Stegal67 Blog

Wednesday, March 23, 2016

Ti abbraccio, gigante buono




Gigante Buono. Così Manuela Manganelli ha definito il mio amico Marco Brandi sul sito Fiso. Proprio così. Marco è stato un gigante nel senso fisico e nel senso morale della parola. Ed era davvero buono. Con me lo è sempre stato. Ieri sera, quando ho ricevuto l’sms con la notizia della scomparsa di Marco, la mia mente è volata ad un momento che ricordo ancora nitidamente, eppure correva l’anno 2002; il momento nel quale ho incontrato Marco per la prima volta, Carano, Val di Fiemme.




Campionato Italiano CSI M35, in un bosco da favola, con un numero di iscritti che non creava alcuna coda in zona partenza. Eravamo lì, appoggiati proprio a quel recinto che sta appena a nord della collinetta con il triangolo di partenza. Io, il gigante buono, e due bambine magrissime vestite di blu con indosso una maglia “CCR Roma”. Chi fossero le due bambine, che Marco sovrastava come a proteggerle, non serve che io lo dica. Il gigante era proprio Marco.

Uno scambio di battute prima della partenza, tra due perfetti estranei:
“Un lungo viaggio da Roma fino a qui…”
“Si, ma ne è valsa la pena per le bambine… guarda che bel bosco!”
Rapidi scambi di battute ne avremo avuto ancora, nel corso degli anni seguenti. Di solito, io lo provocavo implorandogli di convincere una di quelle due bambine, poi diventate ragazze, poi diventate donne, a platinarsi i capelli per aiutare lo speaker a distinguerle: inconfondibilmente Adrienne o Andreina se viste da lontano, ma quando passano a tutta velocità nell’arena di gara è l’una o l’altra? Immancabilmente, Marco sorrideva… d’altra parte quale papà avrebbe mai fatto confusione? Nel corso degli anni, era diventato una specie di gag: “Marco! Mi raccomando! Una delle due… platinata!” “Stefano! Non è difficile!...” e provava a convincermi che avrei potuto distinguerle da un microdettaglio nella acconciatura. “Marco! Non è difficile se corressero alla mia velocità! Ma le tue figlie VOLANO!” e finiva a sorrisi.
Lo ricordo anche in uno dei giorni emotivamente più importanti della mia vita: 1° giugno 2013, Campionati Italiani Sprint a Subiaco. Quella volta Marco rimase con me almeno 20 minuti prima della partenza, sul ponte che indirizzava verso il parcheggio. Ne avevo bisogno, e lui lo aveva capito.
Ma per me Marco resterà sempre il gigante di quel giorno nel bosco della Val di Fiemme. Gigante e buono. Ti abbraccio Marco!




0 Comments:

Post a Comment

<< Home