Stegal67 Blog

Tuesday, September 06, 2011

Aiutate un povero speaker!

L’idea era quella, per una volta, di battere super-Dario Pedrotti... cosa avete capito?!? Mica in gara! Batterlo sul tempo. Di pubblicazione. Sul blog. Visto che il mio favorito per una medaglia post-Rigoni ai Campionati Italiani di Bellamonte sta ancora scrivendo sul suo blog dopolavori.blogspot.com in merito alla Due giorni della Val Rendena, pensavo di batterlo sul tempo scrivendo della bella Due giorni dell’Alta Badia disputata a Corvara e Piz Sorega settimana scorsa.

Avrei anche potuto scrivere del fatto che l’ho visto passare come un Eurostar quattro o cinque curve sotto di me sul pascolo che portava verso le ultime lanterne (io ero il terzo in griglia, lui era l’ultimo...), e che per qualche misero secondo avevo cercato di “stargli a fianco” anche se lui correva sul piatto ed io su una costa ripida; certo, non ho fatto un metro di dislivello, ma ho avuto bisogno dei ramponi per non precipitare a valle (addosso a Pedro) o nel laghetto 10x10 che faceva da riferimento per l’uscita dal punto precedente.

Così avrei potuto scrivere “Pedro, ti ho battuto!”. Sul tempo. Di pubblicazione. Sul blog.

E invece Alta Badia dovrà aspettare, perchè adesso ho bisogno del Fiso-Universe per venire a capo di una questione che nel cuor mi sta ma che evidentemente ai nostri dirigenti frega poco o nulla... la questione è: quali sono gli atleti che ai prossimi Campionati Italiani di Bellamonte NON gareggerano per il titolo perchè NON in possesso della cittadinanza italiana?

Antefatto 1: campionati italiani a media distanza a Monte Penna, nell’età del dattero del secolo che fu. Sono iscritto in H21, tre batterie; dopo un viaggio allucinante da Milano faccio letteralmente pena e schifo in batteria cercando le carbonaie (ricordo di quel giorno la povera Martina Corona che arrivò al traguardo che era uno straccio). Si qualificano per la finale A in primi X, per la finale B in secondi X, gli altri nella finale di consolazione degli impiegati panzottelli...

Però nella mia batteria ci sono una quantità di stranieri iscritti, mi pare, da Gabriele Viale con la sua società di allora. E Andrea Rinaldi, speaker a Monte Penna, mi dice fugacemente in serata “guarda che forse decidono di comporre le finali escludendo dai conti gli stranieri che non gareggiano per il titolo”. Il giorno dopo, immodestamente e senza gloria, scopro che sono l’ultimo ripescato in finale B, finale che disputerò al meglio delle mie possibilità precedendo anche qualche forte atleta finito nella stessa finale.

Antefatto 2: campionati italiani a media distanza a Lama Mocogno, nell’età del paleozoico del secolo che fu. Sono iscritto in H35, ci sono pochi iscritti e se ne qualificano 10 per la finale. Dopo un inizio un po’ così così faccio una bella gara e finisco undicesimo. Tra i 10 c’è un certo Oleg Anuchkin. Così vado in segreteria gara a chiedere se gli atleti stranieri venivano contati per l’accesso in finale... la risposta dell’allora Presidente FISO fu “Perchè? Ci sono atleti stranieri in gara?”. Ovvero: nessuno si era mai posto il problema. Risultato: sono il primo degli esclusi, il giorno dopo comunque faccio una gara abbastanza penosa ed il tarlo mi rimane...

