!
13 Comments:
Ciao
mi ha lasciato di stucco il discorso della bussola. A volte capita che ci sia una declinazione magnetica fra il nord geografico e quello magnetico. Ricordo bene quello che ho studiato nel corso per il brevetto di volo.
Però ... mi parli di parecchi gradi cosa un po ' anomala. Ma è successo a tutti?
A me invece lascia di stucco che uno si butti nei rovi, anche se il fine poteva giustificarlo. Probabilmente ti sentivi un po' in colpa per il fatto che CK sbaglia ogni volta che ti vede!
@Andrea: non so giustificare una differenza così marcata. Sull'errore "a 90 gradi" ci avrò messo anche del mio... ma quando poi senti che la stessa cosa te la dicono anche qualche ticinese forte, Simone Grassi... insomma io non mi sono ritrovato
@eddy: tanti anni fa, in occasione di un campionato italiano sprint, sono stato DURAMENTE cazziato da una persona che si è trovata alle mie spalle su un sentiero sul quale non si poteva sorpassare. Cazziato in gara e cazziato dopo la gara. Da quel giorno, appena posso, mi sposto subito per far passare chiunque vada anche solo di poco più veloce di me! Anche se, nel caso specifico CK non mi stava facendo pressione.
Anche io ho avuto problemi di bussola, ma fortunatamente grazie alle dritte di Simone ( prime 4 lanterne be carefull ) ho optato per appoggiarmi alle forme grossolane del terreno e sono uscito indenne...
Peccato che ho dimenticato il consiglio successivo (alla 9 be carefull ) e abbia pascolato minuti... il punto non tornava, ma non sono esente da colpe...
Dall'individuale ho avuto l'ennesima conferma che è tempo di riposare... troppe battaglie negli ultimi 2 anni e sono stanco mentalmente... Fisicamente sono incuriosito: mi sembra di strisciare, ma sulle tratte fisiche gli intertempi stupiscono...
Grazie per essere stato mio compagno di squadra... almeno nel 2008 una selezione giovanile sarà in San Gallo...
Ti saluto... io mi sono appena trasferito, ma non dimentico le persone... credo che hai capito come sarà il mio futuro
Credo di aver capito... :-)
In bocca al lupo Vince: avrai pane per i tuoi denti e loro avranno del filo da torcere.
Per inciso: credo che Goefis senza Lombardia sarebbe stata diversa. Ma a questo dedicherò qualche pensiero nei prossimi giorni. Per il momento voglio solo ricordare le immagini dei ragazzi di tutti i land che al punto spettacolo aspettavano i frazionisti mescolati gli uni agli altri, con commenti bi- o tri-lingui...
Io ho già chiesto un gesso integrale per quando farò arrabbiare l'orso buono...
Gli altri non penso che mi daranno problemi... se non ci sono riusciti nemmeno ora... e poi i carichi di briscola li ho tutti in mano...
Goefis senza Lombardia? Qualcuno ci ha provato, ma gli altri Lander non erano molto d'accordo
L'orso buono ce l'avevo disegnato sulla schiena a Goefis :-)
o era sul petto?
Ho visto passare i due carichi da mille domenica... bisogna insegnargli ancora qualcosa: tipo "il verde, se non lo eviti metti su prima qualche chilo!" (io infatti ho avuto meno problemi di loro, che è tutto dire)
Hanno già buoni maestri... io vado solo ad imparare... e a mettermi a disposizione se necessario...
Ma ti sei buttato per la Superelite o per i suoi occhioni verdi???
Mi sono buttato per la super-Elite! (anche perchè sennò Ingemar mi mena) ... e perchè sono responsabile dei suoi errori, per il solo fatto di essere lì!
Comunque parecchi anni fa, quando andavo proprio piano, mi sono ritrovato mio malgrado in una situazione identica (con altr* atlet*) e lì oltre a sentirmene dire di tutti i colori in gara me ne sono sentite dire di tutti i colori anche dopo la gara! (l'esperienza insegna: da quel giorno in poi io mi sposto)
Dai Ste... è arrivata l'ora della seconda parte dell'articolo.
Mi hai incuriosito... vai con l'oripolitik!!
D'accordissimo con Andrea
Ok Maestro1 e Maestro2: mi prendo una pausa da "La storia dell'orienteering in Trentino" (che detto da un milanes-noneso...) e butto giù il mio pamphlet!
Post a Comment
<< Home