Oggi sarei tentato di mettere sul mio diario due storie.
La prima storia però è cominciata 21 anni fa. Anzi per la precisione nel dicembre 1986. Poiché ho qualche anno sul groppone, chiudo gli occhi e vedo Gianni Magni e Gianfranco D’Angelo nella gag che chiudeva “La sberla”, una sorta di Ale e Franz del secolo scorso:
“Ehi Frank! Ma come è iniziata questa storia?”
“Tutto comincio 21 anni fa…”
“Piano Frank. Piano. Qualcosa di più recente!”
“Va bene John. 10 minuti fa…”
E partiva la sigla. E noi giù per terra a ridere.
La storia di 21 anni fa magari la racconto un’altra volta, anche se si è virtualmente conclusa ieri sera alle ore 22.00 quando un arbitro di scacchi bolognese mi ha comunicato che dopo 21 anni di tentativi sono diventato… sono diventato… ve lo dico un’altra volta!
“Qualcosa di più recente” potrebbe essere la Milano nei parchi al Monte Stella in una giornata di sabato lavorativo, un sabato che avrebbe dovuto essere un sabato+domenica ma che grazie al mio team schierato in forze massicce è stato solo un sabato. Per questo ho avuto la possibilità, domenica scorsa, di andare a Cima di Medaglia per la prova del TMO ticinese.
Devo dire che sono partito per il Ticino senza grandi aspettative. Quel nome “Cima di medaglia” prometteva salite, salite e ancora salite. La zona, molto troppo vicina a posti come Taverne (che non mi piacciono proprio) lasciava presagire di affrontare coste micidiali, avvallamenti a strapiombo e i soliti canyon… pensavo ad un paio d’ore di sana fatica, a vedere passare Rusky (12 minuti dietro) ed il “Volga express” Oleg (20 minuti dietro) e a pensare al traguardo come una chimera difficilmente raggiungibile. I postumi del mal di gola accumulato a Rosta ad accompagnare il tutto.
Ritrovo alla caserma del Monte Ceneri già teatro della staffetta Arge Alp 2003, affronto con Marco ed Oleg i 25 minuti di pulmino che ci portano in quota, quasi in cima alla cartina: 25 minuti di strade, stradine e mulattiere sulle quali Checo Guglielmetti sciorina tutta la sua perizia di guidatore di furgoncino, ma purtroppo nulla può fermare il mio tipico mal di auto… cosicché allo sbarco, in uno spazio aperto dal quale si scorge un bellissimo panorama sulla vallata sottostante, sono bianco che più bianco non si può (non è colpa di Checo!). Ancora 15\20 minuti di salita per arrivare in partenza, parlando con Bea Arn del pescione d’aprile (Stegal presidente Fiso?) che ha colpito duro anche in Ticino, e sono alla partenza con qualche minuto di anticipo sul mio orario. L’amico e compagno di squadra Paolo Consoli è aal cancello del meno 2 a fare da “uomo scocciante”, nel senso che l’ottima organizzazione SCOM Mendrisio riesce anche a schierare un elemento che abbia come funzione quella di provvedere ai fabbisogni di scotch per le descrizioni punto. Altricancelli e poi meno 3… meno 2… meno 1… e via con la cartina.
La gara prevede un primo loop della cima. Un paesaggio bellissimo, in salita ma bellissimo, in un vero alpeggio con l’aria tersa e pulitissima che gela e tonifica i polmoni. Per qualche istante, mi sembra di essere nelle Highlands scozzesi, per la precisione ad Ailt Cailleach! Ma la voce di una compagna di squadra (no Unione Lombarda, no GOK, in Ticino io corro per l’AGET!) pensa a riportarmi alla realtà “Stefano! Stefano! Mi dici dove siamo?”. Beh! Come sindrome da primo punto non c’è male… siamo praticamente a 50 metri dalla svedese… Ma questo sarà uno dei leit motiv della mia gara!