Antefatto 3: campionati italiani a media distanza a Stonlaita Platabek, nell’età del pleistocene del secolo che fu. Iscritto in H35. Faccio una bella batteria, d’altronde il bosco è uno dei miei preferiti (vero Cristian Bellotto che quel posto mi piace?), nel finale sono a lungo affiancato a Laura Scaravonati e Francesca Pelizzola.... e non sempre sono io il terzo vagoncino del treno (tanto che né Laura né Pelli mi riconobbero!!!). Anche in questi campionati italiani ci sono tanti stranieri iscritti, sia con società italiane che iscritti con i rispettivi team di appartenenza. E sono piazzati nelle griglie un po’... come dire... alla rinfusa anche se sicuramente fare meglio non si poteva: non ricordo benissimo ma nella mia griglia ci sono i vari Hayman e Anuchkin e Shutkovsky (di cui si conosce il punteggio in lista base), ma anche Guglielmetti, vari "tori del Ticino" e russi di importazione. Nell’altra batteria finiscono stranieri che terminano la gara con tempi da long distance...

Risultato finale: finisco primo o secondo degli esclusi, ed ennesima delusione vedendo i miei compagni di squadra che nell'altra batteria si qualificano per la finale con tempi di 4 o 5 minuti superiori al mio. Delusione da cui mi risolleverò solo in una piovosa giornata sull’Altopiano dell’Argentario, quando sarò l’ultimo dei qualificati ed il giorno dopo farò una delle più belle gare della mia vita nella mia prima finale middle della carriera. Ma questa è storia davvero recente... in mezzo è passato anche il periodo cretacico, l’uomo di Neanderthal e sono arrivati l’Homo Sapiens, l’Homo Thierry Gueorgiou e l’Homo Dario Pedrotti...

Nel frattempo però è iniziata mio malgrado una “fulgida” carriera di speaker. E qui casca l’asino! Alzi una mano l’organizzatore di gare di campionato italiano al quale NON ho chiesto “mi puoi dire in anticipo quali sono i concorrenti che NON gareggiano per il titolo?”. Nel corso degli anni ho assistito alle scene più invereconde: medaglie d’oro date alla piccola Julia Shutkovskaya e tolte il giorno dopo, risultati finali sub-judice in attesa di verifica della cittadinanza, medaglie NON assegnate per lo stesso motivo e poi frettolosamente recuperate in corso d’opera delle premiazioni (per chi non lo sapesse, e infatti non molti lo sanno, la laziale Maria Novella Sbaraglia è stata protagonista nel recente passato di un gesto molto sportivo che è passato praticamente inosservato ai più...).

E poi il caso per me più eclatante, che ho finalmente risolto solo quest’estate, di atleta che ha preso titoli e medaglie senza proprio avere la cittadinanza italiana.

Così quest’anno ho preso la mia decisione: sto passando la settimana precedente la gara dei Campionati Italiani a mandare mail e messaggi su Facebook e telefonate a tutti coloro che, per pura complicanza del cognome di famiglia, potrebbero ricadere nella categoria di coloro che pur partecipando alle gare di Bellamonte con dignità e perizia senz’altro superiori alla mia, non potranno fregiarsi di titoli o salire sul podio a ricevere medaglie.

Mi spiace ed è un controsenso ed una mia stortura mentale da vecchio rimbambito che nel ventunesimo secolo dell’era globale una persona debba ricevere dallo speaker una mail che dica “scusa... ma tu sei cittadino italiano o no?” solo perchè magari il cognome ha una “W” o una “K” o una “J” (e magari intanto Mario Rossi che gareggia per la società Alta Valle Orienteering è un ticinese che vive ad Ascona con il suo bel passaporto rossocrociato).

Ma sono già rimasto scottato una volta... e credo anche che sia diritto degli altri concorrenti conoscere in anticipo se il tale e la tale che fuggono lontano nel bosco (alludo soprattutto alla gara a staffetta) sono concorrenti diretti per il titolo italiano o solo per il primo posto in classifica. L’anno scorso io annunciai fin dal primo passaggio che la staffetta Elli-Sacilotto-Cole dell’Unione Lombarda non gareggiava per il titolo, pur essendo state in testa dal punto spettacolo della prima frazione... ma questo lo so IO perchè sono mie compagne di squadra. E se qualche concorrente si fosse tirata il collo fino a sbagliare per cercare di star loro dietro?

