Birre e patatine da Huntsman e sono pronto per immortalare il secondo fine settimana lungo di questo tour de force: Liguria 2008, Campionati Italiani middle. D’altronde io non ho né un collegamento wireless per raccontare da ogni dove le mie gesta (messaggio nemmeno tanto subliminale per qualcuno…) né la domenica sera post-gara, passata a fare un’altra valigia e a scrivere (anzi a sproloquiare) delle gare passate sul sito Fiso. Quindi, Rusky è sempre il primo a commentare ma... diciamo che ho le mie scusanti.
Tornato da Luxembourg, sbarco in pratica dritto a Genova, in auto e non in treno causa il bidone che mi ha tirato la compagnia di taxi (che diamine! Uno prenota il taxi per arrivare in Centrale per il treno delle 6.10 e la telefonista si fa viva alle 5.40 per dire che il taxi arriva tra un quarto d’ora… e poveretta si becca il vaffa). Auto fino all’acquario, ma forse potevo aspettare il treno dopo :-) Purtroppo per me, infatti, il percorso del circuito di Genova necessita dell’apertura di alcuni cancelli altrimenti chiusi: G.Carbone ed io siamo quindi costretti ad aspettare davanti alla casa natale di Cristoforo Colombo (ve ne siete accorti?) per quasi un’ora finché due matrone con un accento che al confronto Beppe Grillo è un imitatore si fanno vive in abito da passeggio festivo “scusate, non è che potreste andare ad aprire il passaggio? Lo speaker\apripista dovrebbe partire…” “eeehhhh.. che fretta c’è! Ci facciamo un caffè e arriviamo…”.
La gara di Genova è descritta nel commento tecnico con cui intervisto il Carbo in mezzo a qualche migliaio di turisti dell’Acquario… prima parte e non bisogna sbagliare nei vicoletti e nei sottopassaggi per non perdere subito energie preziose nelle lanterne successive per recuperare il tempo perso. A metà gara, infatti, ci si inerpica sulla collina di Garzano e Dogali per 3 volte… e se sei già in debito di energie, il risultato è pietoso e ansimante. Cosicché si rischia che anche le ultime lanterne nel piano diventano difficili per via delle forze che mancano e della nebbia che cala sugli occhi.
Io sbaglio proprio all’inizio le lanterne 2 e soprattutto 4. Il resto vien da se. …
La gara di trail-O mi vede nelle non inedite vesti di solutore di problemi composti dal tracciatore Giuliano Michelotti. Mi diverte vedere ed osservare lo sforzo profuso nel proporre enigmi tipo quello della postazione 7 (una sola lanterna che si vede appesa al ramo di un albero) o la 6 da vedere a 200 e passa metri di distanza, però (peccato) dietro la fila delle persone che vanno all’acquario!
Ma il week-end si accende sabato e domenica! Sabato alle Capanne di Marcarolo: ho visto venerdì una cartina di una gara passata ed il primo pensiero è che se si va nella parte sud sono nei guai: curve di livello ticinesi, verdi ticinesi, orienteering ticinese! Dove si parte? A sud, ovviamente. Per sovrapprezzo, vengo portato dall’organizzazione in partenza alle 8.15, c’è ancora nebbia alle Capanne, ma nessuno mi dice (e io non lo chiedo) in che direzione si parte, cosicché parto in direzione opposta lungo il canalone che invece era quello che portava alla partenza! Ora che capisco che sto andando in direzione opposta al percorso, ho già perso un sacco di quota e devo remare parecchio nel bosco per riguadagnare terreno, passando nel verde del metanodotto e trovando per pura fortuna il paletto del primo punto (non ci sono ancora le lanterne… poi qualcuno pensa che sia facile correre da solo alle otto e un quarto!). A proposito: sono iscritto in M21 cosicché non corro rischi di eventuale qualificazione e proposte di squalifica. Per il secondo punto, entra in gioco il sonno della ragione. Per qualche strano motivo penso che il tracciatore voglia proporre la “corsa nel torrente”: penso che il torrente in questione sia un facile e liscio corso d’acuqa e scendo dunque a picco nel verde fino al torrentello; la mia scelta verso la 2 è “torrente… torrente… torrente… torrente più grosso… torrente più grosso… fiumiciattolo… ecc.ecc.”