Il primo loop, appunto. Sono lento e statico ma casco sul primo punto come se niente fosse (naso con pietrone, impossibile da mancare). Poi sul secondo, dove punzono non visto da almeno 6 concorrenti tra cui alcune tute importanti dell’O92, e mi allontano alla chetichella verso il punto 3 in risalita lungo la linea di massima pendenza. Punto 4 e 5 senza alcun problema e per il 6 si lascia l’alpeggio per entrare nel bosco. Nessun problema!
E’ il momento della lunga fase di trasferimento verso l’altra metà della carta di gara. La prima cosa che vedo è un sentierino che potrei raggiungere quasi in curva di livello e che mi porta a un 100\200 metri circa dal punto 7… solo che il punto 7 è proprio a ridosso di un altro sentiero, diverso dal primo! Allora faccio al contrario: poso gli occhi sul punto 7 e seguo a ritroso il sentierino sperando che porti da qualche parte a me vicina… ecco che supero degli avvallamenti, ecco che costeggio i recinti… ecco che sono nel bosco… ecco: passa proprio a 50 metri da me, 20 metri più sotto! Perfetto: saranno 2 km e mezzo di sottilissima traccia per lo più in costa da seguire, ma avrò la certezza di sbarcare proprio in zona punto. Cominciamo ad incamminarci, intanto, che sennò viene notte! Cammina cammina ed arrivo in zona punto; vedo calare dall’alto Rusky ma non me ne curo, lui fa la gara per ben altre posizioni!
Punto 7 senza problemi ed è il momento di andare alla 8, che sarebbe il centro di una farfalla di 9 punti già in zona arrivo. Ed ecco che cala il sonno della ragione. Per qualche motivo ignoto, la lunga tratta verso la 7 (per me 18 minuti) mi ha addormentato e non sono in grado di riportarmi subito in carta: la mia tattica per un paio di minuti è “vado laggiù e qualche cosa capirò”. Cosicché finisco per gironzolare a vuoto in uno spazio ristretto ma ricco di lanterne, finché trovo la mia. Poco male… ma per la 9 faccio ancora peggio: “vado laggiù e vedrò di trovare la canaletta…”. Trovo sassi (con lanterna) collinette (con lanterna) avvallamenti (con lanterna) tutti con un codice vicino al mio, vicinissimo al mio, fuochino fuocherello … ecco la lanterna, il termine canaletta è proprio in mezzo alla rumenta! Calma Stefano. Adesso basta errori. Arrivano da lontano Rusky (ancora qui?) e Oleg. Vado verso la 10 e sono con loro. Vado alla 11 e sono con Rusky. Alla 12 ancora con Rusky. Qui esce la vera indole da “compagni di squadra” (UL): si collabora, no? Perfetto: io mi butto a sinistra e lui a destra dalla parte opposta! Ho capito: vediamo chi ci mette di meno alla 13... Lui! Solo di un paio di secondi ma sufficienti ad allontanarsi prima di me. Tra la 14 e la 15 lo vedo allontanarsi sulla salita terribile che riporta al centro della stella (d’altronde sono ali di farfalla, ma su un terreno scosceso, quindi se prima scendi… poi dovrai risalire). Alla 16 sono da solo. Il prossimo punto mi porta lontano, oltre il verde e verso l’arrivo. Non voglio sbagliare e seguo passo passo la fila di rocce e roccette finché… bingo! Ecco il punto, inequivocabile (facendo meglio di Oleg!). A questo punto è proprio finita. La 18 è un sasso vicino ad un sentiero, vado con calma sapendo sempre con una certezza che NON mi è propria dove sono e dove sto andando. La 19 è dietro una fila di rocce e prelude all’ultimo punto, in cima ad una salita micidiale: intendo arrivarci stando sotto la linea rossa, come i campioni, e come i campioni sbarco dritto sul punto! Senza volerlo. Infatti arrivo a 10 metri dal cocuzzolo e mi viene incontro una tuta SCOM: “Sai dove siamo?” “Certo, se quella è la 114 siamo al punto 20…”. Insomma, finisco la gara esattamente come l’avevo cominciata :-)
Cima di Medaglia. Non importa la classifica (penultimo dei classificati, ma la gara di ieri ha avuto tante PE, più del normale). Non importa il tempo di gara (1h27m). Non importa il distacco da Oleg (33 minuti, quasi il doppio dei 17 di Rosta). Non importa il distacco da Rusky (25 minuti, non importa la sua PE). Non importa che qualcuno chieda incredulo “Ma come fai ad esserti divertito, se sei arrivato penultimo?”
