Il primo pensiero è che sono morto. Tutto attorno a me lo conferma. NOn ho più fiato, non riesco a connettere. Persino la vecchia ernia ha deciso di farsi viva di nuovo... E poi quello che intravedo, sono inginocchiato a terra e vedo solo dei calzari liturgici... si, sono decisamente al cospetto del Good Lord, pronto a rispondere alla lunga (oh se è lunga!) lista di peccati che dovrò scontare.
Che strano... essere sopravvissuto alle O.Marathon, alla notturna di Sassofortino, alle Brughiere Nord e Sud, persino ad una rissa con Vlade Divac... Doveva proprio essere il mio destino quello di esalare l'ultimo respiro alla notturna di Torcegno, tracciata da Matteo Sandri in modo per nulla simile a quella dell'anno scorso a Sassofortino (che avevo giudicato molto pericolosa come gara di contorno!).
Adesso il mio sguardo sale ad abbracciare i calzari ed una specie di tunica... poi si allarga a comprendere un volto da eterno bambino incorniciato dalla classica barbetta incolta con cui lo vediamo nelle immagini all'oratorio... Impiego un paio di secondi per capire che chi mi sta di fronte è Dario Pedrotti in persona, che non sono ancora al di là anche se i dolori sono veri ed il respiro tarda ad arrivare. Dario Pedrotti che non era schierato alla mia sinistra al via di Torcegno, dove c'era invece Marco Giovannini shock-atamente (per me) in divisa Erebus.
Avevo persino pensato che Dario volesse, come Stefano Zarfati in MB, partire con più calma un paio di minuti più tardi per andare a rimontare tutto il gruppone lungo le farfalle del percorso made-by-Matteo.
In un solo paio di secondi monta invece in me un po' di vergogna per quel che ho fatto, o meglio che non ho fatto, in questa notturna: non ho dato nulla, ho esaurito la benzina prima di metà percorso (laddove ero peraltro già ultimo anche se ancora a contatto visivo con Davide Spagnoli), ho patito la salita il piano e la discesa di un percorso disegnato per essere fatto dagli Elite in notturna, e che io stavo facendo comunque alle luci della sera che ancora rendevano certe lanterne visibili da lontano nei prati attorno a Torcegno. C'è poco da giustificare ed attribuire alle fatiche della settimana di lavoro, alla categoria ancora una volta scelta per fare fatica (e cercare di scontare un po' quella lunga lista di cui sopra... perchè il Good Lord coi calzari giusti ancora mi aspetta), mentre nelle categorie regionali B e talvolta C corrono persino nomi coi punti Elite!
Mi dispiace un po' per chi mi ha incitato prima e durante la gara, al passaggio dal primo centro della farfalla (al secondo passaggio c'erano solo gli ultimi ritardatari che si apprestavano verso il campo sportivo ed al terzo passaggio al piazzetta di Torcegno era completamente deserta).
Mi dispiace un po' di più per Matteo, il cui impegno di tracciatore meritava da parte mia un po' più di benzina in corpo da spendere; spero che ci sarà una prossima occasione per correre su un tracciato di Matteo (ma ho detto "correre", non pedalare!).
Per il momento, che cali un velo pietoso sulla mia gara di questo sabato pomeriggio. E' tempo di dormire...
1 Comments:
Quanti problemi per una gara che non era fatta per te.... diciamo che, per come l'abbiamo corsa noi, era un allenamento fisico, e si sa (parole scandinave) che tu devi dimagrire,.... per andare in cielo!
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