Ritorno a Tesserete
In Principio era caos soltanto.
Poi vennero Gaia (la Terra, non l'omofona società orientistica!), il Tartaro (e con esso i dentisti) ed Eros, che non manca mai da quando abbiamo le reti Mediaset.
Poi vennero Gaia (la Terra, non l'omofona società orientistica!), il Tartaro (e con esso i dentisti) ed Eros, che non manca mai da quando abbiamo le reti Mediaset.
Così scrisse Esiodo ne Le opere ed i Giorni.
E andò avanti a scrivere…
E andò avanti a scrivere…
“Terre e acque lottavano per accaparrarsi un po’ di spazio senza che alcun cartografo andasse a definire la loro posizione. Lanterne e punzoni erano posati ovunque, a casaccio. I punti in Lista Base venivano assegnati con estrazione dal sacchetto della Tombola. Infine il Geometra dell’Universo decise di intervenire perché non se ne poteva più! Chiamò a sé le folle oceaniche di orientisti di terra, cielo e mare, e distribuì onori ed oneri secondo un Principio di Equità che nessuno avrebbe avuto il coraggio di contraddire”.
Dapprima chiamò i Francesi, cui appioppò formaggi puzzolenti
e calciatori isterici, ma che in compenso ebbero in regalo Thierry Gueorgiou.
Poi chiamò gli Svedesi, che ebbero l’O-Ringen, ma anche Bjorn Persson.
I Finlandesi ebbero il buio a mezzogiorno persino d’estate, ma anche Minna Kauppi.
I Norvegesi gioirono nel vedersi assegnato l’Halden SK, ma dovettero rassegnarsi a perdere la medaglia d’oro nella staffetta alle Olimpiadi di Lillehammer (che ancora gli brucia)... E così via.
Poi chiamò gli Svedesi, che ebbero l’O-Ringen, ma anche Bjorn Persson.
I Finlandesi ebbero il buio a mezzogiorno persino d’estate, ma anche Minna Kauppi.
I Norvegesi gioirono nel vedersi assegnato l’Halden SK, ma dovettero rassegnarsi a perdere la medaglia d’oro nella staffetta alle Olimpiadi di Lillehammer (che ancora gli brucia)... E così via.
Quando fu il turno dei Ticinesi, il Geometra dell’Universo non ebbe dubbi:
“Voi potrete tifare per i fratelli Hubmann… (… “Sìììììììììì!!!”…), per Simone Luder (… “Sìììììììììì!!!”…), avrete Elena Roos e i fratelli Tobia e Sebastian e le sorelle Elena e Noemi (… “Sìììììììììì!!!”…), che potrete mescolare come vorrete.
Però avrete le carte di Gudo, la Capriasca Est e Ovest e il dosso di Taverne (… “Noooooooo!!!”…)”.
Arrivò anche il turno dei Lombardi.
Il Geometra dell’Universo riconobbe in loro la stirpe più salda, la più solida, la più grintosa. Così, decise di assegnare ai Lombardi il suo dono più prezioso ed insieme la sfiga più terrificante.
“Voi gestirete la vostra sfortuna nel modo più consono, come nessun altro popolo saprebbe fare, e sarete ricompensati con la gemma più preziosa del mio Creato: avrete, infatti, la Regolamentite, ma potrete consolarvi andando a correre a Tesserete!”
I Lombardi riunirono immediatamente una commissione per studiare la proposta.
Fecero delle sottocommissioni che si riunirono periodicamente stendendo regolari verbali, sottoposero la questione al giudizio dei popoli riuniti ed infine emisero il verdetto:
“Caro Geometra dell’Universo,
accettiamo di buon grado la tua gemma più preziosa, la Regolamentite, e ne faremo nostra ragione di vita. Ma Tesserete… eccheccavolo… ma proprio Tesserete ci dovevi appioppare? Non è che potresti invece limitare la tua terribile pena ad un posto come Carvico? Sai com’è… noi a Tesserete non ci possiamo correre: ci hanno già messo un percorso fisso!”.
