Stegal67 Blog

Monday, December 01, 2008

Partito. 12.04 è il mio minuto.
In una mano la bussola.
Nell’altra mano la carta, il testimone cartaceo doppio.
La busta di plastica trasparente per la pioggia.
L’ombrello.

Speriamo di non usarlo, ho già preso la pioggia nella gara del mattino.
Ombrello. In gara con l’ombrello.
Come Nicoletta agli italiani del Cansiglio…
Vado a sinistra. Mi affretto: tempo massimo 1h40m.
Affrettiamoci che non si sa mai.

Piazza. Primo punto, in fondo all’aiuola. Albero isolato, lato est.
Vabbé. Fin qui sembra tutto semplice.
Arrivo vicino alla zona punto.
Cerco il paletto che fa da punto di osservazione.
E non lo trovo. Cominciamo bene…
Ah! E’ alle mie spalle, appoggiato al muro.

Ecco l’albero. Quante lanterne vedo? Due. A e B.
Controllo la descrizione: A e B.
Vabbé. Si inizia facile oggi.
A o B?

Mmmhhh

Insomma. Mica tanto facile.
Qual è il bordo dell’albero?
Una lanterna è così vicina.
L’altra è anch’essa vicinissima ma sembra più lontana.
Bordo o lato?

Ci sarà ben una differenza.
Prima o poi devo leggere qualcosa sul trail-O.
Per capire.
Intanto sono qua.
A o B?

Lontanucce, quelle due lanterne.
Come si capirà in che direzione puntano rispetto all’albero?
Qualche altro orientista intorno.
Sembrano tutti così capaci.
Chissà cosa pensano?
Chissà cosa vedono che io non vedo?

E se provassi a spostarmi di qualche metro?
Di qua, vado dietro al muro di cinta e non vedo nulla
Di là?
Ci sono le macchine parcheggiate...
Non si vede più nulla lo stesso.

Accidenti.
Il tempo passa e io sono ancora qui alla 1 e non ho capito niente.
Torno vicino al punzone.
Certo che quella A...
Mi sembra un po’ sghimbescia per essere “a est”.
E’ vero che la piazza non è proprio orientata sui 4 punti cardinali.
Ma quella A mi sembra proprio un po’ storta.
Torno indietro.
Magari qualche auto è spostata e vedo la A da un’altra prospettiva.
Macché.

Devo farmi venire in mente qualche idea.
Facciamo così.
Provo a fissare la A per un po’.
Poi mi sposto ma tengo l’occhio fisso anche se non la vedo più.
Mi sposto.
Tieni fissato il punto.
Tieni fissato il punto.
Anche se ormai vedo solo il cofano di una golf nera…
Spostati, spostati ancora un po’oooooppssss…

Mi scusi, signora.
Si, lo so che non stavo guardando dove andavo
Guardavo di là.
Mi scusi.

Che figura!
Intanto ho perso di vista la A.
Vabbé. Non è che ci ricavavo molto con ’sto sistema.
Torno al punzone.
La A mi sembra proprio sghimbescia, però. Non può essere A.
E’ B. E’ decisamente B.
Sento una voce alle mie spalle…
“Allora punzoniamo la B, grazie!”

A parte che… insomma… se dùarìa no parlà iscì de chi robb chi…
Vabbé. Ne ho avuto conferma. E’ la B allora. Vado al punzone.

Sarà la B?
La A l’ho scartata.
Si, dai. E’ B.
Tra l’altro per quel che vedo… come farei a capire che non è B?
E’ B. L’ha detto anche quel tipo là a quelle ragazze…
E’ B.

Oppure Z?

Insomma. A pensarci proprio ma proprio bene...
...non sembra nemmeno diritta quella B.
Se io dovessi tirare una riga dall’albero alla B e proseguire…
… dove arrivo?
Da nessuna parte.
Non c’è nulla su questo lato della piazza.
Vabbé. Proviamo.
Ecco che guardo, ecco che guardo…
...arrivo là. A quella casa in fondo.
Guardiamo la mappa.
Si. E’ a est.
Quindi è B.
Punzono.