Chissà se un giorno la Federazione si metterà in pari con questa situazione? Ci sono probabilmente questioni più scottanti e più urgenti da risolvere, ma anche questa cosa va risolta. Altrimenti, il giorno in cui toccherà ad un’altra bambina di 12 anni restituire la medaglia di un titolo W14, non venite a guardare in direzione del sottoscritto!

36 Comments:

At 12:22 PM, Blogger Dopolav-ori said...

Bene, allora ti aiuto: io non corro per il titolo italiano. Anzi, ti confido che ho sempre lasciato vincere gli altri perchè ho la cittadinanza bulgara e quindi non potrei comunque diventare campione italiano e magari metterei in difficoltà lo speaker.

 
At 12:46 PM, Blogger Stefano said...

Caro Dariov Pedrottoff: lei stia lì buono e tranquillo che la triade del podio è già scritta e ci sei anche tu!

 
At 1:24 PM, Anonymous krautrock said...

nel database fiso che si scarica per organizzare le gare c'è la tabella "tessere" che contiene il campo "nazionalita"; mi sembra ok

ciao

 
At 1:44 PM, Anonymous Anonymous said...

ti vengo in aiuto.
tutta la famiglia BRAUN è svedese...

g.p.m.

 
At 1:51 PM, Blogger Stefano said...

@ G.P.M. :
ti piace vincere facile, eh?!? Prendiamo la griglia dei partenti e facciamo un giochino su qualche altro nome? :-)
In ogni caso, gracias!

@ Krautrock :
è sicuramente come dici tu, ma allora qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè da anni ci riduciamo all'ultimo momento (parlo del momento della premiazione!) a chiedere in giro... forse perchè in fondo quel campo non è popolato in modo uniforme? In ogni caso io, troglodita del software, non so nemmeno dove è il database della Fiso... e probabilmente nemmeno mi compete saperlo.

 
At 2:18 PM, Blogger Edoardo Tona said...

Stefano, presto ti arriverà via mail una tabellina excel con tutti i 7340 tesserati alla fiso.
Dentro ci sono i dati essenziali: Nome, categoria, società, nazionalità, e tessera.

Per tutti gli altri: http://docs.ortarzo.it/tesserati_fiso.xls

Per gli aggiornamenti basta chiedere!

 
At 2:46 PM, Blogger Stefano said...

Grazie Edoardo! Il file è arrivato, ma come ti ho detto in mail ho già trovato le prime due contraddizioni tra il campo "Nazionalità" e quanto dichiarato dopo il pezzo sul blog...

In ogni caso per me questa discussione è molto positiva, almeno voi giovani speaker dell'immediato futuro se non già del presente non ricadrete negli stessi errori del sottoscritto!

 
At 3:23 PM, Blogger Sissio said...

...e perchè non parliamo degli italiani che corrono per società straniere e di conseguenza non concorrono per il titolo?

Potrei fare qualche esempio, ma non credo sia necessario :)

 
At 3:39 PM, Blogger Stefano said...

Guarda che Moggi sta già tessendo le maglie per il 2012... non anticipare l'inanticipabile!

In ogni caso, anche questo si è verificato in tempi recenti. A Monghidoro ci trovammo a gestire al momento delle premiazioni Johanna Murer che, sempre presente per il T.O.L., quell'anno aveva deciso di iscriversi solo con il Laufern Kompass Innsbruck.

Per questo mi piace citare la sportività di Maria Novella che, quarta ed interpellata a tal proposito, rispose: "E' andata più forte lei, quindi la medaglia va a lei". Ce l'ho presente visto che sto scrivendo l'ennesimo ezzo sul fairplay...

 
At 4:00 PM, Blogger Cris said...

All'Erebus copriamo ITA, BEL, BUL, MOL, SER, CHN, USA, AUT.

Quasi come l'Inter. Chi fa meglio?

 
At 4:33 PM, Blogger Stefano said...