Il Geometra dell’Universo riconobbe in loro la stirpe più salda, la più solida, la più grintosa. Così, decise di assegnare ai Lombardi il suo dono più prezioso ed insieme la sfiga più terrificante.
“Voi gestirete la vostra sfortuna nel modo più consono, come nessun altro popolo saprebbe fare, e sarete ricompensati con la gemma più preziosa del mio Creato: avrete, infatti, la Regolamentite, ma potrete consolarvi andando a correre a Tesserete!”
I Lombardi riunirono immediatamente una commissione per studiare la proposta.
Fecero delle sottocommissioni che si riunirono periodicamente stendendo regolari verbali, sottoposero la questione al giudizio dei popoli riuniti ed infine emisero il verdetto:
“Caro Geometra dell’Universo,
accettiamo di buon grado la tua gemma più preziosa, la Regolamentite, e ne faremo nostra ragione di vita. Ma Tesserete… eccheccavolo… ma proprio Tesserete ci dovevi appioppare? Non è che potresti invece limitare la tua terribile pena ad un posto come Carvico? Sai com’è… noi a Tesserete non ci possiamo correre: ci hanno già messo un percorso fisso!”.
Fu così che il Geometra dell’Universo spostò Tesserete,
che nei piani originali era posta nel baricentro esatto tra Milano, Bergamo,
Varese e Como (quindi più o meno a Besana Brianza), e la pose pochi chilometri
a nord di Lugano, così che i pochi Lombardi che vogliono andarci a correre si
devono sorbire 40 chilometri di strada cantonale (o acquistare il bollino
autostradale 2014 a novembre).
***
Tesserete. La Gemma.
QUANTO AMO IL BOSCO DI TESSERETE!
Non è che io conosca a memoria tutti i boschi della Svizzera, ma quando, un giorno, farò un mega tabellone tipo Wimbledon per far scontrare ad eliminazione diretta tutte le carte su cui ho gareggiato ed eleggere il bosco più bello, Tesserete se la gioca con chiunque!
Tesserete sta al Canton Ticino come Monte Livata sta al Lazio, con preferenza per Tesserete! Tesserete è uno dei posti più belli nei quali ho mai posato le mie Inov-8 numero 50.
Ci ho corso quattro volte (cinque, se consideriamo un Campionato Sociale SCOM Mendrisio nel 2006) e ogni volta penso “ma non potremmo correre qui tutti gli anni? Magari anche un paio di volte all’anno?”
Sì, ok… capisco che a lungo andare la novità diventerebbe una consuetudine, che tutti conoscerebbero la cartina come le loro tasche, che avremmo tutti a casa una spanna alta così di cartine di Tesserete, che i tracciatori non saprebbero più dove posare i punti... Capisco tutto. Però, per me, sapere di avere così vicino a casa il bosco di Tesserete e non andarci a correre tutti gli anni… Non è che se la mia vicina di casa è Uma Thurman, dopo cinque volte che la spio dal buco della serratura mi stufo di vederla!
Quanto al percorso 2014, Pier Brazzola ha tirato giù una
roba da sballo e da farci un secondo giro, ad averne le forze.
Il bello della faccenda è che, fino all’ultimo momento, Pier ce l’ha messa tutta per farmi rimpiangere l’istante in cui, alle 7.30 del mattino di sabato, ho lasciato la vituperata casetta per salire a Tesserete.
Da qualche parte nei regolamenti, infatti, ci deve essere scritto che le lunghezze ed i dislivelli vengono resi noti solo DOPO che i termini per le iscrizioni sono scaduti. Così io ho pensato: “ultima gara del TiEmmeO… novembre inoltrato… stagione finita… sarà una bella middle, da un’ora per me e 30 minuti per i primi, e poi giù di caldarroste all’arrivo!”.
H40 è stata la mia decisione.