. Nell’acqua e saltando da una riva all’altra, da un sasso all’altro. Una scelta di un km nell’acqua, tra balze salti e sassi e un sacco di alberi caduti di traverso. Una scelta che abbiamo fatto, a conti finiti, in due: io e quello scarsone di Tavernaro Michele. E basta! Solo che lui ci mette 17 minuti meno di me (io sbaglio anche parecchio in zona punto) e così punzono la 2 al minuto 31 della mia gara.. Seppi forse era nel loop finale al 31esimo minuto! Potrei anche ritirarmi, ma 3-6 nel bosco bianco mi mettono di buon umore anche se la terribile umidità del bosco mi mette parimenti a dura prova (sta salendo il sole e così grondo sudore come una fontana). Alla 8 e 9 sono nel prato davanti al parcheggio camper: vedo qualcuno in tuta che ispeziona il terreno e si dilegua quando sente arrivare l’apripista, e poi sbaglio la 10 perdendo quota per stanchezza anziché risalire. Qui riattacco il cervello. Se arrivo alla 11, penso, la gara è finita: la 12 è a 70 metri dalla 11, poi basta risalire qualche curva camminando per arrivare alla strada. La 13 è facile e poi è tutta una corsa su strada fino allo striscione d’arrivo, che varco per lanciarmi su 14, 15, 16 e 17. Faccio la strada a tutta birra dando l’impressione di un cinghiale bavoso anche se il mio tempo è vergognoso, perché nel frattempo i posatori hanno messo le lanterne e le stazioni e quindi io vorrei davvero valutare il mio tempo rispetto a quelli che faranno quel percorso in gara… solo che non mi ricordo che, non avendo fatto clear e check (le stazioni non erano ancora alla partenza) il tutto è inutile! All’arrivo infatti sono stravolto come un pugile suonato, e devono pensarci Sandro Serra, Ana Daldon e Marina Simion a tirarmi su. Il tempo è, appunto, vergognoso, ma è il meglio che sono stato in grado di fare in quelle condizioni (1h26m06”)
La gara di domenica mi ha fatto pensare per qualche minuto di essere tornato un orientista appena appena serio. Questo finché non è arrivato al traguardo Emilio Santoni che mi ha dato 12 minuti di distacco. A proposito: il mio tempo è di 42’06”. 6 secondi! Non 26, cavoli… (se guardate la classifica capirete perché mi sto esagitando). Percorso abbastanza facile, ma avrei potuto anche combinare degli altri disastri. Almeno nella prima parte del percorso perché, in mezzo ai sassi + da solo + senza le tracce dei concorrenti già passati (a me sembra addirittura di essere passato sulle tracce dei posatori nel secondo giro!) non è facile trovare i paletti ancora “svestiti” del telo bianco rosso (detto sempre per chi pensa che partire da soli alle 8 e mezza sia un vantaggio meritevole di squalifica automatica). Dal punto 3 in poi il percorso è abbastanza facile e mi scopro a passare al punto spettacolo in 21 minuti! Secondo loop e le lanterne mi vengono veramente incontro, non sono in alcun modo sbagliabili e talvolta le vedo da lontano: comincio a gasarmi, nonostante sia veloce come una lumaca, e al punto 14 da lontano dico ad alta voce “deve essere lì… alberi… avvallamento… collinetta… devi essere qui dietro… devi!... DEVI!... ECCOLA!!!!”. Punzono e poi scopro che a 10 metri c’è Elena Buono che deve aver sentito tutto e pensato che ci fosse in giro un matto. Il resto è storia. 42’06”, buoni per una posizione di rincalzo. Un percorso B che mi è sembrato più difficile di quello A, il microfono che prima non c’è e poi arriva, il microfono che salta proprio dopo aver annunciato l’arrivo del campione italiano Marco Seppi… la voce che se ne va a sprazzi proprio nei momenti topici (nei quali, forse, sembravo fin troppo una pallida imitazione del Galeazzi dei vecchi tempi!).
Il resto è storia, appunto. Da domani sarà già ora di pensare a Vols am Schlern e alla Val di Non.
Il presente è la birra che sta facendo troppo effetto... E’ ora di dormire.
9 Comments:
Forza, che giovedì corri per il podio! non tirarmi il pacco, la foto ricordo stà aspettando...
What's podio?
Siamo solo in 3? :-)
Può essere....
Prenoto il nono posto: insomma nei dieci, nella top ten!
In compenso c'è una MB da paura!
io speravo di vederti in MA :-(
cmq deci spiegarmi una cosa...
venerdì a genova io sarò anche partito male mettendoci 3.35 alla prima e facendo una gara tutta in rimonta... ma come hai fatto ta a metterci 693.46 (come da split sito fiso)???
Sono partito dalla casa natale di Cristoforo Colombo insieme alla Nina alla Pinta e alla Maria (ricordi le donzelle che hai importunato nei vicoli vicino alla 14?).
Poi ho viaggiato nel tempo con l'Enterprise...
wow...
devo imparare anche io a viaggiare nel tempo...
... e devi imparare a non importunare le donzelle che hano l'età mia, tua, di Eddy e di Nicola messi insieme!
orco... con chi??? questa me l sono persa...
aspetta però (26+17+32) li porti bene i tuoi 75 anni...
o altrimenti hai sbagliato un po di conti... lo so sembro più giovane.
ci si vede domani nei boschi
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