Lo TSEB ed il BEST del 2015 di Stegal
Un altro anno sportivo va in soffitta e, come nelle
tradizioni delle migliori pubblicazioni sportive, in mancanza d’altro la prassi
è quella di andare a ripercorrere i momenti più significativi dei 365 giorni
appena trascorsi. Oddio. “In mancanza d’altro” proprio no!
Altrove c’è infatti l’oriblogger più medagliato d’Italia (se
dico “più letto” vuole vedere i dati Auditel) che già intreccia tenzoni valide per il 2015 sul
filo dei secondi con i giovani virgulti del Trentino; per i giovani indiani delle
pianure dell’Arizona, la condizione necessaria per il passaggio allo status di
guerriero è la vittoria su una belva feroce… i ragazzi delle montagne a sud
dell’Alto Adige, invece, devono andare a misurarsi con le gambe magiche del
suddetto oriblogger, e solo dopo aver portato a casa qualche vittoria potranno
acquisire lo status di Elite.
In un altro Altrove la oriblogger italiana che vanta in
maggior numero di tentativi di imitazione ha appena completato una saga di fantascienza che, al confronto, quella di Guerre Stellari o di Star Trek è una
telenovela per casalinghe disperate.
Dopo aver apprezzato ancora una volta il titolo che Dario P.
ha partorito per descrivere la sua annata sportiva, dopo aver rosicato per le
sue vittorie e le sue medaglie, dopo aver infine un po’ invidiato persino l’ennesima
targa che Larrycette ha portato a casa come dominatrice del campionato regionale categoria WC, potevo forse io esimermi dal raccontare per sommi capi la
MIA stagione sportiva? 2014?
Si. Potevo. Ma questo avrebbe significato il racconto passo
per passo della mia “Stramoncucco” di domenica scorsa, cioè quello che è
successo tra questo momento qui…
(partenza… si vede
che sono bello pulito e tonico?)
... e questo momento qui:
(arrivo, con il mio “allenatore”…
si vede che la faccia è congelata dai -7 della tundra gelida nella quale ho
corso per 72 minuti?)
Dal momento che la cosa risulterebbe abbastanza pallosa (e
non ditelo a me che quei 72 minuti li ho corsi… meno male che avevo l’ipod), palla per palla
mi metto a raccontare il mio TSEB e BEST dell’anno 2014, con la solita
avvertenza che TSEB non significa che la gara non mi è piaciuta perché “la
carta non era stampata in pretex aerospaziale con colori approvati dalla NASA”,
non significa “c’era un angolo acuto che il tracciatore avrebbe potuto facilmente
evitare appoggiandosi al limite di vegetazione descritto dalla curva ausiliaria…”,
non significa “nella tabella delle percorrenze il 7,2711% dei percorsi risulta
il 3,1978% più lungo di quanto vuole l’AI-O-EF”, ma significa solo che nel
bosco di Heidi o nel parcheggio del supermarket dove abbiamo corso quella tal
volta IO solo IO nient’altro che IO non sono riuscito a dare il massimo.
Allo stesso modo BEST non significa “quella volta
che ho vinto il Mondiale con 7 minuti di vantaggio ma, no, la gara perfetta non
l’ho mai corsa in vita mia”, non significa “per mio grande tripudio il regolamento
della gara copriva 6 facciate A4 belle fitte, scritte in Comic Sans corpo 8”, non
significa “Bellotto è in cima al mondo ma se non c’era il co-speaker che
sparava vaccate a raffica…”, ma significa soltanto che in quelle rare occasioni
persino l’impiegato panzottello è riuscito a esprimere il suo meglio, e chi se
ne catafotte se il suo nome è all’ultimo posto in classifica!
Numeri numeri numeri alla mano: 63 gare ufficiali, 32 volte
speaker! Il 50,8% delle volte in cui ho corso, ero anche speaker. Il che fa,
solo come speaker, un totale di 141 volte corridore su 142 gare come speaker!!!
Una leggera postilla è d’uopo: non ho corso ovviamente le gare dei Mondiali di cui
sono stato speaker, sennò ero ancora a Campomulo a cercare il punto 6 con
Gueorgiou; però ai WOC ho corso tutte le 5 tappe della multi-days e le due garette
open per tutti, quindi mi sento tranquillo: ogni volta che ho fatto lo speaker,
ho gareggiato!
Sempre numeri numeri numeri: 0 vittorie. 0 secondi posti. 0
terzi posti. Una costanza di rendimento come nemmeno un titolo di stato greco!
Ho corso in Open, in MElite anche se il delegato tecnico cattivissimo ha
cercato di impedirmelo fino all’ultimo, in MA in M35, in M40, in M45
(purtroppo), in WElite (Monte Bondone) e in W20 (5 volte). Ovviamente negli
ultimi due casi il mio nome compare solo nel mio personalissimo cartellino, e
per fortuna perché ho preso solo mazzate!
La POT EVIF delle mie gare TSEB:
Menzioni disonorevoli per la mia gara ai Campionati Italiani
Sprint di Sopramonte (in debito di ossigeno già alla lanterna svedese), per la
seconda manche dei Campionati regionali sprint a Ghemme (che potevo evitare di
correre da tanto che ero già cotto) e per la seconda tappa del Lipica Open. Su
quest’ultimo caso potrei parlare dell’unico momento del Lipica Open nel quale
ho dimostrato un po’ di lucidità ritirandomi, per la gioia del barelliere dell’ambulanza
che non voleva trasformarsi in coroner.