Non importa nulla. Ho fatto la gara che volevo, in un tempo che non avrei immaginato. Ho visto un posto bellissimo nel quale spero che il TMO tornerà quanto prima. Ho visto un panorama mozzafiato, da sedersi su una pietra a pensare a quanto siamo polvere rispetto aa certi spettacoli della natura. Non ho visto un rovo… non ho visto un verde 2… ma ho visto dei pezzi di bosco che mi ricordano da vicino Pian del Gacc! E ho visto una cartina ticinese che per bellezza è seconda (forse) solo a Tesserete.
Ah! Ticino! Sei faticoso, sei scosceso, sei terribile, sei selettivo e insidioso e punitivo. Ma sei persino in grado di farmi sentire, se non un grande orientista, almeno una persona veramente felice di essere arrivato fin qua. Quando lo rifacciamo? Quando lo rifaccciamo?
A proposito. 21 anni fa ho partecipato per la prima volta al campionato italiano di scacchi, in una disciplina (diciamo in una sotto-branchia.. si dice così?) non molto nota ma di tutto rispetto. Ieri sera alle 22.00 il giudice arbitro mi ha comunicato la classifica finale 2007. E nel parcheggio sotto casa è partita una “fajolada” che ha fatto venire alle finestre i carabinieri della caserma! Ci ho messo 21 anni… !
E sto pensando che in fondo pratico l’orienteering solo da 15 anni!
9 Comments:
Evvai! Uno dei tre tappi al "SteGal for President" è andato!
Si, ma questo era quasi quasi quasi quasi appena possibile, visto che stavo ancora in testa alla classifica ad una tappa dalla fine. E' che non ne parlavo (o ne ho scritto in quesi termini) per pura scaramanzia!
E poi è un titolo ex-aequo... (ecco, questo proprio non lo avrei pensato... pensavo che quello svizzero, quel Keym, avrebbe fregato o me o il toscano! Invece ce l'abbiamo fatta tutti e due)
Quindi, insomma, NON VALE !!!
Il pallone è mio e quindi NON VALE!!!
Adesso studio un altro "tappo" che sia un po' più sicuro :-)
(e pensare ad inizio anno avrei potuto dire "quando darò un bacio a Minna Kauppi"... poi guarda te come è andata a finire!)
Allora sarebbero già stati due i tappi saltati.... A proposito: così non va bene! un aspirante presidente non può esaltare la Cima di Medeglia... o punti alla presidenza dell'ASTI?
Enno! Caro il mio Campione, non è possibile cambiare i tappi, così come Le pare!
Il primo è andato e basta!
Speri di essere stato più attento con gli altri due, perchè il Comitato Verifica Tappi Che Ostacolano Stegal For President, terrà gli occhi spalancati...
@Rusky: due tappi saltati????
Pierlabi: lascia perdere quel che dice Rusky... è ancora ingrifato per aver confuso la roccetta 89 con il dente del gigante 90 :-) (scusa Rusky)
Rusky: lascia perdere quel che dice Pierlabi... è ancora ingrifato per aver confuso la bottiglia di ginepro al mescal (cit.) con quella dell'acqua minerale!
PierLabi e Rusky (e tutti gli altri): quando lascerete perdere quel che dice il futuro pres... ehmmm... il futuro presente??? :-)
No no no! Presidente non sarò! (bello... lo brevetto!)
Infatti, col tuo avvento cambierà il nome: ORIPRESIDENTE!
A proposito: perchè non hai aggiunto anche: "fa niente se ho perso da Brambi per 50"...."
Propongo una raccolta fondi per Stegal For President,ma soprattutto per il Comitato Verifica Tappi Che Ostacolano Stegal For President!
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