Il TOP ed il POT del 2013
Per un anno che si va a chiudere c’è un anno appena trascorso, e
si tratta dello stesso anno, che dal punto di vista orientistico non avrebbe
nemmeno dovuto cominciare. Sono rientrato alle gare perché non potevo dire di
no agli amici del Cus Parma e del GOS Subiaco che mi avevano chiesto di fare da
speaker alle gare di Campionato Italiano (middle e sprint), ed alla fine mi
sono trovato a gareggiare felicemente una stagione da 35 gare, 31 delle quali
comprese tra il 1° giugno ed il 30 novembre! Posso persino vantare una
vittoria, nella staffetta Open corsa con Rusky al Parco di Monza in occasione
del Campionato Lombardo, ma i meriti della vittoria (come già alcuni anni fa,
in M35, al Parco della Pellerina di Torino) vanno tutti ascritti a Rusky!
Tuttavia 35 gare sono un numero sufficiente per tracciare la
classifica dei 5 POT e dei 5 TOP dell’anno, con l’avvertenza consueta ai vari
organizzatori che i punti TOP della mia personale classifica non si guadagnano
offrendo cioccolata e cannoli al ritrovo o mettendo a dormire nella camera a
fianco alla mia una certa Johanna Hulkkonen, ed i punti POT non hanno nulla a che vedere
con eventuali defiances organizzative ma solo ed esclusivamente con l’ardore,
la passione e le incommentabili caxxate orientistiche che hanno accompagnato
questa a dir poco tormentata stagione.
(meno 3...)
Una ultima avvertenza per Larry, quella di Larrycette (ma ormai la
conosciamo tutti nell’ambiente orientistico): nonostante tutta la tua buona volontà, la strambata orientistica del 2013, forse del lustro se non del
decennio, resta quella che ho fatto io a Brescia… Ed infatti è proprio da qui
che voglio partire.
POT 2013 – 5° posto – Brescia, Finale Trofeo Centri Storici Nazionali
Se un giorno qualcuno mi avesse anticipato che mi sarei ritrovato, consciamente, volontariamente, consapevolmente ad attraversare di corsa il tunnel di scorrimento veloce che passa (senza marciapiedi) sotto al castello di Brescia, considerandola la scelta orientisticamente migliore che potevo fare… ebbene, forse quel giorno c’è stato ma con ogni probabilità stavo ancora giocando a pallacanestro. Mappe, bussole, scelte… chissà cosa mai significavano? Eppure quel tunnel sotto il castello di Brescia, in una mattina da totale sonno della ragione, sembrava una scelta così naturale… “dunque di continuare imperterrito fin dall’altra parte del tunnel, anche se questa è la scelta più sbagliata, più sbagliatissima, più incomprensibile della storia dell’umanità orientistica planetaria”.
POT 2013 – 4° posto – Morbio (Canton Ticino), Trofeo Miglior Orientista Ticinese
“ho immagazzinato nel cervello una quantità di informazioni che possono essere così sintetizzate: sprint + in paese + terreno piatto”. No, la gara di Morbio non è per niente una sprint (anche se i vincitori la correranno a velocità da sprint) e l’unica cosa piatta è il mio encefalogramma quando faccio delle scelte di categoria come la HAL ticinese! Se aggiunga il caldo micidiale, una scelta di percorso (quella per andare alla prima lanterna) che il buon Gianni Guglielmetti ancora se la ride e la racconta ai suoi ragazzi ed alle sue ragazze della SeleTicino… “un bel coccolone da caldo e la pressione che, ancora dopo un’ora abbondante dal termine della gara, faticava a raggiungere come valore massimo un numero a tre cifre”: non poteva che essere questa la conclusione della mia giornata amMorb(i)ata dall’orienteering!
(meno 2...)
POT 2013 – 3° posto – Subiaco, Campionati Italiani Sprint
Credo che le giustificazioni ci siano tutte: ho cambiato lavoro da 12 ore circa in quella che, tutto sommato, resterà una delle giornate più importanti della mia vita recente. Ho viaggiato dall’alba per arrivare sui monti che hanno dato i natali a Gina Lollobrigida e Francesco Graziani, piove da far paura ed il dedalo nel quale gareggio è percorso, ad orario speaker, da torrenti di acqua impetuosa (ed impietosa). Da qui a mettere insieme il mio po’ po’ di scempi orientistici del sabato laziale di inizio giugno, ce ne passa (di acqua sotto e sopra i ponti). Quando dico che sono arrivato al traguardo seguendo le note dei Dire Straits mandate dal DJ, non esagero per niente!
POT 2013 – 2° posto – Vrsan Vrh (Slovenia), terza tappa della OOCup
Uscire di carta è una cosa che non mi capita tanto spesso, anzi in un paio di occasioni in carriera l’ho fatto volutamente per cercare di azzeccare una scelta “vincente” (d’altra parte, Minna Kauppi docet). Però non credo che mi sia mai capitato di uscire di carta, involontariamente, in un posto nel quale ci sono dei sentieri belli grossi a delimitare i confini del mappato da quelli dell’ignoto. A Vrsan Vrh l’ho fatto una volta dalla 8 alla 9, e per non saper né leggere né scrivere l’ho rifatto un’ora dopo, dalla 15 alla 16! Una roba da vergognarsi, anche perché per risalire all’interno della carta di gara ho dovuto incrociare i passi e gli sguardi perplessi di parecchi concorrenti che stavano andando in partenza (vero Bea?)