Insomma…

Si, è a est. Ma non è proprio quel bell’est
Quello che ti fa pensare a “stazione est”!
Questo sembra più un “Largo Augusto”…
Est è est. Ma non è proprio “est!”.

Aho! Stefano! Sei un fisico!
Ti dice nulla il concetto di approssimazione?
Se qui a menartela da un quarto d’ora…
…hai tirato una riga da lontano
e non sei finito proprio ad est sputato?
Che fisico del lella…
Punzona, no!?!?!
Punzono.

Insomma…

A me è venuto un dubbio.

No, ma dai. E’ est. Scemo d’un Stefano.
Guarda.
E’ anche la lanterna degli esordienti!
Mica hanno messo Z alla prima lanterna degli Esordienti.
Ok, Tutto tranquillo!
Una bella B e andiamo al prossimo punto.
Punzono.

Insomma…

Non sarebbe mica la prima volta.
Roncegno, la prima era Z.
Genova, la prima era Z.
I Caprioli, la prima era Z.
Non so più dove, la prima era Z.

Ah! Ecco. Non può essere Z anche questa volta. E’ B.
E’ sicuramente B.
Punzono.

Insomma…

Noi sappiamo che tutte le altre volte la prima era Z.
Non può essere Z anche questa volta.
E’ B.

Però…
Loro sanno che noi sappiamo
che tutte le altre volte la prima era Z.
E che quindi non ci aspettiamo una Z anche questa volta.
E allora?
Ci fregano… con un’altra Z.
Giusto!

Però…
Noi sappiamo che loro sanno
che noi sappiamo che le altre volte era Z.
E che quindi noi sappiamo
che loro sanno che non ci aspettiamo una Z.
E che quindi sappiamo che ci dobbiamo aspettare una Z.
Perché loro sanno che non ci aspettiamo una Z.

Ma loro sanno che noi sappiamo che loro sanno
che noi sappiamo che le altre volte era Z.
Quindi, visto che lo sanno che noi sappiamo…
allora non ci mettono una Z!
Perché sanno che noi sappiamo che loro sanno

che noi sappiamo che le altre volte era sempre Z.
E perciò… mi sono perso!

E’ Z o non è Z?

Intanto gli altri sono già passati tutti quanti.
Io sono ancora qui.
Meno male che ho fatto partire il cronometro.
Mi sa che le altre le faccio di corsa.

Le altre.
Ma se sono ancora qui!!!
Calma.
Calma….
Le altre volte era Z, quindi io so che… basta!!!!!!!
Non ci cavo un ragno dal buco, così!!!

Calma…
… Lascia perdere le altre volte…
E’ B. Cosa mi costa mettere B?
Ho sentito anche quel tipo dire alle ragazze che era B.
E’ B.
Punzono.

Insomma…

No che non punzono.
Non sono mica qui per allungare le orecchie
e sentire i suggerimenti degli altri.
Solo che vorrei tanto capire se questa
è una B o no prima di andare in paranoia.

Perché mi sono iscritto?
Perché penso di fare queste gare se non ci sono preparato?

Calma
Calma…

A. Scartata!
B. E’ quella giusta. Punzono.
Sembra… quella giusta. Sembra.

Come mi piacerebbe se fosse una Z.
Mi sentirei soddisfatto.
Magari c’era un sistema migliore per capirlo…
Altro che “tirare una riga fino a quella casa là in fondo”…
Ah Ah Ah! Che spasso di metodo…
Lasciamo perdere…
B. Segnamo B.
Non è il caso di lasciare punti in giro fin dall'inizio.
Punzono.

Non sono convinto.

Cioè.
Sono convinto.
Sono “quasi” convinto.
Sono “abbastanza” convinto.
Sono sicuro.
Nel senso che sono sicuro...
... che se mi giocassi un milione direi B.
Perché “è” la B.
Al 95% è B.

Ma al 5% è Z.

