E' mancato il signor Giorgio
L’orienteering è uno sport fatto anche di tradizioni. Una di
queste si manifestava ogni volta che la macchina con il lanternino fatto all’uncinetto
valicava la frontiera di Maslianico, con l’occupante già consapevole che quel
giorno in Canton Ticino si sarebbero pigliate solo sonore mazzate. Canton
Ticino, dove si narra che ci siano anche orientisti tapascioni come me, ma
nessuno è mai stato in grado di indicarmene uno.
La tradizione? Presto detto: si imbocca il Ponte sulla Breggia, poi salita verso sinistra alla dogana di Pizzamiglio dove si passa la frontiera sotto lo sguardo severo dei “Bernasconi” provenienti dalla Svizzera interna (questa è per chi è avvezzo con la serie “Frontaliers” trasmessa dalla TSI – Televisione della Svizzera Italiana), pochi metri ed ancora a sinistra verso Via del Breggia ed immediata svolta a destra nel parcheggio del BP.
Al bancone del gestore, il guidatore dell’auto con il lanternino
fatto all’uncinetto avrebbe trovato il signor Giorgio Tettamanti, proprio “signor
Giorgio” come io ed altri eravamo abituati a chiamarlo. I suoi dipendenti lo
avrebbero visto pronto a partire per qualche località del cantone, con il
borsone SCOM Mendrisio, il sorriso sulle labbra di chi sa che sta andando a praticare
la sua attività preferita, gli occhi brillanti che guardano lontano alle
insidie di una cartina che probabilmente conosce a memoria, per averla
frequentata in tante gare della sua carriera o persino cartografata lui stesso.
Sono convinto che tanti orientisti lombardi e non sono abbiano nella loro
collezioni cartine con “rilievo e disegno: Giorgio Tettamanti”, o con indicata la
coppia “Fausto e Giorgio Tettamanti”.
Direi anzi “non solo lombardi”. La carta di gara del recente
Campionato Europeo sprint disputato a Neutchatel, nella versione “old” che
tutti i partecipanti hanno sicuramente avuto tra le mani per prepararsi alla
competizione, era stata proprio realizzata da loro nel 2010:
http://news.worldofo.com/2021/05/12/eoc-2021-all-you-need-to-know/
La carta di gara di Monte San Giorgio sulla quale si sono
corsi i Campionati Europei del 2018, per me ha un significato assai maggiore
quando penso che su quella carta ho vinto la mia prima gara di orienteering nel
1999 (e poi ci ho vinto altre due volte negli anni successivi)… e posso pensare
a quante volte il signor Giorgio deve essere andato su quel terreno per i
periodici aggiornamenti dei rilievi! Glielo dicevo ogni volta, gli dicevo che quella carta mi portava
fortuna più di altre, e una volta mi ha risposto “non è mai questione di
fortuna! L’orienteering è sempre solo una questione di abilità”. E quando gli ribattevo
“Si… però se vado a correre a Gudo tra i roccioni…” e la chiosa finale era
sempre sua: “La carta ed il terreno sono sempre lì attorno a te. Sei tu che li
fai diventare facili o difficili!”. E talvolta tutto questo scambio di idee succedeva
mentre mi portava alla gara sulla sua macchina.