INTERLUDIO SULLE CURVE DI LIVELLO
Con l’influenza sull’uscio di casa, uscio che oggi mi sono ben guardato dal varcare in direzione ufficio, è diventata assai improbabile una mia presenza a Brinzio per la prima gara (10 febbraio) che si disputa con una cartina con le sole curve di livello. Almeno così dice il volantino gara.
Qualche tempo fa mi parlò di una opportunità del genere Ivano Benini, che mi aveva appena passato la responsabilità del Lanternino e che avrebbe voluto scrivervi un pezzo sulla possibilità di assegnare un campionato regionale per una disciplina “sulle curve di livello”.
All’epoca fui abbastanza sospettoso, e forse lo sono anche adesso. L’abilità di muoversi in curva di livello o di fare orientamento basandosi su queste ultime, infatti, è una cosa: una gara vera e propria con le sole curve di livello è un’altra. L’abilità è un pregio che probabilmente i più forti allenano su carte prive di altri riferimenti, con percorsi ad hoc per alimentare questa dote o per veder prevalere chi di questa dote fa un punto forte. Ma una gara?… mi sembra una situazione limitativa. Come giocare a pallacanestro sapendo di poter palleggiare solo con la mano sinistra (o destra se si è mancini): se lo si sa fare,bene. Se non lo si sa fare, male, ma ci si può allenare. Ma disputare una partita con una regola del genere? Sarebbe una limitazione verso chi sa fare bene i cambi di direzione in palleggio! Non è detto che vincerebbe l’orientista più forte, e visto che stiamo parlando di orienteering… le curve di livello mi sembrano una, una delle tante, tessere del mosaico che si chiama “mappa” e che teniamo in mano.
Una delle cose che avevo paventato, parlando con Ivano, erano situazioni del tipo: atleti che si studiano la carta prima della partenza per memorizzare la posizione di altri punti di riferimento, atleti favoriti dalla frequentazione della carta stessa per allenamenti o vicinanza geografica, o alla peggio gente che si infila in tasca la carta completa… Non vorrei assistere ad una serie di perquisizioni alla partenza J
Vedo che comunque l’idea ha preso corpo e la gara, pur promozionale, è entrata in calendario, e quindi onore a chi ha portato avanti da lungo tempo l’iniziativa e si è reso disponibile per organizzare una prova sui generis. Le iscrizioni le ho mandate ad un indirizzo del Tumiza, ma il "ricevuto" mi è arrivato proprio da Ivano... il che conferma a me medesimo che c'è dietro ancora lui a questa iniziativa, e quindi "Bravo Ivano!"
Di allenamenti simili ne ricordo più di qualcuno.
Fu la prima volta sull’altopiano di Lavarone, carta di Monte Tablat (facilissima, vero?) ed era uno degli allenamenti del famoso gemellaggio Trentino-Salisburgo svoltosi con la neve alta più di mezzo metro nei boschi. Uscimmo per quell’allenamento a coppie, io con Roberta B., e penso che trovammo si e no metà delle lanterne del nostro percorso pur essendoci portati dietro anche la carta vera e propria (che però in quelle condizioni non serviva a molto!). Lo Sbrambi, già in predicato di crescere esponenzialmente dal punto di vista tecnico, si avventurò sul percorso long da solo e senza carta completa e tornò col buio, comunque soddisfatto…
Ricordo altri allenamenti di questo tipo nei vari gemellaggi, ed un allenamento organizzato (credo) dal Nirvana Verde sulla carta (credo altrettanto) di Valmadrera o giù di lì… quella volta devo aver tirato un po’ di accidenti!
Le curve di livello però vanno benissimo per un allenamento, anche se rimango un po’ scettico di fronte alla possibilità di una gara o di un campionato specifico. Ma forse è perché sono schizzinoso: infatti mi sovviene che in altre nazioni non vanno tanto per il sottile nell’organizzare gare vere e propria, con i loro bravi campioni nazionali, in condizioni diverse dalla normale situazione orientistica.
Ricordo in uno dei sempre noti gemellaggi un tale austriaco Elite che ci venne presentato come “campione nazionale in notturna”, che sembra una cosa che fa un po’ ridere… ma se poi alla notturna di Baselga di Piné due anni fa scopri che vincono due austriaci che si sono fatti largo nelle tenebre con la luce del telefono cellulare…!!!
E ricordo soprattutto gli ungheresi, scatenati con il loro mobile-O che coinvolge fior di Elite che si danno battaglia con soluzioni tecnologiche innovative per non essere impacciati nei movimenti (ho visto gente tutta scotchata in faccia per tenere il cellulare senza vincolare una mano), o con le loro gare … addirittura il mondiale … mikrosprint, divertentissimo come dopo gara alla Hungaria Kupa, divertentissimo finché non ti accorgi che l’enorme serie di edifici di cui è costellata la carta di gara non sono altro che le piccole panchine del giardino che hai di fronte e a quel punto come Gulliver, che diventa gigante o lillipuziano a seconda del paese che visita, si fa un rapido “scaling” e si scopre di potersi divertire e lottare anche su un percorso di 400 metri su una carta lunga 100 e larga 50 metri.
Mobile-O e mikrosprint sono due discipline che prima o poi vorrei portare anche in Lombardia, così come qualche anno fa i più assidui trovarono nel post gara alcuni percorsi “simil trail-O”, ben diversi dal vero e proprio trail-O ma, credo, assai più complicati (poi i miei compagni di squadra, o coloro che avevano provato i percorsi, andavano in giro per l’Italia a vincere le gare open di trail-O e mi messaggiavano sms con “i tuoi percorsi sono molto più difficili”).
Ecco quest’anno di grazia 2008 si comincia con il mobile-O: Milano nei parchi – 5 aprile al Monte Stella. Spero che sarà divertente: e per chi conosce il Monte Stella… cominciate a trovare un codice per indicare “alto”, “alto + alto” e “ancora più alto”, perché Mobile-O o non Mobile-O la scalata in cima alla vetta non ve la toglie nessuno nemmeno questa volta!!!
3 Comments:
Ecco: la solita cariatide chiusa alle novita!
Perchè non posso credere che tu non sappia cosa siano le curve di livello .....
Curve di livello?
Io lo so! Scarlett Johannson e Jessica Alba, tanto per fare due esempi
Non sono cosa sono le curve di livello.
Invece sulla mappa ci sono un sacco di rigacce marroni che mi disturbano, e non capisco perchè nessuno abbia ancora pensato di toglierle con una bella gomma Pelikan bicolore (segno di matita-segno di penna)!
"La salita è solo uno stato dell'animo" (Stefano Maddalena, o invece era Paperinik?)
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