In questo periodo la vituperata casetta sembra un campo di battaglia.
Domenica sera scorso, tornato dai Monti Lessini, ho cominciato a preparare
- borsa per il lavoro e per la trasferta di Parma (lunedì e martedì)
- borsa per il lavoro di mercoledì mattina
- borsa per una prova di orienteering prevista mercoledì pomeriggio e giovedì pomeriggio con i ragazzini di un centro per assistenza ai disabili
- borsa per una trasferta a Verona di venerdì (mega giacca e cravatta)
- borsa da lasciare ai miei compagni di squadra per la Due giorni della Val di Sole.
Stasera, al ritorno dalla Val di Sole, avrò da preparare “solo”:
- borsa per il lavoro + trasferta da lunedì a giovedì.
- borsa per la gara di scacchi che devo arbitrare a Milano giovedì sera
- borsa per la gara di Tesserete di venerdì sera (sperando di non dover tornare a Parma venerdì mattina)
- borsa per la gara di domenica prossima
In mezzo a tutto questa monta e smonta dei borsoni, il fine settimana (non troppo allegro a causa di alcune brutte notizie sul lavoro…) è stato impegnato in Val di Sole. E purtroppo per me non è stato un fine settimana al top della condizione.
Ho iniziato sabato con il campionato trentino sprint a Croviana, al quale mi sono presentato con il mega completo giacca e cravatta di Verona (imitato da Bepi Simoni, però). Iscritto in MA… tanto ho da fare solo una sprint e una middle… per una prova che a tratti è stata labirintica, nelle viuzze e negli stretti passeggini del paese che a volte, per coloro che non sono stati bravi ad anticipare le scelte, si sono rivelati vicoli ciechi. Proprio grazie alla mia lentezza e quindi alla possibilità di avere tempo di anticipare le scelte, non ho avuto particolari difficoltà fino al punto 18: ho visto da lontano i punti 24 e 25 che avrei fatto al ritorno e praticamente nella mia testa è stato come se fosse scattata l’informazione che li avevo raggiunti. Così ho proseguito per qualche decina di metri e mi sono inerpicato sulla destra, ovviamente corto di parecchio rispetto alla deviazione a destra per la 18; due minuti buttati, fatica inutile e un po’ di scoraggiamento che ho sentito nel finale quando proprio non avevo più energie per combattere. Un errore gratuito che non ho pagato molto in termini di classifica (ero già verso il fondo) ma nel morale si.
Dopo una bella serata in compagnia, una notte insonne (troppi pensieri per la testa) e mi sono ripresentato al Lago dei Caprioli per il campionato regionale middle. Su questa carta ho fatto una delle mie gare più belle di sempre, una H35 di campionato regionale con un podio di tutto rispetto sul quale sono salito a sorpresa anche io, che quel giorno avevo il radar e ho portato anche Attilio al quinto posto assoluto. Purtroppo nulla di tutto ciò si è ripetuto (né mi aspettavo che succedesse…); PLab al ritrovo mi da una informazione buona e una cattiva: quella buona che il percorso è di circa 7 kmsf, e pensavo peggio. Quella cattiva è che la carta è ancora ferma alla rilevazione 2001, e quindi che la vegetazione non torna proprio “salvo in zona punto”. E io che me ne faccio della zona punto se non posso usarla per la navigazione? Vabbé… è una middle, che navigazione vuoi che ci sia? Infatti: il primo punto sta a 15 centimetri abbondanti dalla partenza. 15 centimetri di navigazione. 15 centimentri nell’ultimo dei quali, dopo peripezie inenarrabili, trovo un gruppetto di almeno 10 concorrenti che cercano o il punto 1 o il punto 2 del mio percorso, in una ricerca affannosa del sasso giusto (ce ne saranno 28mila) del limite di vegetazione giusto (invisibile) o di un punto di attacco. C’è persino un campione italiano che scende di volata verso di me e dice “Stegal… ma dove c…o siamo?!?”. Trovata la 2 grazie all’urlo provvidenziale di qualcuno, scendo verso la 1 e risalgo verso la 2, ma la voglia di stare nel bosco è ormai terminata. Trovo, e molto bene anche, la 3 ma quando devo andare alla 4 finisco sulla 8. Trovo, e bene, la 5 (un avvallamento nel nulla più totale) ma poi anziché alla 6 vado alla 7 e capisco che anche la testa ormai è andata a ramengo. La voglia di restare nel bosco per terminare almeno il tourbillon di punti attorno al lago dei Caprioli è a zero e mi reco mesto e sconfitto allo scarico si-card. Non ho ancora capito se tra le mie capacità tecniche ed atletiche ed i percorsi di Marco Bezzi si è creato un abisso incolmabile; certo la carta non mi ha aiutato, ma temo che non ci sarà mai la controprova.
