Stegal67 Blog

Sunday, September 28, 2008

“No, non gioco a pallone… io pratico l’orienteering… sai: corsa d’orientamento”… segue tutta la manfrina su 1) maaaaa… è la caccia al tesoro? 2) maaaaa… vi portano bendati nel bosco e dovete tornare a casa? 3) maaaaa… io non posso seguire un altro? …
Dopo questa serie di domande, se l’interlocutore è un po’ interessato (almeno) a capire, segue una domanda che perlomeno mostra un barlume di intelligenza: maaaaa… vince chi corre più forte o chi è più bravo ad orientarsi?
15 anni sono passati dalla mia prima gara. Ed io ho sempre pensato che la risposta giusta fosse: “vince il più completo: se corri ma non ti orienti, alla fine ti spompi. Se ti orienti ma non hai base atletica, alla fine cala anche la componente tecnica”.
E invece, dopo 15 anni, ieri una nuova idea mi è venuta in mente tra Bellinzona e Lugano, mentre scendevo da Campra e dalla prima tappa della due giorni alpina di gare nazionali svizzere: esiste un altro fattore da considerare, che si sposa sia con la componente atletica che con quella tecnica ma in fondo non è né l’una né l’altra: l’equilibrio.

Equilibrio.
Se ne avessi avuto, se ne avessi avuto di più, penso che tante volte me la sarei cavata meglio di come è andata sabato a Campra. Penso che almeno tutte le volte che sono andato a correre in Ticino me la sarei cavata meglio (salvo forse a Tesserete, una carta speciale nella quale in fondo non è necessario essere dei ballerini). Non è una delle mie doti migliori, e senz’altro le carte del Ticino acuiscono le mie difficoltà in queste situazioni, sparando avanti invece i pesi piuma o quanto riescono con delle movenze da autentico dancer a rimanere in linea (o anche solo in piedi).

Prendiamo Campra per esempio. Partenza in piano a superare una palude e subito nell’alpeggio comincio a perdere equilibrio ora a destra ora a sinistra sulle zolle incostanti. Il primo punto sarebbe poco avanti a me, in costa se non addirittura una curva sotto, ma in una zona veramente ripida e costellata da rocce, erba alta e rami tagliati invisibili. Cosicché per non perdere quota… finisco per guadagnarne e mi ritrovo almeno due o tre curve alto in un’area abbastanza ignota. 4 minuti per riprendere confidenza con la carta ed il primo punto è in saccoccia. Peccato che intanto i tori svizzeri mi stiano passando sulle orecchie uno dopo l’altro :-)
Ancora difficoltà fino al quinto punto, a risalire alpeggi vari, valloni pieni di rocce e roccette (in uno di questi trovo almeno due lanterne se non tre nel cerchietto, a 20 metri l’una dall’altra con descrizione apparentemente simile “roccia”), e poi dopo una risalita per la linea di massima pendenza il sesto punto, ancora difficile da digerire: rocce, rocce, rocce, erba alta, un sacco di cadute e di energie perse a cercare di restare in piedi (il mio baricentro è molto più alto della media dei concorrenti in gara, se non si contano Gueorgiou, Pagliari e Ongaro). Il che ha un secondo effetto parallelo: se sono insicuro sul terreno guardo assai meno la carta, con il risultato che anche gli errori piccoli o medi o grossi si susseguono uno dopo l’altro. Alla 6, appunto, perdo contatto con la carta quel poco che basta per non vedere una piccola pozza che mi farebbe da punto di attacco. Segue peregrinazione di qualche minuto in zona punto…

Dopo la settima lanterna, dopo l’attraversamento della cantonale che porta al Lucomagno, si cambia zona “ma di brutto brutto brutto!”. Ripida risalita a portarsi sul panettone che si trova sulla sponda ovest del fiume che attraversa la carta e si cambia strategia: non più una zona ripidissima ma una zona abbastanza piatta, con rapide salite e discese (non ripide, rapide) ed il rapporto divertimento\impegno che torna ad impennarsi. Il tempo di veder passare super-Madda e qualche atleta Elite femminile: un paio le ho anche portate su una lanterna infrattata in una buca microscopica che avevo intravisto (qualche volta l’altezza paga…) ed è un vero peccato che dopo 7 lanterne infognate tra le rocce in 45 minuti ne seguano 10 veramente belle da correre (piano…) e con lo sguardo sulla carta in 30 minuti.
Veramente bella comunque la seconda parte, che ha fatto la gioia di Bibi la quale mi ha accompagnato fin su al Lucomagno per non farmi andare da solo e per prendere parte ad una Open Lungo ma che almeno ha corso tutto il tempo nella zona bella (e tutta la prima parte addirittura in una zona praticamente senza curve di livello che dalla carta potrebbe assomigliare alla parte piatta del Velon).
I nomi dei migliori? Sempre quelli, e stavolta scommetto che oltre ad allenarsi meglio di me e ad essere dotati di maggiore talento, hanno anche il tempo di concedersi qualche lezione di ballo: perché solo un ballerino di tip-tap poteva uscire indenne dalla prima parte del percorso!
Io? Orso ballerino da circo, grazie. Ed è un miracolo se sono arrivato alla fine del primo loop sano e salvo. Poi il resto l’ho fatto da solo: probabilmente sarò arrivato ultimo (o tra gli ultimi), ma ho imparato alcune cose.
La prima, che devo imparare a muovermi più agilmente. La seconda, che anche in condizioni di precario equilibrio devo tenere gli occhi più a lungo sulla mappa (magari da fermo, magari con una mano appoggiata alla roccia per tenermi…). La terza, che nel nostro sport mai dare per scontato che ci siano solo due fattori importanti (corsa e tecnica): io ci ho messo 15 anni per scoprirne un terzo, e temo di non aver ancora imparato abbastanza.
Spero solo di non metterci altri 15 anni per arrivare a scoprire un eventuale “quarto elemento”.

3 Comments:

At 8:46 AM, Anonymous Anonymous said...

Mi sa che la prima parte di gara l'hai corsa a Gribbio.... a perte gli scherzi, io ho ancora le botte di domenica scorsa e sinceramente, alla nostra età, diventa dura imparare a correre su quel terreno; i rischi sono troppi! Vorra dire che sceglieremo con cura le gare da correre... in Slovenia non si correva (1-2 tappa) ma perchè la carta era talmente bollata di nero che correre sarebbe stata una pazzia!

 
At 8:26 PM, Blogger Andrea Segatta said...

Bella cinsiderazione tecnica.
Mi è proprio piaciuta.
Ciao!!

 
At 8:26 PM, Blogger Andrea Segatta said...

consideazione....

 

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