Martedì mattina entro su www.solv.ch, clicco su Wettkämpfe, scelgo Startliste (il mio tedesco sta migliorando, isn’t it?), seleziono la tredicesima tappa del TiEmmeO, leggo lunghezza e dislivello e svengo sul posto: SETTE E ROTTI + TRECENTO.
Tutta la poesia di Tesserete in quel momento è volata via! Anche perché, diciamocelo, era dal 2006 che non tornavo più a Tesserete, quindi i miei ricordi di quel bosco meraviglioso si sarebbero sicuramente rivelati come ingentiliti dal tempo.
E che probabilità ho io di finire una gara “sette e rotti + trecento” in Ticino?
Maledizione ai regolamenti, e a me che non mi iscrivo mai in HAK, in HB, in Open Corto!!!
Il bello della faccenda è che, fino all’ultimo momento, Pier ce l’ha messa tutta per farmi rimpiangere l’istante in cui, alle 7.30 del mattino di sabato, ho lasciato la vituperata casetta per salire a Tesserete.
Da qualche parte nei regolamenti, infatti, ci deve essere scritto che le lunghezze ed i dislivelli vengono resi noti solo DOPO che i termini per le iscrizioni sono scaduti. Così io ho pensato: “ultima gara del TiEmmeO… novembre inoltrato… stagione finita… sarà una bella middle, da un’ora per me e 30 minuti per i primi, e poi giù di caldarroste all’arrivo!”.
H40 è stata la mia decisione.
Martedì mattina entro su www.solv.ch, clicco su Wettkämpfe, scelgo Startliste (il mio tedesco sta migliorando, isn’t it?), seleziono la tredicesima tappa del TiEmmeO, leggo lunghezza e dislivello e svengo sul posto: SETTE E ROTTI + TRECENTO.
Tutta la poesia di Tesserete in quel momento è volata via! Anche perché, diciamocelo, era dal 2006 che non tornavo più a Tesserete, quindi i miei ricordi di quel bosco meraviglioso si sarebbero sicuramente rivelati come ingentiliti dal tempo.
E che probabilità ho io di finire una gara “sette e rotti + trecento” in Ticino?
Maledizione ai regolamenti, e a me che non mi iscrivo mai in HAK, in HB, in Open Corto!!!
Quel diavolo di Pier ha pensato bene di ribadire il concetto alla Massenstart di sabato mattina, al momento della partenza del gruppetto di H40, tutti belli contenti di avere immediatamente alle spalle il plotone delle DAL! Vale a dire: dei quarantenni che non vedono l’ora di farsi saltare addosso da un mucchio di leggiadre fanciulle, e poco importa che le fanciulle abbiano le scarpe chiodate, perché fa più fetish!
In pratica le ultime parole di Pier prima del via sono state “Godetevi il bosco… tanto lo vedrete proprio tutto quanto AH! AH! AH!” (un AH! AH! AH! molto alla Dottor Mabuse).
Il primo pensiero del sottoscritto è stato che avrei già avuto un risultatone se fossi tornato al traguardo prima del ritiro punti.
Risulterà che questo è stato l’ULTIMO pensiero negativo che
ho avuto.
Appena sono sparito in direzione della 1, dapprima ultimo poi penultimo poi terzultimo ed infine definitivamente ultimo del gruppo di allegri compagnoni dell’H40 (le ragazze si erano dileguate immediatamente, nonostante le profferte dei satiri), il bosco di Tesserete si è rivelato per quello che è esattamente: un posto meraviglioso per farci orienteering.
Ed il percorso di Pier è stato esattamente quello che voleva l’Impiegato Panzottello: impegnativo (per i soli finali: 100 minuti e qualche secondo) e fattibile, labirintico e divertentissimo, mai pericoloso e sempre da prestare attenzione ai dettagli, in un bosco pulito come pochi altri.
Una cappella al punto 4, quando ho speso le ultime forze per cercare di stare nel “treno”, e una al punto 9, dopo essermi fermato a dare indicazione ad un paio di ragazzini persi.
Ho quasi vomitato la colazione sulla arrampicata al punto 11, e mi sono “appoggiato” (tecnicamente, intendo) ad un campetto di bocce nel bosco per arrivare alla 16.