Meglio dell'Inter?
Dopo la figura con Forlan, direi solo Zelig!
(così mi sono giocato le interviste coi Forestali...)

 
At 6:04 PM, Anonymous Anonymous said...

In realtà quelli dell'erebus, ancora non lo sanno, ma, come Forlan e l'Inter, non potranno correre i campionati italiani perchè quest'anno hanno già corso in Andalusia. Come da norma 69 del regolamento IOF

 
At 8:09 PM, Anonymous rusky said...

Stefano, Tom è italiano! quindi stai bene attento al suo passaggio...

 
At 10:46 PM, Anonymous krautrock said...

"gli italiani che corrono per società straniere e di conseguenza non concorrono per il titolo?"

ma quando mai? non mi sembra ci sia mai stato questo divieto, al massimo era poco chiaro il regolamento; del resto, che senso avrebbe una norma simile? basterebbe appellarsi al coni; ve la immaginate nel ciclismo, con Pozzato e Bettini che non avrebbero potuto vincere il titolo?

 
At 11:12 PM, Blogger MatPaz said...

Sono d'accrdo con kraut.
Anche se un italiano corre per una società straniera deve poter correre per il titolo.

 
At 9:37 AM, Blogger Sissio said...

This comment has been removed by the author.

 
At 9:39 AM, Blogger Sissio said...

Ai campionati italiani sprint di quest'anno, ho corso come Svizzero in quanto ero iscritto con la Scom Mendrisio.
Stessa cosa vale per Roberto Tettamanti della mia stessa squadra che nonostante sia anche cittadino italiano, non corre per il titolo in quanto tesserato per una squadra svizzera....

 
At 11:33 AM, Blogger Cris said...

L'articolo 69 non parla di "correre"...

 
At 2:00 PM, Anonymous Anonymous said...

Ste', è ora che la smetti di farti riprendere mentre intervisti bionde conturbanti ...

 
At 2:04 PM, Anonymous Anonymous said...

... e comunque penso sia giusto che, oltre alla nazionalità italiana, uno debba essere anche tesserato per una società italiana per concorrere al titolo.

 
At 3:19 PM, Blogger Sissio said...

@Zonori:
io rimango dell'idea che se uno è italiano, è italiano, indipendentemente dalla squadra per la quale corre.
Se parliamo di prova individuale, conta la nazionalità dell'atleta.
Se parliamo di squadra, conta la nazionalità della squadra e degli atleti.

Se poi mi dite che trattasi solo di un modo come un'altro per foraggiare la federazione...allora non stiamo più parlando di sport ma di politica e la cosa non mi interessa...

 
At 5:09 PM, Anonymous Anonymous said...

Per Sissio: non si tratta di politica, ma di coerenza. Se vuoi aderire ad un movimento devi anche farne parte. Se pensi di andare a correre il Campionato dei Ferrovieri, ad esempio, devi essere un ferroviere e così discorrendo.
Se vuoi fare il Campionato della FISO devi aderire alla FISO, mi sembra logico. Così come se vuoi partecipare al Campionato Italiano devi pagare la tassa d'iscrizione.
Guto

 
At 9:11 PM, Blogger Sissio said...

@anonymous (Guto):
partiamo dal fondo
per partecipare ai campionati italiani, come a qualsiasi altra gara, paghi la tassa di iscrizione.
Tutti i partecipanti la pagano, altrimenti non potrebbero partecipare.
Il campionato non e' della FISO, e' un campionato nazionale. Che poi la societa' che lo organizza faccia parte della FISO, questo e' un'altro discorso...
Ma in generale, se io non fossi un coglione qualsiasi, ma fossi un Emiliano Corona della situazione, supponiamo, tesserato per una qualsiasi societa' svedese o norvegese...mi considererebbero italiano, quale io sono, o mi considererebbero svedese o norvegese?
Un italiano, quale io sono, che per motivi vari dovesse tesserarsi per una societa' straniera, non puo' piu' considerarsi italiano?
Deve per forza andare contro legge (secondo me la cosa e' decisamente poco corretta) e tesserarsi per due societa' due? Come se Nocerino si tesserasse per il PSG e per il Milan.
A me continuano a non tornare i conti. E mi piacerebbe vedere i punti del regolamento FISO che spiegano questo buco regolamentare.
E...sempre secondo questo ragionamento, Bargnani, Bellinelli e Gallinari...per me non sono italiani....