Quella linea tirata con gli occhi…

Ho due scelte.
Punzono B e vado via tranquillo?
Non mi piace.
Non mi frega niente se è quasi sicuramente B.
Potrei fare il punto e non ne sarei soddisfatto.
B non mi dice niente. B non mi da emozione.

B …
Sembra quasi che mi voglia uniformare alla tranquillità.
Al rischio calcolato.
Al massimo risultato col minimo sforzo.
Al “meglio un uovo oggi che una gallina domani”:

B

La scelta tranquilla.
Misurata.
Come quando eviti di tentare una strada nuova.
Come quando scrivi il solito pezzo
“chi cosa dove come quando” senza slancio.
Come quando rinunci a chiudere gli occhi
e lasciare andare le dita sulla tastiera.

In fondo è una scelta.

Sei un orientista.
Fatti una semplice domanda.
Sei un B o una Zeta?

Adesso ho la risposta.
Adesso è tutto chiaro.
Adesso le lanterne sono a due passi da me,
con delle belle linee in direzione dei punti cardinali.

La domanda non è rivolta a quella lanterna.
La domanda è rivolta a me.

Io sono una Z.
E ho punzonato Zeta. Avanti col prossimo punto.

13 Comments:

At 12:32 AM, Blogger Pierlabi said...

Ma ci fai un post così per ogni punto? Almeno la 11, però ;-P

 
At 9:51 AM, Anonymous Anonymous said...

Si narra che nei boschi del Caucaso gli orientisti di Baku a questo punto hanno delle crisi d'identità, e in genere si pongono quest'altra domanda: "ma io sono Azerbaigiano o sono A-ZERO"?

 
At 10:38 AM, Blogger Unknown said...

Sei un figo!
Bello sto post...hai tradotto in parole quelli che spesso sono i pensieri in gara :-)

Mi traduci la frase?
"A parte che… insomma… se dùarìa no parlà iscì de chi robb chi…
Vabbé. Ne ho avuto conferma."

:-))

 
At 11:16 AM, Anonymous Anonymous said...

E io che ho aspettato due giorni per leggere una cosa del genere.... Comunque dopo questa esperienza, finalmente, ho deciso di studiare un pò di trail-O. E dai primi studi certi errori non li avrei fatti!

 
At 11:38 AM, Anonymous Anonymous said...

@Piero: sai che avevo intenzione di fare una cosa molto più didattica (almeno lo sarebbe stato per me). Ma poi ho ceduto: ho appoggiato le mani alla tastiera, ho chiuso gli occhi... et voilà. Magari qualche considerazione didattica (sempre per me) la farò quando vedrò i risultati completi.

@Zonori: se c'è una disciplina che mi manda in crisi, è il trail-O. E ti garantisco che quello che ho scritto (anche il pezzo "io so che tu sai che io so...") è realmente stato tutto nella testa.

@Roberta: idem come sopra. Alla fine ho letto proprio tutto quello che mi è balenato per la testa. Crisi di identità compresa. La frase, in milanese, si legge "Insomma, non si dovrebbe parlare così di queste cose" e si intende che quel commento era decisamente di troppo nella gara di trail-O.

@Rusky: sono mooooolto indeciso. Da un lato il trail-O è una disciplina che voglio capire. Dall'altro, mi chiedo se la conoscenza non porti ad azzerare quei travagli mentali complessi che mi rendono il trail-O così divertente.

 
At 12:04 PM, Anonymous Anonymous said...

Il mio sogno è che nel trail-O tutti i punti Z rimanessero sempre come quella Z al numero ... 13 ? di Chiari.

Pensieri, ipotesi, azimut, uso della bussola... e poi la chiarezza che si fa largo nella mente e tutti i particolari della carta tornano; e riesci persino a leggere nella testa del tracciatore, cosa ha pensato, quali meccanismi mentali e tecnici ha cercato di attivare.

Penso addirittura a quel momento nel quale il tracciatore si è affacciato sulla piazzetta, ha considerato le possibilità ... e gli\le è venuta l'idea di proporrre una Z in quel modo.
Non una considerazione goniometrica su una lanterna spostata di mezzo metro a destra o a sinistra, non un azimut di 5 gradi in più o in meno.

