Stegal67 Blog

Sunday, March 14, 2010

Tra i mille sintomi che possono far pensare fin dal risveglio che la giornata si prospetta bene o male, uno è inequivocabilmente legato al primo pensiero che scatta al suono della sveglia. Durante la settimana, l’ennesima settimana lavorativa di fuoco, mi è capitato di alzarmi e di non sapere bene dove ero e che giorno era (si! in passato mi è successo di prendere la borsa e andare in ufficio e accorgermi solo nel box che era sabato o domenica...).
Stamattina invece il primo pensiero è stato “ma perchè diavolo ho puntato la sveglia?”. Ci sono voluti quel paio di secondi per realizzare: domenica... orienteering... Casorate Sempione... Trofeo Lombardia... Una successione di pensieri che si è conclusa con il più classico “Ecco perchè stanotte mi sono sognato Stefano Maddalena!”. Così anche i pensieri notturni hanno avuto una collocazione “razionale”.

Tra i mille momenti che fanno pensare (a me compreso) che non tutti i venerdì siano a posto, c’è sempre quello nel quale con una settimana di anticipo bisogna scegliere in che categoria iscriversi alla gara della settimana successiva. Poiché la senilità porta con se i primi sintomi della sindrome di Peter Pan, avevo deciso che la gara di esordio di Trofeo Lombardia mi avrebbe visto ritornare in MA; non è stata una scelta difficile: Casorate Sempione era descritta come una carta piatta, con dislivello irrisorio (non è che attorno a Malpensa potevano piazzarci le montagne... anche se viste le bizze dei nostri politici...!!!), quindi avevo intravisto la possibilità di provare il percorso più lungo e nel frattempo anche di dare una occhiata a parecchi ragazzi venuti su dalle giovanili che in gara mi sarebbero inevitabilmente passati sulle orecchie... Dopo aver convinto anche Attilio a provare questa cosa, dopo aver chiesto per entrambi “partenza presto” in modo da avere tutto il tempo necessario per fare la nostra gara senza bloccare l’organizzazione del FitMonza per tutto il pomeriggio, il più era fatto. Mancava solo la gara.

10.30 del mattino. Un mattino fresco ma nemmeno tanto, pensando che martedì scorso eravamo sotto la neve. Apro il fuoco della categoria MA. A 2 minuti parte Fabio Cattaneo (Elite, quindi mi renderà presto), poi Attilio a 4 minuti che avrà la possibilità di mettermi nel mirino se solo prendo una cantonata ad inizio gara, poi via via tutti gli altri. Un minuto prima della partenza do una rapida occhiata alla carta di gara; il mio primo punto ha come descrizione “oggetto particolare”, ed ho la fortuna di identificarlo subito e di fare la mia scelta: sentiero, al bivio a sinistra, al sentierino a destra e appena di comincia a salite... dentro a destra! Bip Bip Biiiiipppp... via che si parte. Appena prendo la carta in mano comincia la solita pantomima del “cerca il triangolo di partenza”. Ci metto una eternità, con gli occhi che vagano su tutto il foglio di carta ed il punto più vicino che riesco a trovare è la lanterna 4! Penso ad Anna Sedran che è partita con me e corre qualche metro avanti: secondo me avrà già scannerizzato la mappa e visualizzato la zona col laserscan!!! Ma se il Signore vuole, alla fine anche io trovo il triangolo di partenza: la mia velocità (anzi, la mia lentezza) è tale che ho tutto il tempo del mondo per capire che il primo punto è proprio quello che ho identificato. Lascio da parte il pensiero nefasto che ogni volta che ho trovato “a secco” il primo punto ho poi fatto delle gran cannate... e sono nel bosco. Bivio a sinistra, sentiero a destra, appena si sale mi butto a destra e trovo il primo punto. Guardo dietro di me per vedere se già arriva Cattaneo di gran carriera ... ma che diamine!... saranno passati nemmeno due minuti, forse sta partendo solo adesso!

Secondo punto facile a navigare tra i collinozzi e terzo punto ugualmente facile nell’unico minuscolo avvallamento al di là di una collina. Attilio avrà già preso il via e starà affrontando anche lui i primi punti. Fabio non arriva fino al quinto punto, dopo che al quarto ho fatto un azimut tutto storto: in pratica vengo richiamato sul punto da una imprecazione “come si fa a perdere 20 minuti su questo punto?!?!?!?”. Ragazzo... quando impiegherai 47 minuti per fare un unico punto in una gara che PierPaolo Corona vince in 46 minuti (prima tappa Due giorni della Mendola di qualche anno fa), e quando starai 22 minuti su un punto in una gara di trail-O... allora ne riparleremo! AL quinto punto arriva Fabio, che mi stacca un po’ nella tratta verso il sesto punto. Insieme a lui arriva Fabrizio Iozzi.

Le tratte 6-9 sono quelle che voglio fare meglio: la carta rimane un piatto verdino nel quale sono distribuite innumerevoli buche e depressioni. Sento che su questo terreno me la posso giocare. Infatti Fabio e Fabrizio sono spariti davanti a me ma alla 6 ricompaiono... dietro di me. Loro due sono davanti nella tratta verso la 7, ma sul punto Fabio arriva da solo e poi io e Fabrizio insieme. A sparigliare il gruppetto arriva di gran carriera Matteo Crippa (cui è dedicata la copertina del prossimo numero del Nuovo Lanternino) ed io capisco subito di non poter tenere la loro velocità. Così per la 9 adotto un bieco trucco: anziché fare la scelta diritta 8-9, allargo quel po’ che basta per piazzarmi sulla loro linea di uscita verso la 10... in modo da poter trovare la 9 senza penare troppo (trucchetto imparato in Svezia, alla prima O-Ringen... si sopravvive anche così nel grande nord!).