POT 2013 – 1° posto – O-Marathon degli Altipiani, Passo Coe
La gara che aspetto ogni anno per poter dire che è stato un anno meraviglioso. La gara che quest’anno mi ha lasciato con il morale a terra come poche volte prima d’ora in 20 anni di oresta carriera… sconfitto dal tracciato, dal freddo terribile, dall’ultimo giro di Passo Coe che mi prometteva altre 3 ore di fatica o più probabilmente di essere ritrovato congelato come la mummia di Similaun. Solo che, a fronte del mio crollo, altri hanno avuto la forza di arrivare fino in fondo!
Per fortuna, oltre ai POT, ci sono anche 5 TOP! Le mie 5 gare TOP dell’anno!
TOP 2013 – 5° posto – Piz Sorega, Finale di Coppa Italia
Sarà stata la settimana di acclimatamento, o per meglio dire di adattamento all’altura, trascorsa a Corvara in avvicinamento alla gara. Sarà stato il timore reverenziale nell’affrontare il terribile altopiano a 2000 metri di quota, o più probabilmente il fatto che dopo le prime 6 lanterne la gara ha continuato quasi costantemente in discesa fino a San Cassiano. Sarà stato che, per una volta, gli dei dell’orienteering impietositi mi hanno consentito di lasciare la Val Badia con il ricordo di una gara decente, dopo che nel 2012 anche l’”orientista con l’ombrello” (neo tenutario di una società orientistica) mi aveva appioppato 30 minuti di distacco; ma stavolta posso dire di aver passato l’esame di ladino!
TOP 2013 – 4° e 3° posto – Lago di Lavarone, prima e seconda tappa della 2 giorni internazionale
Una bellissima gara middle Elite nella mattinata di sabato, con un tempo solo di poco superiore al doppio del vincitore Matthias Kyburz, ed una ancora bellissima gara long in M40, con un tempo solo di 4 secondi superiore a quello del giorno prima nella middle. Il tutto in un bosco che per me è stato e resta sempre da favola, fino ad arrivare là dove solo la prima edizione della 5 giorni dei Forti era giunta prima. A questo aggiungiamo il contorno dei vari Hubmann (“Stefano! Il grande speaker italiano!!!”), Gueorgiou, Dodin, Palmer, Bobach & sosia, Tikhonova e Novikov…
TOP 2013 – 2° posto – Monte Livata, coppa Italia
A volte capita persino a me di tenere un contatto innaturale (dovrebbe essere naturale… e invece!) con la carta dal primo all’ultimo metro del percorso. Pare incredibile, ma è esattamente quello che mi è successo a Monte Livata. Ancora più incredibile il fatto che solo a gara ampiamente terminata, parlando con Denis Dalla Santa, mi sono accorto di aver gareggiato con la carta al 15.000 della MA e non con quella al 10.000 dei quarantenni. Pare evidente che, forse, quel famoso “contatto con la carta” non comprendeva la valutazione corretta delle distanze! Eppure le lanterne, quel giorno dopo la debàcle di Subiaco, mi sono venute letteralmente incontro al punto tale che sul costone a metà gara ho cominciato a mettere di traverso sui pali le mantelline (che erano per terra ai piedi del palo, ma arrivavo lo stesso dritto sui punti!) solo per pensare alla faccia che avrebbero fatto i posatori…
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TOP 2013 – 1° posto – Stonah (Slovenia), quarta tappa della OOCup
E’ “la carta”, quella che anni addietro aveva mandato in crisi tanti Elite. E’ “il percorso”, quello con 6,5 km + 520 metri di dislivello. E’ “il tracciato”, perché Stonah non perdona(h) con le sue zone dettagliatissime e le pendenze improvvise e le ampie zone rocciose sulle quali è impossibile procedere diritti. Ci sarebbe anche un tempo massimo di due ore e mezza, totalmente irrealizzabile viste le nefandezze del giorno prima a Vrsan Vrh. Quando arrivo al penultimo punto in due ore, 28 minuti e 37 secondi ho ancora la forza per gettarmi a peso morto oltre l’ultimo ostacolo di verde fitto, di correre verso l’ultima lanterna e di sprintare fin sul traguardo. 2 ore, 29 minuti, 55 secondi. Non sarà una gara che gli annali orientistici ricorderanno a lettere miniate in oro, ma per me è questa la gara Top del 2013.
Sbirciando ad un 2014 “mondiale” che si preannuncia fantastico!
BUON ANNO A TUTTI!
3 Comments:
Stonah? questo nome mi ricorda qualche cosa...
Ma se non ci hai nemmeno gareggiato?!? Cosa ne saprai mai...
Cuòr... ara che no te me baterà mai!
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