TSEB 5 per la middle al Monte Bondone, corsa in una WElite nella
quale le WElite vere (a cominciare dal trio Comellini, Negri, Liparesi) mi
hanno piallato di 20 minuti, e non basta più la scusa del bosco buio come il
culo del tasso…
TSEB 4 per il sabato di Coppa Italia a Rovegno, nel quale mi
sono divertito solo nella parte “flipper” di bosco ma nel quale le pendenze sui
pascoli ed il fango sui sentieri me li sogno ancora di notte… e mi sveglio
urlando!
TSEB 3 per il Campionato Italiano Individuale al Vezzena,
dove le ho prese da tutti compreso il mio amico Attilio, trovando la 6 prima
della 5, cercando per un quarto d’ora di troppo la 11 e infine vomitando l’anima
sul “falsopiano” che dall’ultima lanterna portava al traguardo. Una persona che
conosco, che già non ha alcun motivo per volermi bene, ha visto recentemente il mio
arrivo in televisione e non ha pensato su due volte a dirmi su di tutto… la
parola più carina era “ciccione”…
TSEB 2 per la gara middle alla Tre giorni del Cansiglio. Intendiamoci:
fare il percorso, QUEL percorso, da solo nel bosco del Cansiglio, QUEL bosco
nel quale le rocce le hanno tirate in giro con la dinamite, varrebbe la BEST
place… però io ho impiegato 165 minuti, comprensivi di un quasi svenimento per
la paura quando finalmente Roland Pin mi ha trovato! Giacomo Zagonel, decimo in
classifica ma primo Elite al traguardo, meno di 50 minuti. Avrei voluto strozzarlo sul posto. Persino Wolgang Poetsch si è preso gioco di me…
TSEB 1 per la Coppa Italia a Barricata, e qui mi sento tanto
unito al fratello PeTrotti! Correre nel “bosco dei boschi”, avere la fortuna di
poterlo fare da solo all’alba e quindi prima della grandinata, per poi ritirarsi
per manifesta incapacità orientistica dopo aver superato (con difficoltà) le
parti veramente ostiche… il fatto che, una volta che mi sono mentalmente ritirato,
ho deciso di finire ugualmente il percorso correndo le restanti 10 lanterne
praticamente sotto la linea rossa non pareggia la delusione per il modo
sciagurato con cui ho gestito l’attraversamento di uno degli impianti
cartografici più belli d’Italia
La TOP FIVE delle mie gare BEST:
Prima le menzioni onorevoli: Forte Kerle per i Campionati
Trentini Long, la gara del JTT attorno al bellissimo lago di Lavarone post WOC,
il dedalo di sassi di Fontanigorda e l’ultima gara di TMO mass start a
Tesserete.
BEST 5 per la Coppa Italia nella pineta di Clusone: una
partenza sbagliatissima e la previsione (l’invito) a non andare al di là del
ponte sulla provinciale a fare il loop che facevano solo gli Elite. E invece al
di là del ponte ci sono andato, ho portato a casa le fascette come mi aveva
chiesto il cattivone delegato tecnico, sono tornato in un tempo decente e mi sono
divertito un sacco nella parte di bosco attraversata da quel sentierino
asfaltato che faceva molto “salita del Regensberg”
BEST 4 per l’O-Ringen, la terza tappa dell’O-Ringen, quella
con partenza dalla spiaggia sul Mar Baltico e l’arrivo sulla spiaggia del Mar Baltico
dopo qualche chilometro tirato a mille sulle dune sabbiose della pineta fronte
Baltico. L’O-Ringen è capace di proporre sempre una tappa unica e irripetibile,
che ogni anno prende il posto nei ricordi della tappa unica ed irripetibile
dell’edizione precedente. E’ bello esserci ed è bello, come ho cercato di farlo
quest’anno, sforzarsi per correrla al massimo delle proprie possibilità
BEST 3 per la Coppa Italia di Laranza: “Prendi il percorso
Elite e divertiti!”. Parole e musica di Thomas Widmann, orchestra guidata dal
maestro Rudi Mair, canta l’Alpe di Siusi nel suo meraviglioso splendore dell’alba
del 1° maggio. Ultimo ma “chissenefrega!” gridato a pieni polmoni.
BEST 2… eh! Sarà anche sul tetto del mondo, ma Cristian Bellotto un
posto più grande di Val Giardini lo ha trovato sulla sua strada. Però Val
Giardini è sempre quella dei miei sogni, dove ho corso alcune tra le gare più
belle della mia carriera; non dimenticherò mai il momento nel quale, perso tra
le rocce mentre cercavo una stupida buca invisibile sul percorso Elite del WRE,
ho guardato tutto attorno a me e mi sono detto ad alta voce “Via tutte le rocce!”. E quelle sono sparite come per incanto (giuro! come in questa scena con Harry Vardon), lasciando visibile a 30 metri
da me solo quella benedetta buca…
BEST 1 - ed era già scritto nel relativo pezzo sul blog – i 100
minuti meglio spesi dell’anno 2014: Pietralba, Arge Alp Individuale. Ci sono
sempre Thomas Widmann e Rudi Mair, c’è il bosco con le fatine ed i coniglietti,
c’è una ascesa per la direttissima fino a quota 1785 della Neuhutte, e poi c’è
solo la sensazione di essere in Paradiso. Ringrazio fin d’ora il TOL che sta
mettendo in piedi, solo a mio uso e consumo, la 6 giorni del Sud Tirolo prossima
ventura. Pietralba ne è stato il prologo, un bellissimo, fantastico, memorabile,
indimenticabile prologo.
Buone Feste e Auguri per un Felice 2015, pieno di vittorie
per alcuni e ricco di divertimento per tutti. Perché “divertimento” non fa rima
con “primo posto” ma per me è assai più soddisfacente.