Dalla 10 alla ... direi fino alla 18esima lanterna arriva il pezzo forte della carta di Casorate: si continua a correre su un terreno piattissimo (un verdino costante fatto di mille arbusti... tra 15 giorni da lì non ci passeranno nemmeno i bulldozer) con le lanterne posate su microoggetti da trovare con una combinazione A-B-C: A come Abilità, B come Bussola, C come ... Fortuna! Mentre vado alla 10 mi capita di vedere la sagoma di una bionda atleta alta e slanciata che corricchia nel bosco fitto... apperò che belle cose che si vedono in gara... mi affianco e scopro che è Kajsa, la mia compagna di squadra dell’Aget Lugano. Immediatamente mi dico: “Stefano... non vorrai mica sbagliare questo punto! Giochi in casa, è il tuo terreno... fai vedere a Kajsa che sei capace di trovare quella lanterna in bello stile!”. Qualche secondo di indecisione e poi è la lanterna che si fa vedere a pochi metri da me, salvandomi da una figuraccia epocale. Punzonatura rapida e ripartenza ancora più rapida in direzione della 11, giusto per far vedere che oltre alla tecnica orientistica si ha anche un minimo di tono atletico (seguirà, giustamente, fiatone con tutta la compilation di pant pant puff puff!).

Poi nulla di che fino a metà tratta 13-14, ma in arrivo verso la 14 è come se staccassi il cervello. La gestione della gara diventa, su 3 lanterne trovabili senza troppi problemi, un “vado là che tanto la trovo...”. E no che non la trovo non la trovo!!! (cit. Jovanotti). Lungo sulla 14, dove mi salva una ragazza che mi chiede “se siamo già sul sentiero OLTRE la 40” (il codice del mio punto); storto sulla 15 dove mi salva Carlo Nessi che arriva di gran carriera, e storto anche sulla 16 dove mi salva lo Sbrambi dalla cui direzione di corsa capisco subito che è lanciato verso la 17. Le ultimissime lanterne mi daranno meno problemi, ma ormai sto andando proprio pianino... anche se riesco a fare bene il penultimo punto sul quale farò da punto di riferimento ad una atleta ticinese.

Finisco in 1 ora, 16 minuti e rotti, con il vincitore Andrea Bruno attorno ai 45 minuti... e lui è l’unico che in pratica non ho visto passare; non all’ultimo posto, come pure Attilio che mi segue in classifica, e comunque contento di aver provato in lungo in largo una carta nuova che mi ha ricordato (anche se non per la vegetazione) certe zone della Danimarca. Meno contenta, in questo momento, è la mia povera schiena che già si è fatta sentire durante tutta la seconda metà di gara... sento che domani avrò i miei bei problemi a stare seduto diritto alla mia scrivania.

Ma tutto sommato sono fortunato. Oggi ho dovuto scegliere le categorie per le gare di sabato e domenica prossima, e la mia schiena è girata dall’altra parte rispetto allo schermo del computer che è invece davanti ai miei occhi. Quindi non ha potuto protestare o apporre alcun veto: per Sassofortino la decisione è presa! Come dice il proverbio “Occhio non vede, schiena non duole (ancora)”.

6 Comments:

At 9:37 PM, Anonymous rusky said...

Secondo me potresti fare lo speaker anche mentre fai la gara! altro che partire alle 8 di mattina: parti per primo e mano a mano che ti passano alza la voce, come il tuo amico dei JWOC!

 
At 12:27 AM, Anonymous Anonymous said...

Secondo me invece ha un microchip nei capelli che registra tutto quanto pensa/vede in gara. Alla fine legge il chip direttamente nel computer e paff!!! ecco lì il testo bello pronto da leggere. Grande Stegal!!!

 
At 5:51 PM, Anonymous stegal said...

Scommetto che se prendo una qualunque cartina di qualche anno fa dove avete gareggiato anche voi, siete ingrado di snocciolarmi a che minuto siete partiti, che cosa avete pensato quando avete visto la carta, chi avete visto in gara, che cosa avete pensato al traguardo e che cosa avete mangiato quella sera...

Non è difficile: si chiama PAV. Paradossale Azione Vivida. E' lo stesso meccanismo attraverso il quale si impara a memorizzare lunghe sequenze di informazioni (tipo quelli che si imparano a memoria l'elenco del telefono...). Il cervello ha un tempo di latenza molto più alto se lo si impegna in qualcosa si inusuale: correre a manetta nel bosco cercando di evitare gli ostacoli e nel frattempo cercando di venire a capo di un percorso di orienteering lo è.

Poi... certo... aiuta anche il fatto che taht's orienteering, e a me piace tanto tanto !!! :-)

 
At 5:52 PM, Anonymous stegal said...

... e a me piace tanto anche scrivere in inglese correggiuto :-(

 
At 8:31 PM, Anonymous rusky said...

No, no, la tua non è PAV! è la sindrome di Stegal che, con il "duca di Parma", rimangono icone nella storia dei blog orientistici!

 
At 11:06 PM, Anonymous Anonymous said...

Hello,nice post thanks for sharing?. I just joined and I am going to catch up by reading for a while. I hope I can join in soon.

 

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