Stegal67 Blog

Monday, February 22, 2010

Era da qualche tempo, da un anno almeno, che pensavo ad una mia personale rivisitazione della "top ten" alla Davide Letterman Show degli eventi orientistici che ho vissuto e che mi hanno dato più emozioni. Quegli eventi, per intendersi, che mi hanno dato un brivido fortissimo lungo la schiena e che mi hanno fatto ringraziare il cielo perchè (essendo io un orientista) ero in grado di capirli meglio di tanti altri.

Oggi, per vari motivi (... e per chi mi conosce e sa cosa sto facendo, uno dei motivi è riassumibile nella frase "Celtics f**k"...), è il momento della mia personale top ten.

Stegal in versione Davide Letterman!

10
Il primo è un ricordo davvero personale: l’annuncio dato dallo speaker dell’argento di Roberta e Paola ai Campionati Italiani di Barricata nella staffetta W35. Ero nel bosco per la mia frazione M35 e credo di aver cacciato un urlo. Qualche anno dopo a Jenesien Renzo De Paoli, a pochi metri da me, mi ha reso la pariglia all’annuncio della vittoria della staffetta femminile Elite del Primiero

9
L’attesa di Giancarlo Simion pochi metri oltre la linea del traguardo, sguardo puntato verso la lanterna 100, ai Campionati Italiani Sprint di Pergine Valsugana sotto la pioggia battente. Con la barba di due o tre giorni, con lo sguardo fisso, un piede poco avanti all’altro. Se Clint Eastwood fosse stato in gara non avrebbe osato avvicinarsi nemmeno lui.
http://www.fiso.it/04_notizie/dettaglio.asp?id=3015

8
Un urlo selvaggio squarcia il brusio dell’arrivo di Golasecca, ai Campionati Italiani Middle. L’ultimo nella griglia della finale junior, Francesco Isella in una delle sue ultime apparizioni da atleta, raggiunge l’atleta partito prima di lui e piomba in zona arrivo urlando la sua emozione. Non sapendo che, avesse tardato solo qualche secondo, sarebbe stato infilato dal più giovane e meno favorito compagno di squadra Giaime Origgi.

7
Lo speaker urla “Salta il banco! Johanna Murer fa saltare il banco!”. Coppa Italia sulla carta lunare dei Laghi di Fusine. In WElite Christine Kirchlechner sembra essersi messa in tasca la vittoria da un bel pezzo ed il racconto della gara si addormenta nel finale su una classifica già consolidata. Fino all’ultimo arrivo dell’ultima concorrente, Johanna Murer, accompagnata lungo la run-in da papà Helmuth e mamma Agathe.

6
Dana Brozkova appare a braccia alzate sotto il porticato della piazza centrale di Asiago dopo aver vinto la gara degli Highlands Open. Con il sole. Con la gente talmente numerosa da poter chiamare “Pubblico”. Con una atmosfera perfetta. Con un sorriso perfetto. Sarò senz’altro stato io quello stanco morto dopo due gare in un giorno ed un pomeriggio passato a sbraitare al microfono, ma Dana quel giorno era bella come una dea...

5
Il duello tra Klaus Schgaguler e Michele Tavernaro ai Campionati Italiani Sprint a Trivigno. Con un tempo da lupi e le nubi basse che coprono a tratti la costa che butta verso l’arrivo. Tavernaro che parte un minuto prima e sembra sempre in fuga, e Klaus che non ti aspetti su quella distanza a comparire ogni volta una ventina di secondi alle sue spalle, in controllo e sempre padrone del campo. E poi gli ultimi 150 metri di Tavernaro nella palude, pur perdenti, che hanno fatto coniare la frase “volata ciclonica”: mi spiace per chi non ha visto e non può capire...
http://www.fiso.it/04_notizie/dettaglio.asp?id=1553

4
Mjolby. Coppa del Mondo long con partenza in massa. Tremila persone che pensano di aver visto tutto il vedibile quando Minna Kauppi, dopo aver staccato Simone Luder, perde al fotofinish la volata infilandosi nel corridoio di arrivo sbagliato. Un’ora dopo, sotto gli occhi di migliaia di spettatori, Aurunn Weltzien darà una scossa di adrenalina pazzesca precipitando sulla penultima lanterna da un alto roccione per andare a riprendere il fuggitivo dell’ultimo chilometro Anders Nordberg, vincendo poi in volata
http://www.fiso.it/04_notizie/dettaglio.asp?id=2628

3
Miskolc. L’arrivo della gara a staffetta. Non quello delle squadre che salgono sul podio. L’arrivo di Thierry Gueorgiou, Michael Smola e Anders Nordberg. Non pulsava più un cuore, non batteva più una palpebra. L’aria immobile. Gli insetti fermi nell’aria. Il sole fisso nel cielo. Solo una applauso pazzesco.

2
L’attacco in salita di Jonas Rass ai Campionati Italiani Middle di Lanzo d’Intelvi. Una scelta lungo la linea di massima pendenza subito dopo il punto spettacolo a tre quarti di gara. Impensabile. Impossibile. Una meravigliosa follia che ha fatto di Jonas l’eroe omerico di quei campionati italiani. Semplicemente magnifico.

1
Un’altra salita. Un altro campionato italiano. Un altro atleta (un’altra atleta...) junior. Jenesien. Campionato Italiano Elite femminile a staffetta. In seconda frazione si aspetta il passaggio della Forestale. Si aspetta. Si aspetta. Poi dal fondo della lunghissima salita verso il punto spettacolo arrivano i capelli biondi di Nicole Scalet. Imperturbabile mentre Roberto Pradel che le corre accanto per qualche metro continua a ripetere “... sei in fuga... sei in fuga...!”

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