Stegal67 Blog

Monday, April 20, 2009


Una giornata fortunata! (la foto non ci azzecca nulla... ma la cartina di Rovegno l'aveva già pubblicata Rusky)

Visto che PLab mi cede il prestito la battuta, le cose sono andate così:
* iscrizione alla gara di Coppa Italia di trail-O... 5 euro con Mastercard!
* autostrada per Busalla... 6 euro con Mastercard!
* la faccia di alcuni concorrenti all’arrivo del team-GOK al ritrovo... non ha prezzo!
Insomma, tra me e PLab abbiamo contato almeno 4 battute del tipo “Ma anche voi siete venuti qua?”, “Ma non dovevate andare in Valsugana?”, “Ma non c’era la gara di Santa Maria Maggiore?”. Evidentemente, anche se tra gli Uellini di Milano non siamo proprio aficionados del trail-O come Remox e non abbiamo nemmeno il suo spessore tecnico, le nostre ultime incursioni nel novero degli “orientisti da fermo” non sono passate poi inosservate. Il ricordo di Tarzo, poi (quinto Rusky, sesto PLab, settimo Stegal) era abbastanza fresco.

C’è una piacevole nota comune che accompagna le ultime gare di trail-O a cui ho partecipato. Sia nell’immediato post-gara (con la pubblicazione dei disegni con le soluzioni lanterna per lanterna), sia nel post-gara inteso come arco temporale più ampio (con i blog o le pagine web appositamente realizzate dagli organizzatori), ho avuto la possibilità di verificare le mie risposte e le mie lacune “a caldo” con ancora le immagini della gara in mente.
Sembra passato un secolo rispetto a quando, nemmeno molto tempo fa, l’apprendimento delle tecniche del trail-O che passa soprattutto (almeno per me) dall’analisi degli errori era affidato alla memoria orale di “qualcuno che in rete aveva captato che forse quella lanterna avrebbe dovuto essere interpretata come Z perchè...” ecc.ecc.
D’altronde, come diceva Cimabue (quello della pubblicità, non il pittore), sbagliando si impara... ed io in passato ho sbagliato molto! Ma adesso c’è chi mi sta dando la possibilità di imparare dai miei errori, ed almeno a giudicare dalla gara di Loco di Rovegno i risultati ogni tanto si vedono.

Innanzitutto. Era previsto che il gruppo GOK si presentasse ai nastri di partenza di Loco di Rovegno? Assolutamente no! Infatti dopo aver scoperto che Rovegno (teatro di gara della gara di trail-O) non ci azzeccava niente con Roncegno (trittico della Valsugana), le opzioni per il fine settimana del 18 e 19 aprile erano diventate:
- stare a casa a riposare dopo le fatiche dell’Alsazia
- andare in Valsugana
- se proprio proprio... ma proprio... andare a correre una open a Santa Maria Maggiore

In bassa frequenza, il solo PLab inzigava con una proposta “trail-O andata e ritorno in giornata” sulla quale radio-Stegal all’inizio non prendeva proprio la sintonia. Poi però ci si è messo l’amor proprio (“insomma... visto che la gara di Tarzo non è andata così male...”), lo spirito di gruppo (“dobbiamo cercare di difendere il titolo 2008 a squadre!”), il consumismo sfrenato (“e se facessimo prima una scappata all’outlet di Serravalle?”) e la gola (“e se ci scappa una focaccia in Riviera?”) e la decisione è stata presa: avremmo pagato la nostra option call, ovvero la quota di iscrizione alla gara di Rovegno, e se poi avessero prevalso il sole, il mare e lo shopping pazienza! Ci avremmo rimesso solo il prezzo della option. Se invece il trail-O si fosse rivelata l’opzione giusta, ci saremmo presentati al via con una iscrizione in tasca.
Ed è stato così che siamo arrivati in Val Trebbia: PLab lo scatenato, Bibi la criticona (ma era solo arrabbiata per non aver trovato le scarpe della sua misura all’outlet) e Stegal “faccia da Mastercard”...

