Stegal67 Blog

Wednesday, June 11, 2008

A causa degli impegni concomitanti di lavoro, di aggiornamento del sito Fiso con i resoconti sulle gare (mi è piaciuto di più quello sprint, d’altra parte quello sulla middle l’ho scritto al lavoro) ed il nuovo compito di accompagnatore di “cavallo pazzo” (un personaggio che mi trascina sempre più spesso alle gare podistiche infrasettimanali… come ieri a Macaco col Nasone… no, a Macello con Cagnone… no! A Marcallo con Casone!), non ho ancora potuto dedicare un po’ di tempo al blog.
Fino a questa mattina, alba che mi ha accolto dopo una notte quasi insonne a contorcermi per la cervicale (un vecchio incidente di basket che si fa vivo di tanto in tanto).
Ho deciso, per una volta tanto, di darmi malato per non presentarmi in ufficio storto e rigido, e ne approfitto ora per stare in poltrona a scrivere qualche impressione.

Innanzitutto i ringraziamenti.
*) A Andrea R., main-speaker della manifestazione che solo standogli vicino uno può capire quanto impegno, soprattutto nel “pre-gara” mette nella preparazione dell’evento stando fianco a fianco con gli organizzatori. Io mi limito ad andare sul posto e scoprire cosa mi hanno riservato… Andrea no. Andrea è un vero professionista, e se tutto è andato bene lo si deve soprattutto a lui,
*) A tutti coloro che hanno espresso ringraziamenti di persona o sui blog o via e-mail, evidentemente il fatto di avercela messa tutta (anche se qualche volta mi sono lasciato andare ad un po’ di teatrino…) ha soddisfatto i presenti o almeno quelli che si sono fatti vivi con noi. Thanks thanks thanks…
*) Agli organizzatori che si sono adattati ancora una volta all’esigenza dello speaker di voler correre entrambe le prove. In mezzo a tutto le mille cose da fare, non se ne sentirebbe proprio la mancanza di colui che parte mezz’ora (o un’ora e mezza) prima e arriva al traguardo con metà si-card e metà punzonature sulla cartina…
*) Agli atleti ed alle atlete che si prestano, più o meno volentieri, a qualche parola nel dopo gara, sempre molto educati e sempre più loro agio… insomma non siamo più a quelle situazioni tipo “atleta che fugge a gambe levate se mi vede arrivare col microfono”
*) Al GOK, per le eterne attese del sottoscritto impegnato nelle premiazioni o nei commenti, per le partenze all’alba anche quando si deve arrivare solo a Pergine e la partenza è alle 14.30, per le sistemazioni in zimmer “strategiche” per consentirmi di sgusciare via all’albissima…
*) A Renzo, Enrico e Augusto che hanno posato i punti mentre io affrontavo la carta di Passo Redebus, anche se Enrico mi ha “saltato” sulla salita come se fossi un paracarro (oh se corre quel ragazzo!)
*) A tutti coloro che mi sto dimenticando adesso ma che mi verranno in mente tra poco

La due giorni di Pergine ha chiuso un periodo di 4 gare in 5 giorni parecchio impegnativo. Ho cominciato mercoledì sera a San Damiano di Brugherio con il piano “Portogallo: cerchiamo almeno di sopravvivere”, con 7,5 km abbastanza a palla per abituarsi a tenere il ritmo più alto del normale. Questo è servito venerdì sera per la bella (proprio bella) tappa di Origlio della “Fragori 2008”: un bel percorso, con una attenzione rivolta più alla zona punto che alle scelte, schivando il diluvio che si è fermato proprio nei 40 minuti di gara (per Bibi) e 30 (per me). E ho battuto pure Maura Guglielmetti! Certo, non ho battuto molti maschietti, sono finito a metà classifica e non ho nemmeno avuto la soddisfazione di incrociare la si-card con la nazionale elvetica JWOC Elena Roos (sarà per una prossima volta).
Gara di sabato a Pergine con partenza alle ore 14.00, mezz’ora prima del minuto zero. Non credo di essere andato malissimo nella prima parte, ma ho pagato da metà in poi sulle tratte più lunghe e per me meno divertenti, e poi sulla salita eterna al punto spettacolo (per fortuna mia poco spettacolare, visto che mi ha notato il solo Silvano Tonolo…). Sono però arrivato in tempo per evitare il primo acquazzone e mi sono poi divertito nel racconto dei campionati italiani sprint, con un Andrea in gran forma anche nelle battute e sempre a contatto con le classifiche. La cena con il GOK (Roberta, Piero, Marco & Mary) è servita soprattutto per stemperare la tensione che c’è sempre… d’altronde noi dilettanti siamo fatti così!
Domenica a Passo Redebus è stata tutta un’altra storia. Praticamente a digiuno, ho affrontato le salite con calma (passo dopo passo) e sono arrivato benino fino alla 12. Anzi per la 1 ho pure fatto una “magata” (consentitami dall’essere nel bosco per primo): anziché andare alla 1 direttamente, sono passato per la 7 (deviazione di 20 metri) e poi una volta giunto sul sentierino che faceva da punto di arresto per la 1… ho fatto un solco per terra col tacco! E ho disegnato una freccia “giù per di qua”. Perché sapevo che sarei ripassato da li. Infatti, dopo la tratta di strada forestale per la 2, la salita in cielo per la 3 e la 4 (con sorpasso di Enrico), aver fatto bene ma bene la 5 e la 6, ho ripreso il sentierino, ma più che guardarmi in giro cercavo il mio segno… e infatti… :-) Ho cancellato il tutto con una piedata e sono sceso alla 7 dritto per la via migliore. Scollinato di nuovo per la 8, poi il tourbillon dalla 9 alla 12 tra le rocce. Che a parte la salita mostruosa per la 11 me la sarei anche cavata egregiamente. Poi la 13 e la nebbia della ragione… 7 minuti persi, più un sacco di energie. E’ rimasto qualcosa per la 14 (seguiranno i complimenti di Augusto C.), ma faccio dislivello inutile per la 15 col che le energie arrivano a zero. La 16 non è sbagliabile, e neppure la 17 lo sarebbe ma quest’ultima la manco di 100 metri (finisco sulla 83 – sasso, anziché sulla 73 – sasso) e devo tornare indietro. Anche il rettilineo finale di 250 metri è mi sembrato eterno…