Quando infine, dal sentiero ad ovest del punto 19, ho deciso di entrare nel verde2 per cercare l’avvallamento, ho potuto constatare che quel verde2 era lieve come un piumino di cipria e che… poffarbacco!… “non vedo uno straccio di verde2 attorno a me, ma il punto è proprio qui davanti ai piedi!”.
È persino possibile che questi 100 minuti rivaleggino con la gara di Weissenstein, quando ci sarà da tirare le somme del 2014.
Appena sono sparito in direzione della 1, dapprima ultimo poi penultimo poi terzultimo ed infine definitivamente ultimo del gruppo di allegri compagnoni dell’H40 (le ragazze si erano dileguate immediatamente, nonostante le profferte dei satiri), il bosco di Tesserete si è rivelato per quello che è esattamente: un posto meraviglioso per farci orienteering.
Ed il percorso di Pier è stato esattamente quello che voleva l’Impiegato Panzottello: impegnativo (per i soli finali: 100 minuti e qualche secondo) e fattibile, labirintico e divertentissimo, mai pericoloso e sempre da prestare attenzione ai dettagli, in un bosco pulito come pochi altri.
Una cappella al punto 4, quando ho speso le ultime forze per cercare di stare nel “treno”, e una al punto 9, dopo essermi fermato a dare indicazione ad un paio di ragazzini persi.
Ho quasi vomitato la colazione sulla arrampicata al punto 11, e mi sono “appoggiato” (tecnicamente, intendo) ad un campetto di bocce nel bosco per arrivare alla 16.
Quando infine, dal sentiero ad ovest del punto 19, ho deciso di entrare nel verde2 per cercare l’avvallamento, ho potuto constatare che quel verde2 era lieve come un piumino di cipria e che… poffarbacco!… “non vedo uno straccio di verde2 attorno a me, ma il punto è proprio qui davanti ai piedi!”.
È persino possibile che questi 100 minuti rivaleggino con la gara di Weissenstein, quando ci sarà da tirare le somme del 2014.
***
La sfiga
Tornando al discorso della Regolamentite, all’occhio allenato del lombardo che corre in divisa turchese (AGET) non è sfuggito il fatto che, andando in partenza, campeggiavano lungo il sentiero le cartine del percorso fisso di Tesserete, accessibile a chiunque; né il fatto che la lanterna 12/15/18 fosse posata a dieci metri da uno dei punti fissi del percorso (codice 33, se non vado errato), né che il punto 19 fosse proprio uno di quelli del percorso fisso.
In palestra a Tesserete c’era chi raccontava di aver fatto tanti allenamenti in quel bosco e su quel percorso, utilizzando una volta i punti pari e una volta i punti dispari o mescolandoli a caso.
Bene: sono convinto che nessuna classifica del Trofeo Quadri sia stata inficiata dalla frequentazione più o meno assidua del bosco da parte dei meglio allenati, sono convinto che ai ragazzi ed alle ragazze del TiEmmeO una possibilità del genere non sia nemmeno passata per l’anticamera del cervello, sono infine grato all’ASCO Lugano per avermi dato la possibilità di gareggiare ancora una volta a Tesserete.
Da altre parti, come minimo, ci sarebbero state interpellanze all’omologatore, al direttore gara, al delegato tecnico, al Presidente del Mondo e avanti così.
I Ticinesi probabilmente se ne fregano, continuano a tifare per i fratelli Hubmann ed a crescere i vari Tobia, Seba, Federica ed Elena.
In compenso, leggo l’annuncio della gara sprint di domenica
prossima ad Alzate Brianza:
Ora… prescindendo dal fatto che non capisco come la Besanese riuscirà a schierare tutti i suoi effettivi (visto che da sola rappresenta il 50% delle forze in campo e i concorrenti devono essere di due società diverse)… questo vuol dire che se io volessi sfidare la squadra composta da Larrycette e Dopolavori e, per avere almeno una chance di vincere, chiamassi Riccardo Scalet non potrei farlo perché io e Riccardo siamo della stessa società (sì, oh cari: lo siamo!)?