In un fresco sabato pomeriggio la gara parte, ed al minuto zero viene chiamato Stegal... ma che è??? Devo fare lo speaker pure oggi???
Per la descrizione, magistrale nella sua completezza e nella grafica, della gara vi lascio al blog del bi-campione italiano M35 Marco Giovannini http://mary-marco.blogspot.com/2009/04/loco-di-rovegno.html
Io mi limito a descrivere, per chi volessi farsi quattro risate, le mie paturnie (definiteli pure “giochi mentali” o qualcosa-altro-mentali...).

Primo punto a tempo: mi giro verso la zona delle lanterne (5) e ne scarto subito tre, ma con gli occhiali nuovi le due sullo sfondo appaiono quasi indistinte... chiedo se mi posso alzare per avere una maggiore visuale, nessuna risposta... lo chiedo di nuovo, nessuna risposta... poi l’ottimo papà Michelotti mi dice “Scusa, stavo pensando. No, è meglio se non ti alzi”. “Ok, allora B” (e che il cielo me la mandi buona...). 23 secondi.

Secondo punto a tempo: 4 delle 5 lanterne sono ancora le stesse. Mi girano la mappa e... NON CAPISCO PIU’ NIENTE!!! Cosa sono quelle croci? Il parco-giochi dei bimbi? Davanti a me ce ne sono una infinità... sulla carta vedo 4 croci... cerco un riferimento nell’angolo del recinto, nel bordo della casa sullo sfondo... niente! La curva del sentiero.. niente! Provo a contare ancora i giochi e le croci ma non mi torna nulla... Paolo Bianchi scandisce i pochi secondi che mancano al tempo limite... “B!” dico, e poi un pensiero “Che cavolata! Era B anche quella di prima”.

Perchè poi non avrebbero potuto essere tutte e due B le risposte? Chi lo sa? Ma chi mi conosce o mi ha già letto http://stegal67.blogspot.com/2008_12_01_archive.html sa che quando nelle gare di trail-O c’è da andare dritto in loop del tipo “io penso che tu pensi che io penso... allora tu pensi che io penso...” ecc.ecc.ad libitum, lì non mi batte nessuno!
Vado al terzo punto e rispondo con quello che mi sembra quello più ovvio (dal momento che nei punti a tempo manca la risposta Z): “B!”. Terza B. Come la classe con la quale ci azzuffavamo al liceo...
Il pensiero con cui mi accingo a raggiungere Stefano G.(alano) per recuperare la mappa di gara é: “3 B... impossibile! Che fardello di errori mi porto già sul groppone?” che supera di una incollatura “3 B... impossibile! Ma almeno una sarà stata giusta, no?”
Insomma. Un po’ sbalestrato ed un po’ perplesso risalgo la strada verso il paese ed inizio, capofila, la caccia alle 16 risposte “normali”.

Primo punto. Già nel panico. Scaletta termine est. Mi affaccio dal punto di osservazione e di scalette ne vedo almeno 3. Sulla carta: una sola! Strabuzzo gli occhi e cerco di convincermi che non è un sogno... niente! A questo punto mi appoggio al muro di cinta della chiesetta e cerco di distrarmi, penso che se il secondo a partire arrivasse ora e mi trovasse così... ne avrebbe ben donde a pensare che sono mezzo matto!!!
Per fortuna ho la possibilità di rimanere un paio di minuti buoni per conto mio. Mi estranio dalla competizione quanto basta per ritrovare la concentrazione e trovo la risposta corretta.
Sui punti successivi nessun patema particolare, alcuni li azzeccherò ed altri no. Un bel quesito il punto 5 che si doveva osservare praticamente dalla stessa zona del punto 2 (chi avesse fotografato la scena avrebbe visto Susy DePieri, Renato Bettin, Roberta B. ed altri guardare fissi verso est ed il sottoscritto in mezzo a loro intento a guardare da tutta un’altra parte...).
Un bel punto 8, già descritto nel blog di Rusky come “le Z come piacciono a me” (a lui... ed anche a me!), e secondo me anche un bel punto 9: per fortuna ho guardato solo la distanza della lanterna e non le curve di livello sulle quali forse c’era qualcosa che non andava. Un altro bel punto 10 con decisione da prendere da distanza siderale, e poi via con le ultime lanterne da fare tutte d’un fiato. Tutte molto apprezzabili, secondo il mio parere, anche se quella 15 sbagliata da tutti i concorrenti forse tanto sbagliata alla fine della fiera non doveva essere.