Dalla postazione dello speaker, solo alcune delle cose da ricordare, che sarebbero troppe:
*) sabato, la grinta-convinta di Giancarlo Simion dopo l’arrivo, come l’ho descritta nel pezzo per il sito Fiso
*) idem domenica un atteggiamento simile da parte di Carlotta Scalet, in attesa di Maria Chiara Crippa
*) sabato, l’abbraccio Seppi-Tenani-Simion ma anche Scalet-Crippa-Curzio in fila insieme per lo scarico dei tempi che le vedranno tutte e tre sul podio
*) il gesto di Alessio subito dopo il traguardo… tranquillo Alessio, il cioccolato ce lo mangeremo e penso a breve!
*) sentire Michela Guizzardi a suo agio col microfono, segno (per me) che sta cominciando a farsi scivolare la tensione via
*) il sorriso di Maria Novella e quello di Christine, anche quando le gare non vanno proprio come vorrebbero…
*) le “interviste impossibili” di Andrea a Laura S., con le sue “calze impossibili”
*) l’arrivo di Klaus: mai visto così veloce e così in palla, sono curioso di vedere cosa farà alla Coppa del Mondo
*) …”Baila Morena”… che mi ha accompagnato nel bosco di Passo Redebus
*) i duetti tra Rusky ed Enrico C., che al confronto Gigi e Andrea sono due dilettanti…
*) l’inchino di Klaus dopo il traguardo della sprint e il sorriso di Carlo Rigoni dopo l’annuncio del “passaggio del testimone” ad Andrea Seppi
*) aver ritrovato alle gare un amico, Cristian Giacomuzzi, sempre un mito per noiche lo abbiamo conosciuto alla Cerkno Cup del secolo scorso

E tanto tanto altro ancora, che entrerà nei prossimi commenti.
Adesso devo andare a scrivere qualche cosa sulla Jukola, poi devo mandare a Lidia il mio pezzo (un po’ “cerebrale”, devo ammettere) sulla gara ai Monti Mondini… e poi mi inventerò qualcos’altro… ah si! Le iscrizioni alle gare di MTB-O e al JTT!

5 Comments:

At 6:13 PM, Blogger Cosimo said...

...sono felice di condividere lo sconforto per quella fottuta 13° con qualcuno...

 
At 9:08 AM, Anonymous Anonymous said...

Pebso che possiamo fare molto meglio insieme come speakers...

c'erano almeno due tre cose che non funzionavano come dovevano:
1. tuo microfono
2. impianto "stereo"
3. posizione della tenda il sabato.

non è che con l'età ti stai rabbuonendo?

 
At 9:39 AM, Anonymous Anonymous said...

E pensare che tutti dicono che invecchiando sto diventando più acido :-)
La questione è che ovviamente tutto si può migliorare, ma non voglio dimenticare che talvolta, nelle ultime situazioni in cui ho aiutato come speaker, la grande buona volontà delle società organizzatrici, che si sono premurate di chiedere per tempo una collaborazione) si è poi scontrata con problemi logistici che hanno rischiato di vanificare un po' tutto: penso a Rosta, con la corrente arrivata grazie al fatto che Carla e Luigino non hanno mollato la presa sul problema, penso a Piani di Praglia o alle Capanne, con l'impianto portato dai ragazzi liguri in mezzo al prato\palude di arrivo.
Tutte cose risolte al volo con un dispiego enorme di buona volontà e di fatica: per questo, alla fine, i punti che citi sono migliorabili ma non direi tra i "non funzionanti".

 
At 12:40 PM, Anonymous Anonymous said...

però è stato bello con te... siamo proprio fatti per stare insieme ... grazie per lo splendido weekend

 
At 4:02 PM, Anonymous Anonymous said...

Mi sa che "anonymous1" e "anomymous2" non sono la stessa persona... altrimenti non si spiegherebbe una certa reazione da parte del co-speaker quando ho precipitosamente abbandonato la postazione microfonica per abbracciare una ex-campionessa italiana a staffetta :-)

 

Post a Comment

<< Home