Stegal67 Blog

Monday, January 29, 2007

Domenica senza traffico...

... e con un bel raffreddore più tosse da lasciar sfogare in fretta, anche perchè le gambe sono tornate ad essere più molli di un fico marcio ed i Boschi di Carrega si avvicinano!

Programma \ consuntivo della giornata:

- sveglia ora tarda
- pulizia della casetta, che è già sufficientemente ed universalmente vilipesa (nel passato e nel presente) e se non la curo un po’ mi casca pure sulla testa;
- termine lettura del libro di Robert Ludlum “Codice Altman”; giudizio critico: tavanata galattica! Per gli amanti del genere torno a suggerire, sempre di Ludlum, “Il Patto” oppure (ma solo se si vuole stare svegli fino a tardi per finire il ibro “Il mosaico di Parsifal” con l’eroe dei miei giorni giovani Havelock\Havliceck;
- inizio lettura libro di Domenico Cangemi “Il passo del cordaio”... piantato lì dopo 5 pagine: la descrizione dello sfigatissimo protagonista sembra il ritratto sputato del sottoscritto: in questo momento non ho bisogno di aggiungere altra benzina sul fuoco della follia!
- censimento nel box e in cantina del materiale a disposizione per la prima tappa “Milano nei parchi”: mi mancano ancora cartellini, lanterne, pali e punzoni... poca roba :-)
- compilazione dei cartellini per una sessantina di partecipanti (in realtà si sono già iscritte un duecentinaio di persone...)
- scrittura di numero 3 lettere diverse per ottemperare ai doveri di partecipante alle riunioni della Commissione Stampa della Fiso, così almeno ho finito i compitini che mi sono portato a casa martedì sera ultimo scorso
- svolgimento dei compiti di inglese (doppia razione): tema sui prodotti derivati esotici (no google, sennò no imparo) e poi il maledettissimo compito di grammatica :-(
- ricevo uno autentico “pacco” causa blocco traffico, e quindi mi tocca preparare by myself tre contributi per rivista scacchi di prossima uscita
- scrittura di numero due lettere di presentazione (in inglese) per colleghi intenzionati a dare le dimissioni e andare all’estero a seguire dei master
- dulcis in fundo: preparazione di 5 diconsi 5 riunioni di lavoro da tenersi prima di mercoledì pomeriggio, lettura di un centinaio di e-mail arretrate del lavoro e studio di qualche documento di analisi che mi fa pensare che ormai l’italiano e la chiarezza nella scrittura sono arti dimenticate (blog a parte... ma ormai tutti anche sul lavoro scrivono come se stessero scrivendo un blog). Ho deciso che faccio rifare le analisi da capo a piedi!!!

Una volta Beppe Grillo ha scritto che il lavoro svolge ormai la sola utile funzione di tenere la gente lontana dai guai che può crearsi nel tempo libero. Io invece sono convinto che l’orienteering svolga la buona funzione di tenere ME lontano dai guai in cui mi posso cacciare se non vado in giro per boschi ed avvallamenti.

E una volta Oscar Wilde disse che il rugby è un buon motivo per tenere 30 energumeni lontani dal centro della città. Io ribadisco che l’orienteering è un buon motivo per tenere occupati gli isterici come il sottoscritto: quindi che la Federazione si dia una mossa! L’anno prossimo niente sosta invernale per la C.O.!