Questo vuol dire che se il grande Luigi Giuliani (most improved player 2014) decidesse di sfidare, che ne so, Todeschini e Pozzebon (most improved she-player 2014) e, volendo dare loro almeno una chance di vittoria, decidesse di fare la staffetta con l’Impiegato Panzottello, non potrebbe farla perché io corro la stagione del Trofeo Lombardia in MA arrivando regolarmente ultimo?
“Ogni squadra deve essere OBBLIGATORIAMENTE composta da DUE concorrenti appartenenti a SOCIETÀ DIVERSE e di CATEGORIA DIVERSA (considerare categorie del Trofeo Lombardia 2014)”.
Ora… prescindendo dal fatto che non capisco come la Besanese riuscirà a schierare tutti i suoi effettivi (visto che da sola rappresenta il 50% delle forze in campo e i concorrenti devono essere di due società diverse)… questo vuol dire che se io volessi sfidare la squadra composta da Larrycette e Dopolavori e, per avere almeno una chance di vincere, chiamassi Riccardo Scalet non potrei farlo perché io e Riccardo siamo della stessa società (sì, oh cari: lo siamo!)?
Questo vuol dire che se il grande Luigi Giuliani (most improved player 2014) decidesse di sfidare, che ne so, Todeschini e Pozzebon (most improved she-player 2014) e, volendo dare loro almeno una chance di vittoria, decidesse di fare la staffetta con l’Impiegato Panzottello, non potrebbe farla perché io corro la stagione del Trofeo Lombardia in MA arrivando regolarmente ultimo?
Staffetta dell’Amicizia potrebbe voler dire: “Fate le
staffette che volete, datevi i nomi che volete. Amicizia vuol dire avere un po’
di lanterne del bosco per celebrare insieme la fine della stagione 2014.
Sfidatevi, sfogatevi, tanto alla fine la classifica serve solo perché il premio
lo estraiamo a caso coi numeri della tombola”.
Forse, ormai, ci sentiamo a nostro agio solo quando possiamo agire sotto l’ombrello di un bel Regolamento. Poco più a nord, a queste cose non fanno tanto caso.
Forse, ormai, ci sentiamo a nostro agio solo quando possiamo agire sotto l’ombrello di un bel Regolamento. Poco più a nord, a queste cose non fanno tanto caso.
Quando torniamo a correre a Tesserete?
4 Comments:
Amico Gallo sabato non ci siamo incontrati perché sono filato via con Tobia e Elena per la premiazione nazionale 2014. Mi sono così ritrovato a tavola con due giovani mostri della CO: Tinu e Flo. Tinu sta per Martin Hubmann, fratellino di Daniel e oro a Trento in quella prima Teamsprint mondiale, che non sarà dimenticata molto presto (chi non salta un danese è, è!). Flo sta per Florian Schneider, già campione del mondo junior. Si sono mostrati molto aperti alla lingua italiana e penso perciò che segnalerò loro questo blog.
A proposito di ticinesi che se ne fregano ho i miei seri dubbi (chiedi un po' nell'Aget). Diciamo che gli organizzatori sono piuttosto anarchici, ma poi ci si vuol bene ugualmente.
Intanto per chi fosse stufo di lanterne, domenica prossimo cominciano i cross (le campestri): www.ftal.ch.
Il tuo uomo dei pronostici
Ciao Uomo dei Pronostici! Quando uscirà finalmente www.tobiapezzati.ch ?
Grande pezzo!! Letto con piacere il vero spirito dell'orientista per passione!! Complimenti.
Letto così mi fa sembrare un professionista del tracciare! Il tempo clemente ci ha messo una grande pezza, e Carbo (Carbonetti) come controllore ha evitato che facessi troppi danni. Comunque, mi sono sbellicato dal ridere nel leggere il pezzo.
Saluti
Pier Brazzola
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