 
At 9:46 PM, Anonymous krautrock said...

Pienamente d'accordo con Sissio, si tratta di campionati italiani, non campionati della FISO, la quale è riconosciuta dalla IOF. Non mi sembra giusto che si possa discriminare un atleta italiano tesserato per una federazione della IOF.
Qualcuno riesce a trovare uno sport individuale in cui bisogna essere sia italiani sia di società italiana per concorrere al titolo? Nel ciclismo e nell'atletica no di certo.


Altra questione, le liste di partenza: premesso che, dipendesse da me, farei concorrere per il titolo anche gli stranieri tesserati per una società italiana (magari se vivono in Italia da qualche anno), però a questo punto non capisco perché gli atleti stranieri di società italiane "interferiscano" nelle liste di partenza dei campionati italiani e non siano collocati in posizione isolata.

 
At 10:22 PM, Anonymous Anonymous said...

Sono d'accordo con Guto, perchè secondo il vs. ragionamento allora il tesseramento non serve in assoluto. Si, perchè essere tesserati a San Marino o non essere tesserati che differenza fa, se basta essere Italiani? Secondo questo principio allora tesseriamoci tutti per una società del Principato di Monaco e così risparmiamo: 25 Euro di tesseramento,68 Euro di visita media, ecc. Ah, già dimenticavo, non riceveremmo più Azimut ...
E poi con l'assicurazione infortuni come la mettiamo?

 
At 10:43 PM, Blogger Sissio said...

This comment has been removed by the author.

 
At 10:48 PM, Blogger Sissio said...

@Zonori:
pensi che tesserarsi all'estero sia gratis?
siamo in europa o dove?
e...rimango in attesa dell'articolo del regolamento che chiarisce questa situazione. Una volta letto e recepito, saro' ben felice di accettarlo e seguirlo, rimanendo sempre dell'idea che ci sono due pesi e due misure.
I vari Balotelli, Bellinelli, Bargnani e compagnia bella NON SONO ITALIANI.

 
At 9:56 AM, Anonymous krautrock said...

San Marino e Monaco non sono membri IOF..

In ogni caso stiamo parlando di persone che attualmente vivono o studiano all'estero e sono tesserati per una società del luogo oppure di chi abita in zone di confine e trova più comodo andare a gareggiare ad esempio in Ticino piuttosto che in Veneto. Che senso ha discriminarli e perchè dovrebbero tesserarsi due volte?
Teniamo presente che gli italiani all'estero possono pure votare per il parlamento, perché non potrebbero diventare campioni italiani?

 
At 11:26 AM, Anonymous Anonymous said...

Per Sissio:
se è solo una questione di articolo di regolamento allora risolviamo subito la questione:
R.T.F. Appendice 2 – art. 1.1.3 - … “Competono all’assegnazione dei titoli italiani solo gli atleti in possesso della cittadinanza italiana e tesserati con una Società affiliata alla FISO.”
Che poi tu non sia d’accordo questa è un altro paio di maniche.
Per Krautrock:
non è questione di discriminazione, è che se voglio avere diritti (e doveri) in più ambiti, devo regolarizzare la mia posizione in ognuno di questi ambiti, altrimenti mi accontento di partecipare. Se voglio vincere un titolo nazionale della Fiso (o del CSI, o dell’AICS o dell’ARCI) oltre a possedere la nazionalità italiana devo possedere la tessera della Fiso (o del CSI, dell’AICS o dell’ARCI).

 
At 12:03 PM, Blogger Sissio said...