Monday, January 15, 2007

Primo allenamento del Comitato Regionale Lombardo

Ieri a Revislate, cartina del Bosco di Solivo (o solo Bosco Solivo, non ricordo) primo allenamento del CRL e prima occasione per tirare via la ruggine invernale con un sano contatto con cartina, terreno, bussola e lanterne. Gli allenamenti, almeno quelli cui ho partecipato io prima di riprendere la strada di casa, proposti al gruppo dei “duri” (nel quale sono stato improvvisamente cooptato) consistevano in due percorsi da affrontare uno al mattino ed uno al pomeriggio. Obiettivo dell’allenamento: navigazione grossolana per arrivare dalla partenza ad un primo grappolo di lanterne molto ravvicinate, poi orientamento fine in area grappolo, poi ripartenza verso un numvo grappolo distante magari 1 km, poi orientamento fine... ecc.ecc.
Ingrediente a sorpresa il fatto che alcune lanterne potevano non essere state posate, quindi suggerimento del magister Roberto Biella è stato quello di non cercare la lanterna ma di cercare sempre l’oggetto. Obiettivo questo non sempre facile, vuoi per una certa abitudine consolidata di far scattare il relé negli occhi al primo pixel arancione, vuoi perchè le zone ad ampia visibilità consentivano davvero di scorgere l’oggetto colore arancione prima ancora di vedere l’oggetto segnato in carta.
Primo giro in 59’40”, un tempo decente per il giro lungo (lo so che i tori hanno viaggiato sui 40’!...) con un buon orientamento fine in zona punto, ma le lanterne erano oggettivamente facili, e qualche problema ai piedi che si sono ritrovati a distanza di due mesi da Tradate a correre sullo sconnesso (sentieri con ciottoli sparsi) e sui rami: la desuetudine mi costerà un po’ di mal di piedi per un paio di giorni. Anche l’equilibrio nelle zone un po’ rovose non è quello di due mesi fa: qualche capitombolo pesante al suolo per non aver visto ostacoli a livello del terreno, ed una strana e spero passeggera idiosincrasia ai rovi pesanti, evitati con rispetto e timore... ma è pur sempre un allenamento! Il passo è quello di sempre, lento sul piano, lento in discesa, lentissimo in salita; mi chiedo cosa sarebbe stato di me senza gli allenamenti invernali, probabilmente sarei ancora lì a navigare tra i grappoli. Vorrà dire che chiederò sempre di partire presto in griglia.
Secondo giro in 56’04”, tempo assai meno decente (il giro era più corto e con meno dislivello) dovuto anche all’accumularsi della stanchezza ed al fatto che, non sapendo che entrambi gli allenamenti si potevano fare al mattino, mi ero rimpinzato di succo di mela in attesa della seconda partenza prevista alle ore 14.00. Buon ultimo, un errore sull’ultimo grappolo, con un uscita dal punto che mi ha mandato a 90° da dove volevo effettivamente andare (un paio di minuti persi).

Per il prossimo allenamento, 28 gennaio, in programma il blocco del traffico. Occorrerà verificare se si potrà arrivare sul luogo dell’allenamento (non è una gara, non c’è un calendario o una manifestazione sportiva ufficiale), cosa cui dovremo pensare anche per il 25 febbraio, giorno nel quale è previsto il blocco del traffico in “tutta la pianura padana” e c’è anche la gara ai Boschi di Carrega.

Thursday, January 11, 2007

E' vero. Il mondo è MOLTO piccolo

E così, di punto in bianco dalla sera alla mattina, eccomi catapultato nel bel mezzo dei cantieri per la fusione Banca Intesa – San Paolo. Dalla sera alla mattina, buttato a Moncalieri come se fosse dietro l’angolo (per la precisione al Lingotto) a parlare .. di che cosa??? Boh! Non lo so bene neppure io, capirò questi giochi quando ormai forse sarà troppo tardi...
Però dalla riunione di oggi una cosa l’ho capita: che il mondo è piccolo, molto piccolo per noi, forse troppo piccolino. Ultimo esempio: entro nella sala riunione, io ed i miei 10 colleghi belli agguerriti.
Dopo di noi entrano i neo-colleghi del S. Paolo. Uno in particolare colpisce la mia attenzione: alto, pochi capelli, sulla cinquantina... un tipo come tanti altri eppure, eppure, mi dico che quel tipo io devo averlo già visto da qualche parte.
Istintivamente gli metto gli occhi addosso e lo seguo per un po’... nella mia mente agile (come una pantegana) si fa largo un pensiero. Ma come si fa ad andare da uno sconosciuto, anzi dalla controparte, a chiedere... Non si fa! E’ seduto 3 posti più in là rispetto a me, e io continuo a guardarlo, e lui se ne accorge, mi guarda, poi sposta lo sguardo, poi mi guarda di nuovo... e fa una faccia! E io mi dico “Eppure sembra proprio lui”. No, non è amore a prima vista, ma chi romperà il ghiaccio?
Ci pensa lui.

LUI : “Mi sembra che noi ci siamo già incontrati da qualche parte...”
IO: “Stavo pensando la stessa cosa... “ (attimo di pausa) “Io dico che ci siamo incontrati a Cuceglio”
LUI : “Ma tu non eri uno degli istruttori?”
IO : “E tu non eri uno di quelli che hanno vinto la gara?”

Ebbene si. Cari Roberta, Piero, Remo, Dario ed uellini vari, al tavolo delle trattative stava seduto uno dei partecipanti al corso motivazionale di Cuceglio di due anni fa. Anzi, uno d quelli che aveva pure vinto la tappa nell’edizione nella quale Roberta ed io abbiamo fatto da istruttori.
A quel punto, l’inizio della riunione è stato puro caos, con i megaultrafunzionari a chiedersi perchè quei due deficienti si salutavano come vecchi compagni d’armi e come avessero fatto due tizi che apparentemente si erano “incontrati una volta in un bosco” a ricordarsi le rispettive facce.