Mi resta la gara di trail-O. In questo caso, più che di incomprensione con i percorsi di Marco, direi che c’è molto da lavorare sul piano dell’omogeneità dei percorsi. Fin dal primo punto non ho mai sentito così tanta gente brontolare per dei punti che nelle intenzioni di chi ha realizzato il percorso saranno sembrati inequivocabili ma che a me (e forse non solo a me) sono sembrati dei rebus di improbabile soluzione. Ho partecipato alla gara per difendere il 5° posto in Coppa Italia ed il 1° dell’Unione Lombarda nella generale, ma penso che non farò a breve altre esperienze. A giudicare dalle parole di alcuni partecipanti, è stato talvolta come azzeccare i numeri del lotto: conterà il centro del cerchietto o la descrizione punto? La domanda non è peregrina, visto che in alcuni casi (soprattutto all’inizio) tra le due informazioni c’era una bella differenza (e che si fa in questi casi? Z o si segue la carta? Boh?!?). Anche alcuni punti con descrizione “collina”… tutte le 4 o 5 lanterne stavano sulla collina, in 1 metro quadrato… boh?!? Insomma. Anche in questo caso attribuisco alle mie carenze tecniche e alla poca dimestichezza con il regolamento il paio di ore di incomprensione passato sul percorso. Però, se da un lato non sono obbligato a partecipare, dall’altro non c’è nemmeno un percorso “più facile” da provare per crescere tecnicamente (gli esordienti hanno lo stesso percorso, solo senza i punti a tempo)… e io vorrei veramente provare a migliorare. Occorrerà che qualcuno ci pensi prima o poi! Quanto a me, vedremo se ci sarà la convinzione per ritornare prima o poi a partecipare ad un trail-O.
8 Comments:
http://www.asti-ticino.ch/co/program/info/fragori2008.pdf
La tua quasi-capitana Lidia ti attende; potrebbe essere un buon allenamento per le gare della penultima settimana di giugno!
Ciao Ste
al tuo punto 2, che era il mio 4, pure io ho pascolate per 7-8 minuti (a sensazione vedrò gli split) con la netta sensazione di non avere idea di che fare.
Il punto era "ceppo" di albero, in zona ce ne erano parecchi. IL verde in mezzo al quale si trovava il punto non sono riuscito ad identificarlo. In zona punto mi veniva da piangere in quanto ero partito benissimo... la mia lanterna precedente era la tua n°1...quindi veramente vicina. Per fare un tratto così breve anche in direzione avrei pensato fosse una cavolata invece....
Ho poi anche tentato di attaccarlo dai sassi vicini al punto precedente riducendo ancora la distanza da fare in "bussola" ma niente....
Purtroppo sono anche stato sfigato perchè in quel momento non c'era davvero NESSUNO in zona.
Tra le altre cose credo che la iella abbia messo il suo marchio in quanto le piogge copiose della settimana hanno anche generato un torrentello non segnato che si confondeva con quello disegnato in carta.....
Se ti consola anche il nostro Maestro OLEG ha detto che c'era qualcosa che non andava e ha perso pure lui 6-7 minuti.
Stessa considerazione fatta da Stefano Cristellon che ha vinto la gara assolututa
Forse, data la mancanza di dettagli chiari in zona e l'ambiguità dichiarata dei colori, era meglio spostare il punto...magari un po' più sopra dove c'era una fine di torrentello che era abbastanza inequivocabile.
Peccato perchè il resto della gara non era male. Comunque lungi da me voler fare il "trombone" come mi ha simpaticamente (e forse giustamente) rimproverato detto il mitico "Bepi" Simoni a fine gara.
Io ero solo molto dispiaciuto di aver rovinato una gara da "circoletto rosso", e forse cercavo di farmene una ragione, peraltro in maniera assolutamente tranquilla e pacata.
Non c'è controprova di quello che ho scritto, in quanto non sono tornato sul posto, e quindi è doveroso sottolineare come le mie sono "impressioni" di passaggio. Però condivise da "illustri" colleghi.
Ma al di la del tutto, lo scenario naturale del ritrovo valeva da solo la giornata.
La tua frase conclusiva è una delle spinte che mi motiveranno a tornare alla carica con i percorsi di Zaino Protonico Marco Bezzi detto anch l'Orso Buono.
Perchè il Lago dei Caprioli vale il prezzo del biglietto, e lo scriverò stasera se riesco a fare il pezzo per le due gare (visto che sono da clienti e sto seguendo live l'europeo... e li ho a due metri!)
La notizia è priva di ogni fondamento! E infatti anche oltralpe sanno che si è trattato di un altro pesce d'aprile confezionato ad opera di ignoti...
Lascia perdere... non parlavo della bionda! Attento al suocero....
Comunque capisco la tua timidezza e riservatezza.... sei un uomo molto invidiato! dovresti essere orgoglioso! -))
Per Minna medaglia di cartone...
comunque per stegal sarà sempre da medaglia d'oro...
grandissimo per l'impegno profuso in questa prima giornata di EOC, ma lo avevi dichiarato ed ero sicuro che non avresti deluso le aspettative
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