@ Zonori:
Ok.
Sinceramente, dal parlare che sentivo in giro, pensavo che questo fantomatico articolo non esistesse.
Visto che esiste, mi cospargo il capo di cenere e mi adeguo (come tra l'altro ho già fatto).

Rimanendo ovviamente dell'idea che il regolamento non mi sembra sia giusto e che un qualsiasi atleta di qualsiasi sport non dovrebbe potersi tesserare per due squadre o addirittura essere in qualche modo costretto a farlo.
Cosa che per altro dovrebbe comportare pesanti squalifiche...

 
At 12:09 PM, Anonymous krautrock said...

E' completamente diverso: CSI, ARCI e AICS sono associazioni o enti di promozione sportiva, non federazioni affiliate a livello internazionale; c'è il campionato nazionale CSI, ma non il "campionato italiano di corsa orientamento" CSI

 
At 1:25 PM, Anonymous Anonymous said...

Per Sissio:
il ns. Regolamento, come quello della FIDAL del resto, dice che nello stesso anno non ci si può tesserare per due società di una stessa Federazione. Questo sì comporterebbe sanzioni disciplinari. Non parla però di tesseramenti in paesi differenti. Proverò a controllare il regolamento IOF a questo proposito, ma penso che non ci siano vincoli a questo proposito, visto che molti di noi (me compreso) posseggono una tessera in Italia e una all'estero.
Una volta in Slovenia ho visto T. Guergiou con un cappellino Erebus. Non è che si sia anche tesserato con loro?
Per krautrock:
io ricordo di aver partecipato a un paio di Campionati Italiani di Orienteering CSI (gli ultimi in Val di Sole) e per poterli fare ho dovuto tesserarmi CSI (tra l'altro con una società diversa dal Lessinia Orienteering).

 
At 4:59 PM, Blogger Stefano said...

Io sono tesserato Unione Lombarda per la Fiso, Trent-O per il CSI, Aget Lugano per la Solv.
Ho chiesto se potevo tesserarmi con l'Halden SK in Norvegia ma Mr. Vinogradov mi ha detto che prima dovevo dimagrire un po'...
Forse in Norvegia hanno articoli dello statuto che vietato l'utilizzo di impiegati panzottelli :-)

 
At 9:33 PM, Anonymous krautrock said...

"per poterli fare ho dovuto tesserarmi CSI". Infatti il CSI è un'associazione, come il dopolavoro ferroviario.. perciò è normale che chieda il tesseramento per partecipare alle sue gare.

Invece, direttamente dallo statuto, "La F.I.S.O. è ufficialmente riconosciuta dalla I.O.F. come unica rappresentante per l’Italia dello Sport dell’Orientamento in campo internazionale", quindi non mi aspetto che discrimini un cittadino italiano che abbia in tasca una tessera di una federazione affiliata alla IOF.

 
At 11:18 PM, Anonymous Anonymous said...

Sai cosa gli avrei risposto a Vinogradov? "Beh, sai caro mio, per giocare seconda linea qualche chiletto in più è necessario. A proposito, voi a Rugby come siete messi?"

 
At 8:29 AM, Anonymous Anonymous said...

Ancora per Sissio, e per tutti gli Orientisti di buona volontà: ho controllato il regolamento IOF, anzi ho proprio chiesto alla Segretaria Generale un chiarimento, ed ecco la risposta.
"Dear Stefano, The IOF Competition Rules contain rules on the representation of athletes at specific events (WOC, WCup. JWOC, WRE). In these a competitor may represent only one Federation/country during any one calendar year. And the competitors who are representing a Federation shall have full passport-holding citizenship of the country of that Federation.
As I am sure you know, many athletes from Central European countries run for clubs in the Nordic countries, especially in big relay competitions such as the 10-mila, but still run for a club in their own country when they compete at home. The IOF does not have any general rule for this, but the rules of the national federations apply and will determine if it is possible or not.
Best regards
Barbro Ronnberg/IOF"

 

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