Sarà che orienteering = cose che non si dimenticano? Sarà che l’esperienza di quel signore gli è rimasta talmente impressa da non scordarsi del sottoscritto (e da chiedermi di salutare la signorina bionda che faceva da istruttrice... Roberta, saluti da Torino!).
E sarà mica che il mondo è mica così tanto grosso come ce lo immaginiamo?

E infine: ma quante probabilità c’erano che io, buttato all’ultimo momento a Moncalieri, incontrassi in riunione proprio lui? Forse le stesse probabilità che accadano altre situazioni veramente improbabili: ad esempio che un orientista milanese incontri in un ristorante danese di Roskilde al tavolo di fianco un altro orientista norvegese contro il quale anni prima aveva disputato (vincendole!) le semifinali della Vikingekort nello Jutland, e che ognuno dei due si ricordi il nome dell’altro, nome cognome e soprannome! Testimoni Andrea “Rebelot”, F.S., Bibi, le bistecche e soprattutto la birra (buooooonaaaaaaaa) del Jensen Bofhus di Roskilde!

Il mondo è piccolo per noi orientisti, molto piccolino!

Thursday, January 04, 2007

Obiettivi 2007... due ma segretissssssssimi!

Il foglio excel delle gare del 2007 comincia a prendere forma. E’ il foglio excel dei sogni, più che delle certezze, è il foglio del “se fossi milionario” (in euro) ... che vita sarebbe a rimbalzare qua e là per l’Europa su cartine belle o brutte? Ho provato a guardare il 2007 alla luce dei due segretissimi super-obiettivi di stagione, che non posso dire apertamente perchè sennò la gente comincia a farsi un sacco di risate ma giuro giuro giuro che ci sono e magari vedremo a metà anno a che punto siamo...
Il primo appuntamento dovrebbe essere quello dei Boschi di Carrega (Parma), che mi fanno venire in mente le corse serali in compagnia di Riccardo e Guido dopo il lavoro; quando ero da solo all’Ilga hotel entravo nei boschi da Collecchio lato Cedacri, con loro invece da Sala Baganza; mi ricordo delle belle pendenze! La non-evidenziazione della gara sul mio excel è legata al fatto che in contemporanea ci sarebbe quella bella accoppiata portoghese 4+2 giorni... ma i sogni muoiono presto e allora coi piedi per terra andrò alla Carrega. Nelle due settimane successive Taino, sempre gettonato, e Menaggio che mi piace poco come carta con quelle curve di livello stampate “alla svizzera”, ma non si può mica correre solo a Bedolpian anche se in contemporanea c’è la Lipica Open... ma vale più o meno lo stesso ragionamento del Portogallo!
Il 18 marzo propone due scelte: Rovio per il TMO oppure Pavone con l’accoppiata Trofeo Piemonte + Trail-O... per il momento non ho ancora scelto. Il fine settimana successivo andrò in Brianza a fare le mie solite figuracce sulla mountain bike (col cavolo che userò quella bella che ho comprato da Fondriest... sono col sedere per terra ogni chilometro e la spacco subito, meglio usare il “cancello” che è già tutto sciancrato). Coppa Italia di Aviano... indecisione totale (se almeno facessero fare la notturna anche a noi peones! Magari provo ad imboscarmi con la scusa del pezzo per il sito Fiso, anche se poi chiederei di farlo ad Anna C. che è bravissima). Il fine settimana successivo è già Pasqua, e sul foglio excel ci sono segnate l’Olanda, l’Alsazia e la Danimarca (Nord Jutland, bei posti); ma magari il Trentino organizza ancora quest’anno il gemellaggio o gli allenamenti dove accettano anche gli impiegati. Passata la Pasqua salterò, penso, la Coppa Italia di Prato per concomitanza con altri impegni, e poi il fine settimana successivo ecco un bel TMO + organizzazione ad Arsago Seprio... mi prenoto per il posto di giudice d’arrivo. Per l’ultimo fine settimana di maggio i desideri volano in Germania o in Ungheria, più probabile il TMO a Cademario! Maggio inizia con gli italiani middle in Val Vigezzo... ci sarò? Non ci sarò? Correrò o lascerò campo libero per la vittoria a qualcun altro? Poi il fine settimana nella periferia milanese con contorno di una bella Milano nei parchi e grande appuntamento in cima al mondo italico ai Laghi di Fusine (o di fusione) per due belle mazzate nei denti! Qui comincerò ad avere una idea chiara delle mie possibilità “obiettivi 2007”. Ultimo fine settimana di maggio con il Penice oppure Santa Colomba... perchè rinunciare a perdersi tra le 1000 e una depressione trentina? Ma forse si potrebbe anche per una volta strappare la regola e puntare al Chicken Challenge salisburghese... 2 e 3 giugno mi spiace per il Trofeo Centri Storici Lombardi ma se sto in piedi mi trovate a Barricata! Giugno è “la quiete che precede la tempesta”, non vedo ad oggi nulla di meglio di un TMO, poi del JTT al Lavarone e poi addirittura un fine settimana di stop. In attesa del delirio: il piano è chiaro HighlandsOpen+5giornideiforti+Aquitania... se ce la faccio mi complimento da solo. Fine luglio e agosto a seconda delle ferie residue che potrò prendere (Slovenia? Ungheria? Boemia? Slovacchia? Scozia? Ucraina per i mondiali no... troppo lontano). Poi vedo un 25 e 26 agosto con la due giorni della Lessinia e Nova Ponente la domenica: ho già anticipato che mi vedo proiettato a Sega di Ala il sabato ed a Nova la domenica! L’inizio di settembre, se ci si riesce, con Marilleva ed i Simbruini e qui già la stagione ha parlato ed il primo obiettivo è già bello che andato (ma io sono stato ben attento a non svelarmi e sicuramente nessuno ha indovinato qual è... un piazzamento agli italiani? Neeeeeeeeee.....). Poi un paio di fine settimana nei quali sarebbe bello fare la spola col Primiero: ma dico, non si potevano compattare le due gare? Evidentemente no :-( peccato. Coppa Italia di Arco e, se mi gira, potrei anche fare un salto al Lavarone per gli italiani MTBO, tanto per il secondo obiettivo stagionale i tempi sono già stati maturi (e anche qui nessun indizio!).Resta il finale di stagione in Trofeo Lombardia, giusto per capire se le gambe girano ancora; ho segnato la 5 giorni di Turchia tanto non se ne parla nemmeno, poi Venezia (perchè un giorno tornerò a correre nelle calli), Voghera che è una novità e Dervio dovemi sono atanto divertito nel 2005 per finire, sperando di avere ancora tante energie per incrociare le spade con gli amici.