Nell’immediato dopo gara scambi di opinioni... “Come è andata?” mi chiede la Campionessa del Mondo? “Mah! Sono partito tutto sbalestrato... devo aver cannato una se non due lanterne a tempo...”. “Ma dai, non erano difficili...” e così Roberta, gentilissima come sempre, comincia a spiegarmi il perchè ed il percome dell’analisi del secondo punto a tempo.

R: “Insomma: alla fine era chiaro che la risposta giusta fosse B!”
S: “Come B?!? Era una B?!?...”R: “Certo!”
S: “Ma se anche la terza lanterna a tempo era una B!”
R: “Certo che era B!”
S: “Vabbé, allora la prima doveva essere una A...”R: “No, era una B anche quella! Erano 3 B!”
S: “Ma allora le lanterne a tempo le ho fatte tutte giuste!!!”
R: “...E ti lamenti?”

Insomma. A quel punto il pensierino che non tutto fosse andato storto nel sabato pomeriggio della Val Trebbia, e che “faccia da Mastercard” ne avesse combinata una delle sue, ha cominciato ad affacciarsi. Anche perchè da un esame delle risposte di Rusky c’erano solo tre punzonature diverse tra noi, una delle quali proprio sul secondo punto a tempo (quindi a me favorevole), perciò non restava che attendere la classifica... con Marco che già sosteneva che io avessi messo a segno un en-plein.

Invece no. O meglio... alla fine dell’esame dei cartellini mi son trovato caricato di 3 errori. Ma anche il vincitore di giornata, al secolo Guido Michelotti (per sapere la stima che ho io di Guido si vada a leggere il pezzo sul blog del 26 settembre 2007) ne ha fatti 3 pur avendo fatto una gara quasi perfetta.
Ed anche Roberta F. (terza) e Rusky (quarto).
Con la differenza che il terzo ed il quarto posto hanno sbagliato un punto a tempo trovandosi così caricati di 60 pesanti secondi nel computo del tempo impiegato. Mentre io, pur con le mie evidentissime difficoltà nei punti a tempo (per i quali impiego una eternità), ho mantenuto uno spicciolo di secondi di vantaggio che mi consentiranno di salire sul podio finale di Coppa Italia Elite, indicato come “un atleta ormai emergente”... (che mi sembra un po’ una contraddizione in termini, ma vabbé).

Tutto sommato, ritengo che sia stata ancora una giornata fortunata. Finché alcune mie risposte arriveranno “de panza” non potrò sempre competere con le vecchie volpi (anche se ormai qualcuna me la lascio dietro spesso e volentieri, ed in fondo è il terzo podio in Coppa Italia dopo Roncegno 2008 e Folgaria 2008). Adesso non resta che Asiago a metà maggio per portare punti alla causa della società, poi in agosto andremo a provare il trail-O nelle gare Open in Ungheria e vedremo se in autunno riporterò in Italia qualche cognizione di causa in più e qualche paturnia mentale in meno.

Fino a quel momento “faccia da mastercard” ritornerà a vestire i panni (sporchi) del ci-o-ista. E chissà perchè sono convinto che qualcuno tirerà un sospiro di sollievo :-)

3 Comments:

At 3:01 AM, Anonymous Anonymous said...

Si, probabilmente lo e

 
At 11:32 AM, Anonymous Anonymous said...

quello che stavo cercando, grazie

 
At 11:34 AM, Anonymous Anonymous said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

 

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