Ma un quesito bellissimo. Un trabocchetto mentale. Che si può anche non risolvere... ma che soddisfazione quando tutte le tessere vanno a posto ed il giallo ha una soluzione nella tua testa.

Come quel cocuzzolo a metà della gara di Folgaria tracciata da Roberta!
Un punto inequivocabile, certo, praticamente da passare via in pochi secondi... se non fosse che anche in quel caso... un dubbio... una intuizione. Ed improvvisamente quel punto diventa un thriller. Con una soluzione che è quasi una equazione matematica da risolvere, un problema di scacchi, un murder party con soluzione a sorpresa! Per me quello è il punto più bello che ho fatto in tutte le gare di trail-O cui ho partecipato.

 
At 2:48 PM, Anonymous Anonymous said...

Iniziando a leggere le regole ho capito che di punti Z ce ne possono essere molti che a prima vista non sembrano.... esempio quella del recinto! l'importante è conoscere quelle regole basi in modo da poter giocare alla pari con tutti. Secondo me la prima lanterna era la più opinabile.... mentre le altre (forse anche la 5 traeva in inganno) hanno tutte un senso. Appena sarò istruttore Trail-O te le spiego -))

 
At 9:53 AM, Blogger Unknown said...

Rusky
anche quando si sanno le cose certi errori si fanno, fidati!
Molti fattori entrano in campo, non solo sapere le cose.
In realtà basterebbe individuare il centro del cerchio, leggere bene la descrizione punto e dare la risposta. Il trailO è questo.
Poi però molti altri fattori entrano in campo, spesso non si è concentrati del tutto e si viene distratti da mille stupidaggini: pioggia, gente che parla (qualcuno dice anche qualche bella ragazza che passa per strada), freddo, stress...
..e alla fine dopo tante gare ancora ti ritrovi a dire che avresti potuto non commettere alcuni degli errori fatti!

Io ad esempio sul punto 11 ho visto che le lanterne erano all'interno, e ho pensato che fossero state posizionate così per evitare furti e perchè rimanessero ferme in caso di vento; non mi è nemmeno balenata l'idea di vedere che fossero attaccate alla siepe piuttosto che al recinto. Anche perchè sinceramente non vedevo dove fosse l'attaccatura.

Stefano grazie, i tuoi complimenti sono sempre MOLTI graditi!

 
At 3:27 PM, Blogger Cosimo said...

mi devi ancora una storia slovena... :-D mi pare su Lome...

 
At 5:58 PM, Anonymous Anonymous said...

AAAAAAAARGHHHHH!!!

Lome no! Non puoi dirmi così a tradimento "LOME"! Mi viene la pelle di cappone (e non sto scherzando...).

Ci proverò. Intanto son qui che mi dimeno sulla sedia per la pelle d'oca che mi è venuta. Ormai siamo al riflesso condizionato, alle galline di Pavlov...

 
At 11:03 AM, Blogger Alessio Tenani said...

...a Roncegno la prima non era Z; sai che mi piace essere preciso.. :) ciao, teno

 
At 12:16 PM, Anonymous Anonymous said...

E' vero... non era Z. Era quel famoso discorso della "chioma" che oscillava tra C e D... ma in quei 20 minuti nella piazza di Montichiari per me erano tutte Z ! :-)

 
At 11:38 AM, Anonymous Anonymous said...

X Roberta... sto leggendo le varie raccolte del trail-O a livello internazionale e concordo con te su quello che dici.
Ho visto quanti tranelli si possono fare giocando sulle convenzioni e regole; se poi aggiungiamo che non sempre tracciatore e regole viaggiano di pari passo capisco le difficoltà.
Ma dopo Montichiari, credo che forse qui in Italia si cominci a capire la bellezza di questo sport soprattutto per chi, come me, ama i giochi di testa.
Purtroppo tutto è legato alla capacità del tracciatore e non sempre è di buon livello

 

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