Monday, January 01, 2007

Finale di stagione

Cedere nel finale di questo 2006 già di per sé non trascendentale è stato un po’ come arrivare al traguardo camminando per non aver trovato la 100 dopo una brutta gara. Probabilmente la complicità di una qualche forma virale, dello stress del lavoro, di qualche impegno sportivo supplementare, della perdita repentina di peso di questi mesi... tutti questi fattori hanno contribuito a fermare il motore proprio il pomeriggio del 26, quando invece avrei potuto raccontare l’ultima follia, ovvero la 9° Stramoncucco corsa a Moncucco di Vernate il 26 mattina a 6 sotto zero con un nebbione da tappa dolomitica e le curve sulla strada e sui sentieri da affrontare con molta circospezione causa ghiaccio sul terreno e causa anche il fatto che col nebbione le frecce colorate si vedevano solo all’ultimo momento. Con pochissime ore di sonno alle spalle, ed un riscaldamento approssimativo se non nullo, il gelo e la poca preparazione non potevano che condurmi ad una piccola contrattura muscolare e ad una prova in linea con quelle precedenti: la proiezione finale sui 21 km sarebbe stata ancora di circa 1h48\1h50, con la differenza che sui 14 km speravo di poter andare più veloce. Sarà che ormai ho preso il passo impiegatizio e quindi affronto i 14 km allo stesso passo dei 21 per mancanza di cambio di ritmo (come quando, trascorse le velleità giovanili dell’HA, finivo per affrontare le HB alla stessa velocità, ma perdendo ovviamente terreno): risparmio i miei tempi sul km, che terrò solo nelle mie tabelle. Tanto il 26 pomeriggio è cominciata la “follia virale” e le corse di questi giorni hanno avuto un raggio decisamente più breve:
- un letto o qualcosa di morbido per evitare di svenire direttamente sul pavimento, e non sempre ci sono riuscito perchè il bozzo sul naso è lì a dimostrare che non è stato il pavimento ad ergersi di 90° (come il mio cervello ha registrato negli ultimi attimi di pseudo lucidità) ma io a crollarci sopra
- oppure, molto meno drammaticamente, uno specifico luogo della casa dove ritirarsi in tempo... e non dico altro.

L’idea di base ora è quella di aspettare con calma il ritorno delle forze, bere in quantità (non facile), ricominciare ad assumere cibo in quantità sufficiente e magari andare a vedere il 14 a Sesto Calende i primi allenamenti lombardi organizzati da Corrado Arduini. Per i due obiettivi 2007 c’è ancora tempo e poi anche quelli bravi fanno delle pause (magari volute e programmate) negli allenamenti, no? Bene, la mia sosta è in corso, metterò fuori il cartello “Atleta a riposo: non disturbare, sto lavorando... per me!”.